Batteri di legionella sui tetti, ma non nell’aria e nell’impianto idrico. Eccolo il primo responso dell’Arpa, incaricata di verificare la presenza e la concentrazione di legionella nella nuova sede del Comune in Piazza Liber Paradisus, chiusa mercoledì scorso proprio per la presenza del batterio. Gli uffici dunque riapriranno domani, come da previsioni. E se Cgil, Cisl e Uil si sono detti soddisfatti, resta ancora da vedere se domani i 400 dipendenti aderenti al sindacato di base decideranno di rientrare al lavoro. I rappresentati dell’Usb, per nulla convinti dei primi provvedimenti giudicati “insufficienti e con poche garanzie per la salute dei lavoratori”, non escludono infatti volantinaggionew e proteste davanti alle torri.

I risultati sono stati comunicati questo pomeriggio durante un incontro a cui, oltre ai rappresentanti di tutte le sigle sindacali, hanno partecipato anche il sindaco Virginio Merola, l’assessore alla salute Luca Rizzo Nervo, e il direttore del dipartimento di sanità pubblica di Bologna Fausto Francia. “Questi giorni sono serviti a eliminare il problema – ha spiegato il sindaco – i livelli di concentrazione sono molto contenuti e non c’è nessun rischio per i nostri dipendenti, per fortuna.

Le analisi dell’Arpa e dell’Ausl sono in corso da mercoledì scorso e per ora – ha proseguito Merola – hanno rilevato tracce di inquinamento batterico anche sul tetto. Nel frattempo sono state bonificate le vaschette”. Per il sindaco dunque l’emergenza sanitaria non c’è. Allo stesso tempo però Merola ha preso tempo sull’ eventualità di un cambio radicale dell’impianto e non ha escluso la possibilità che l’Amministrazione possa chiedere i danni all’azienda che gestisce il complesso.

Intanto l’Ausl ha chiesto alla Newco Duc, la società che gestisce gli edifici, un progetto di ristrutturazione completa degli impianti di condizionamento, che dovrebbe essere portato a termine entro la fine dell’estate. E non solo: in queste settimane saranno fatti anche dei collaudi per verificare la presenza di altri problemi di areazione all’interno dell’edificio, estranei alla legionella.

La tensione tra i dipendenti però rimane altissima. La giornata infatti si è aperta con una lite tra il sindaco e i rappresentanti dell’Usb, a cui Merola si è rifiutato di stringere la mano. Un gesto si stizza nato da una presunta affermazione del segretario dell’Usb Massimo Betti, che durante un’intervista alla stampa locale avrebbe definito il sindaco “un delinquente”. “Non mi siedo al tavolo con chi mi definisce in questo modo – ha detto Merola – Pretendo delle scuse”. E scintille sono volate durante la seduta del Consiglio Comunale, interrotta per le proteste di una ventina di dipendenti dell’Usb che hanno manifestato contro il taglio del 60% del premio di produttività.

La fotogallery è di Roberto Serra

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