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Un rapporto rivela: “L’opposizione
ha salvato 5098 volte la maggioranza”

I dati vengono dall'analisi dell'associazione Openpolis. Tra i deputati della Camera, quello che ha favorito più volte il governo Berlusconi non presentandosi in aula, è il segretario del Partito democratico Pierluigi Bersani
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Dall’inizio della legislatura, il governo è stato battuto almeno un centinaio di volte. Ma se si contano le restanti, tutti i deputati e i senatori dell’opposizione hanno contribuito almeno una volta a salvare la maggioranza, non partecipando al voto. Una scelta che ha influito e consegnato la vittoria al governo per il 35% delle votazioni. In Senato al primo posto, proprio per avere favorito la maggioranza, c’è la radicale Emma Bonino (1.331 volte), seguita da Sergio ZavoliFranco Marini con 890 voti e Felice Belisario dell’Italia dei Valori (872 votazioni).

I dati sulle assenze sono stati calcolati dall’associazione Openpolis nel rapporto “L’opposizione che salva la maggioranza”, che ha esaminato l’attività parlamentare dall’aprile 2008 a settembre 2011. Per 5.098 volte la maggioranza poteva essere battuta (scarica il pdf). Questo non significa ovviamente che il risultato avrebbe potuto essere automaticamente raggiunto, con la presenza dei membri dell’opposizione. Perché, di norma, quando tra i banchi della maggioranza si fa largo il timore di “andare sotto”, immediatamente vengono richiamati ministri, sottosegretari con doppio incarico e parlamentari “semplici”, per votare in soccorso della propria parte politica.

Alla Camera, il deputato che più ha aiutato Berlusconi è il segretario del Partito democratico Pierluigi Bersani (2306 volte), seguito da Antonio Gallione (che dal Pd è passato al gruppo misto) e Antonio Di Pietro (2019 voti). In realtà, più spesso di quanto si immagini, anche i parlamentari della maggioranza sono assenti, sia perché impegnati con gli incarichi di governo (54 componenti dell’esecutivo su 64 sono anche parlamentari), sia perché semplicemente assenti. In tutti questi casi si aprirebbe la possibilità per l’opposizione di “battere la maggioranza” e, di conseguenza, di bloccare una legge o di rinviare i tempi della sua approvazione. Provvedimenti come il salvataggio di Alitalia nel 2008 o la riforma Brunetta sulla Pubblica amministrazione del 2009 potevano andare diversamente. Eppure queste occasioni non vengono sfruttate, soprattutto a causa dell’assenteismo.

Leggi qui sotto il rapporto di OpenpolisL’opposizione che salva la maggioranza

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