“Il mio voto non si tocca”. E’ il grido che i comitati per l’acqua pubblica hanno rivolto oggi al ministero dell’Economia di via XX Settembre a Roma. Dopo un blitz all’interno del dicastero, il presidio è proseguito nel piazzale antistante senza nessun disordine. Una delegazione del comitato è stata ricevuta da un funzionario. “La nostra richiesta – ha dichiarato un rappresentate del comitato al termine dell’incontro – è lo stralcio, dal decreto sulle liberalizzazioni, delle norme che attaccano l’esito referendario e riporterebbero alla privatizzazione dell’acqua”. Nessun impegno è arrivato dal funzionario del ministero. Ma i comitati non si arrendono: “Domani presidi sotto le prefetture in molte città d’Italia”.
di Paolo Dimalio

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