Candele e nastri bianchi: saranno questi i simboli della manifestazione di solidarietà organizzata martedì prossimo dalla comunità cinese nella Capitale. “Sarà un corteo pacifico per dimostrare la nostra vicinanza ai familiari delle vittime”, spiega Lucia King, una delle organizzatrici e presidente dell’associazione Comunità di Shanghai in Italia. La fiaccolata partirà alle 15 dal quartiere più multi-etnico della città, l’Esquilino. Poi si sposterà a Tor Pignattara, nel luogo in cui Zhou Zeng e la sua bambina sono stati uccisi. Intanto proseguono le indagini, che stanno portando all’identificazione dei due killer, immortalati da una telecamera di servizio e dalle tracce di Dna lasciate sulle banconote: si tratterebbe di due magrebini. “Mi auguro che questo episodio non venga strumentalizzato – dice King – anche perché non ha nulla a che fare con il razzismo”. Dalla chinatown romana arriva anche approvazione per la velocità con cui stanno lavorando gli inquirenti.

Tutte le 18 associazioni commerciali e culturali cinesi della Capitale aderiranno alla fiaccolata: gli esercizi commerciali chiuderanno per alcune ore per permettere ai connazionali delle vittime di partecipare. I numeri si preannunciano imponenti: “All’inizio doveva essere una piccola manifestazione – spiega l’organizzatrice – poi tramite alcune pagine Facebook si è diffuso il passaparola e molte persone hanno scritto di volere partecipare. Hanno anche organizzato dei pullman da Napoli e da Prato”.

Si parla di migliaia di persone. Nessuno spazio per bandiere e simboli di partito, anche se gli esponenti politici locali si stanno mobilitando per organizzare un servizio d’ordine: il corteo si muoverà infatti lungo un percorso di circa 5 km, in zone molto trafficate. In testa al corteo ci saranno gli abitanti di Tor Pignattara e i parenti delle vittime, arrivati ieri dalla Cina. Secondo gli organizzatori sono da escludere momenti di tensione: “All’inizio abbiamo avuto paura – dice Lucia King – perché la sera dell’omicidio quando insieme ad alcuni rappresentanti siamo andati sul luogo, alcuni cinesi erano molto agitati. Circolavano slogan non proprio piacevoli, ma la situazione adesso mi sembra migliorata”. La manifestazione infatti è stata autorizzata dalla Procura ed è stata progettata insieme all’ambasciata cinese.

Anche Milano si mobilita per esprimere la sua vicinanza alla famiglia Zhou: in contemporanea con Roma, partirà una manifestazione in via Paolo Sarpi, nel cuore della chinatown menghina. I rappresentanti della comunità cinese hanno invitato tutta la cittadinanza a partecipare.

Articolo Precedente

Stalking, cos’è cambiato in Italia
dopo l’introduzione della legge

next
Articolo Successivo

L’interesse di Balducci per Malinconico
la ricostruzione dei Ros

next