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L’on. Grassano, Uicchipinchi e le capitali

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L’ignorante è una cartella di rendita; voi mettetevi un ignorante vicino e campate di rendita per tutta la vita.
(Eduardo de Filippo, Il sindaco del rione Sanità)

Non ci eravamo ancora rassegnati all’abissale ignoranza del politicume italico, affiorata in tutto il suo fulgore in un servizio televisivo delle Iene ed ecco che l’incubo iperbarico si affaccia minaccioso. Stavolta si tratta di un assolo terrificante, tenutosi durante l’ultima puntata della Zanzara. Protagonista della micidiale performance: Maurizio Grassano, ex leghista ed attualmente tesoriere della comitiva dei Responsabili. Ergo, è un parlamentare che sostiene la maggioranza di governo. Recentemente del gruppo a cui aderisce Grassano si è occupato Il Fatto Quotidiano con un articolo di Wanda Marra. L’allegra compagnia dei Responsabili, infatti, ci costa 78mila euro al mese alla Camera dei deputati. Somma totale in un anno: 936mila euro.

Grassano, dal canto suo, vanta un curriculum giudiziario di tutto rispetto: ex presidente del Consiglio Comunale di Alessandria, è attualmente sotto processo per truffa aggravata e falso ai danni del Comune (aveva decuplicato il proprio stipendio). Dalle milizie padane fu espulso solo dopo il suo coinvolgimento nell’inchiesta. E’ diventato deputato grazie a Roberto Cota, quando questi fu nominato presidente della Regione Piemonte (Grassano era il primo dei non eletti nella lista della Lega Nord). Successivamente ha zompettato in due gruppi misti e, alla fine, la folgorazione lungo la via di Arcore nello scorso dicembre, durante il noto mercatone delle vacche, e l’adesione alla combriccola di Scilipoti.

Ma Grassano è anche uno dei componenti della Commissione Affari Esteri e Comunitari per meriti arcani. Lo dice lui stesso ai microfoni della Zanzara, quando Cruciani e Parenzo gli chiedono dapprima lumi sulle posizioni del governo italiano nella guerra libica (“Non lo so, sto ad Alessandria, da Roma non mi hanno riferito niente”) e poi qualche nozione rudimentale di geografia, come il nome di alcune capitali dell’Europa. Il parlamentare, dopo aver invocato l’aiuto di “Uichipinchi” (Wikileaks), spara risposte incommentabili, peggio di un Kalashnikov caricato a castronerie.




Capitale della Siria? Da… Da… Dadaumpa.
Capitale della Turchia? Istanbul.
Capitale del Marocco? Risposta non pervenuta
Capitale del Portogallo? Risposta non pervenuta (“No, no… non mi interessa”).
Repetita juvant: capitale del Portogallo? Mandarino.
Capitale dell’Olanda? Tulipano.

Per giustificare la sua enciclopedica ignoranza (“Però se mi fate domande di storia, vi so rispondere”), il deputato confessa: “E’ che m’hanno cambiato, io fino a una settimana fa stavo nelle Attività produttive, ma eravamo in troppi e allora mi hanno chiesto, dato che siamo dei Responsabili, chi se la sentiva di andare lì. Mi hanno detto che servivo più di lì, agli Affari esteri, e mi hanno spostato lì”.

Purtroppo l’ignoranza non merita alcun tipo di attenuanti. E quasi sicuramente Grassano fa affidamento sulla prescrizione.

Grazie a
Nonleggerlo per la segnalazione.

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