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La satira scende dal cavallo Rai

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Gli analisti della televisione, anche quelli competenti scrivono che la fine del duopolio coincide con la caduta di B. Siamo sicuri che il Cavaliere è sceso anche dal cavallo di viale Mazzini? Ci dobbiamo credere solo quando il presidente del Consiglio Monti deciderà di intervenire sul conflitto d’interessi e proporrà una nuova regolamentazione del sistema radiotelevisivo mettendo in soffitta l’iniqua legge Gasparri. Solo allora si potrà dire che il duopolio è finito e che nel mercato potranno sorgere tanti nuovi poli televisivi.

Il fedele direttore del Tg 1, Minzolini, conferma che B. è ancora a cavallo dichiarando di rimanere imperterrito al suo posto, nonostante la perdita clamorosa d’ascolto, le sanzioni dell’Agcom e il rinvio a giudizio chiesto dalla Procura di Roma per peculato.

Monti se toccherà le tv e metterà mano, come dovrebbe, alla piduista riforma “epocale” della Giustizia, rischierà il posto a Palazzo Chigi.

Nel frattempo è stato ufficializzato l’arrivo a La 7 di Serena Dandini e del suo gruppo, un altro pezzo di Rai 3 regalato dal servizio pubblico alla tv della Telecom, che nel giro di un anno ha aumentato di circa il 40% le entrate pubblicitarie. Merito dell’ad Stella che ha saputo inserirsi nel vuoto editoriale della Rai creato da Masi che aveva il compito (il Fatto Quotidiano lo scrisse in tempi non sospetti), di ridimensionarla (altrimenti non si spiegherebbe la scelta di interrompere il rapporto con Sky). Le intercettazioni telefoniche della Procura di Trani, nelle quali Masi è rimasto coinvolto, hanno svelato all’opinione pubblica la sua subalternità all’ex presidente del Consiglio, nonché proprietario di Mediaset. Masi è il dg che ha tentato di non mettere in onda Vieni via con me, ma dopo il grande successo, è riuscito a impedire la realizzazione di altre due puntate, e soprattutto ha consentito a Roberto Saviano di traslocare a La 7 con armi e bagagli.

A maggio del prossimo anno sarà raggiunto da Fazio e un altro pezzo di Rai 3 approderà nella tv diretta dell’ex Ruffini, che durante l’ufficializzazione della Dandini ha dichiarato che La7 è l’unica tv che attualmente fa satira. Santoro, Dandini, Saviano, Formigli, Ruffini, compresi tutti gli artisti che ruotano attorno a questi gruppi di lavoro (Milena Gabanelli confermerà il contratto con la Rai l’anno prossimo?), che rappresentano ore e ore di palinsesto da chi saranno sostituiti? Le quattro o forse cinque puntate di “San Fiorello dell’ascolto”, vitali per Rai 1, rappresentano la nuova linea editoriale della Rai? Intanto a novembre la tv diretta da Ruffini in prima serata ha raggiunto il 6% di share.

Il Fatto Quotidiano, 23 novembre 2011

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