Dalla piazza di Lecce Gianfranco Fini apre la convention del Terzo Polo e lancia un messaggio agli ex compagni di partito del Popolo della Libertà: “Siamo aperti al contributo di quei parlamentari del Pdl che vogliono aprire gli occhi. Ora o mai più”. L’ultimatum di Fini arriva in un momento in cui è lo stesso leader di Fli ad ammettere che il Terzo Polo “ha un’enorme difficoltà a ragionare con una certa sinistra lontana da noi, ma non è affatto scontato che l’altro grande polo sia l’interlocutore”. Al congresso partecipano anche i leader di Udc, Api e Mpa, Pier Ferdinando Casini, Francesco Rutelli e Raffaele Lombardo. A loro Fini dice: “Berlusconi non governa ma vivacchia e aspetta solo di essere al riparo dell’ipotesi del governo tecnico per andare al voto”.

Sulla stessa linea Casini: “E’ ora di finirla con i superuomini che credono che il mondo finisca quando finiscono loro”, esortando chi nel Pdl si è reso conto “che l’illusione rischia di portare a fondo anche loro” ad aprire gli occhi per evitare “di diventare capri espiatori anche di ciò di cui il berlusconismo non è realisticamente responsabile”. Nel suo intervento l’ex presidente della Camera si è rivolto a quel mondo di imprenditori che si sono più volte esposti in questi mesi: “E’ positivo che vogliate fare la vostra parte, ed è positivo anche a prescindere dal fatto che scegliate noi. Però – ha avvertito Casini – basta con i tatticismi quello che ci vuole è una cosa sola: il coraggio, ci vuole un supplemento di coraggio per un’Italia che rischia di aver perso l’anima”. Mentre secondo Rutelli il premier punta ad arrivare a Natale e annuncia la prossima iniziativa del Terzo Polo che si terrà a novembre: “A Verona tireremo le somme”.


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