Il mondo FQ

Volete Cesare? Vi mandiamo Maria

Icona dei commenti Commenti

Ci sono quelli, come Cesare Battisti, che noi vorremmo tanto che ci fossero estradati e che, invece, non ce li danno proprio indietro (anzi, li mettono in libertà nonostante quattro omicidi e le condanne all’ergastolo sul groppone). E ci sono quelli che manco sappiamo che esistono e che ci vogliono mandare indietro ad ogni costo, perché hanno rubato due mele o poco più.

Il DailyMail racconta, riprendendola dalla stampa americana, la storia di Maria Renda, 55 anni, un’italiana che, da quando era bebè – aveva dieci mesi, quando i genitori la portarono in America -, ha sempre vissuto legalmente negli Stati Uniti. Aveva anche provato a ottenere la cittadinanza americana, che le era stata negata per qualche problema con la giustizia negli Anni Ottanta. Nel 2001, Maria fu condannata per possesso di sostanze stupefacenti, dopo che una squadra anti-narcotici aveva fatto irruzione in casa sua, e scontò la pena. Dieci anni dopo, non è chiaro perché, la giustizia americana s’è ricordata di lei: adesso, la donna rischia di essere ‘deportata’ come una ‘criminal alien’, che, detto così, suona molto male e un po’ fantascientifico, ma vuol dire solo ‘straniero che ha violato la legge’.

Il suo avvocato ha raccontato alla FoxNews che, alcuni giorni or sono, agenti dell’immigrazione l’hanno prelevata all’alba dalla sua abitazione di La Rochelle, nel New Jersey, e l’hanno portata nel carcere per immigrati clandestini di Kearny, nonostante Maria sia in possesso dalla ‘carta verde’, un documento che è l’anticamera della cittadinanza. La famiglia ha ottenuto che fosse messa in libertà per ragioni umanitarie, perché le sue condizioni di salute sono precarie, ma resta la minaccia di ‘deportazione’. Pensate se Battisti, prima di sbarcare in Brasile, fosse transitato per New York: sarebbe già da anni nelle patrie galere.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione