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Milano, cinese ridotto in fin di vita
per uno sguardo di troppo

Arrestato un minorenne originario dell’Ecuador, che avrebbe agito in preda all'alcol. La vittima è ricoverata in rianimazione all'ospedale Niguarda ed è in pericolo di vita
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Forse è stato uno sguardo considerato di troppo all’unica ragazza della compagnia o forse sono stati semplicemente i fumi dell’alcool che ieri notte a Milano hanno portato un ragazzo di 16 anni, originario dell’Ecuador, ora arrestato, a ridurre in fin di vita un cinese di 55 anni.

La vicenda da ‘arancia meccanica’ è avvenuta attorno all’1.15 in via Balducci, zona Comasina, periferia della città. Lì il giovane si trovava con un gruppetto di amici: eccetto uno, tutti minorenni e italiani, compresa la ragazzina che, suo malgrado, sarebbe stata la causa dell’aggressione. Secondo una prima ricostruzione pare, infatti, che l’uomo, C.H., mentre camminava tranquillamente per strada, abbia  osato guardare la giovane. Uno sguardo che, assieme agli effetti dei drink del sabato sera, ha scatenato la violentissima aggressione.

Il minorenne, W.S., come è stato riferito, prima lo ha spintonato così forte da fargli sbattere la testa contro il muro e farlo cadere a terra. Poi ha infierito con calci e pugni senza alcuna pietà, senza curarsi del fatto che aveva perso conoscenza ed era già in condizioni gravi. A dare l’allarme è stata una signora che ha assistito alla scena. Poichè l’uomo era a terra privo di sensi, prima ha chiamato l’ambulanza per i soccorsi, poi gli uomini delle volanti, ai quali ha descritto il gruppetto che nel frattempo, visto quel che era accaduto, si era dileguato. Due degli amici però, un ragazzo e la ragazza, sono stati rintracciati poco dopo in un locale nei dintorni: hanno raccontato tutto alla polizia, fornendo anche l’indirizzo del responsabile di quella brutta storia.

Quando gli agenti sono arrivati a casa per prelevarlo, il giovane sudamericano aveva ancora addosso gli indumenti sporchi di sangue: a quel punto non hanno avuto dubbi e lo hanno arrestato per tentato omicidio. La vittima invece è ora ricoverata in rianimazione a Niguarda ed è in pericolo di vita: in nottata ha subito un delicato intervento per rimuovere un importante ematoma alla testa ed è in coma farmacologico. In più ha fratture al massiccio facciale e sembra anche una lesione vertebrale. La prognosi è riservata. L’ecuadoriano invece ha trascorso la notte in una cella in Questura per poi essere trasferito al carcere minorile Beccaria, in attesa dell’interrogatorio di convalida dell’arresto.

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