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Nonno Monti e il futuro dei bambini

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Il Governo italiano, sul proprio sito, ha istituito un settore “Dialogo con il cittadino”, nel quale, alla pagina “Le parole dei cittadini“, riporta quelle che probabilmente ritiene le più importanti e-mail ricevute, a meno che non abbia deciso di pubblicare invece quelle più futili o irrilevanti. Certamente pubblica anche qualche comunicazione che suscita parecchi dubbi, almeno a me. Cito la seguente:

“…Lisa, una bambina di due anni e mezzo, alla domanda ‘che cosa hai visto in Tv?’, risponde ‘Ho visto il nonno Mario, quello che dice le cose giuste per il futuro’…”
Firmato “una coordinatrice pedagogica di una cooperativa sociale”

Il dubbio, che vorrei quasi definire una certezza, è che nell’operazione che ha portato alle generazione del messaggio e alla sua pubblicazione sul sito del Governo ci siano delle manipolazioni inaccettabili abbinate a un autocompiacimento che è sfociato nel pressappochismo, nella presunzione e nel ridicolo. Vado per gradi.

Chi ritiene in buona fede che una bambina di due anni e mezzo possa elaborare autonomamente un pensiero qualsiasi relativo al futuro e in particolare a un futuro neppure prossimo? Qualsiasi studioso dell’età evolutiva potrebbe spiegare in due parole che i bambini piccoli non possiedono la sensazione del tempo e che il futuro per loro semplicemente non esiste. Che poi una bambina di due anni e mezzo possa valutare la giustezza (o no) di quanto detto da nonno Mario, farebbe della stessa un genio precoce, neppure Einstein.

Fatta chiarezza su questo, resta da capire se alla bambina (poveretta, in tal caso) sia stato deliberatamente insegnato quello che poi avrebbe detto oppure se sia stata messa poca o tanta fantasia da parte della coordinatrice pedagogica nel citarla; nella prima ipotesi, sarebbe forse da prevedere l’intervento di un assistente sociale per valutare se sussistano le condizioni educative necessarie, dato che riempire la testolina di una bambina di opinioni altrui non pare proprio il meglio per il suo futuro sviluppo; nella seconda ipotesi, invece, bisognerebbe interrogare la pedagoga e chiederle perché abbia ritenuto di enfatizzare. Voglia di protagonismo? Piaggeria? Venerazione? Altro?

Veniamo infine alla pubblicazione dell’obbrobrio sul sito del Governo, tra l’altro all’interno di una sequenza di lodi allo stesso Governo, senza una sola voce fuori dal coro. Chi ha deciso la pubblicazione sembra non essersi interrogato sulla plausibilità di quanto riportava, né è stato colto dal dubbio di essere di fronte a una forzatura; il risultato finale è che esce un’immagine che va ben oltre l’auto-incensazione per intraprendere la via di una propaganda un po’ dozzinale che va oltre il senso del ridicolo. Non vorremmo assistere in futuro a mietiture a torso nudo o leggere che qualche ministro monta a cavallo al canto del gallo.

Non credo che nonno Mario visioni personalmente quanto viene pubblicato sul sito del Governo, anche se si afferma che risponderà personalmente a tutte le e-mail; certo farebbe bene a dare uno sguardo ogni tanto e far rimuovere solertemente questi eccessi che gettano una luce non troppo simpatica, dando l’immagine di un Governo tanto autoreferenziale da credere perfino che una bambina di due anni e mezzo guardi la Tv, veda il nonno Mario e capisca che sta dicendo le cose giuste per il suo futuro.

Non guasterebbe neppure un piccolo bagno di umiltà che porti a considerare anche le posizioni di disaccordo sulla visione del futuro di nonno Mario e magari pubblicare qualcuna delle numerose e-mail di dissenso (certamente) ricevute.

Credo che sarebbe anche opportuno che qualche parlamentare che lo può facesse un’interpellanza al Governo per sapere come e per che scopi viene amministrato il sito, particolarmente nella pagine dei contatti con i cittadini.

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