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Ruby, tentata corruzione in Marocco
La Procura di Roma apre un’inchiesta

Indagini per accertare chi tentò di corrompere i funzionari dell'anagrafe: alcuni personaggi offrirono molti soldi perché per alterare la data di nascita delle ragazza
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La Procura della Repubblica di Roma ha aperto un fascicolo contro ignoti con riferimento alle notizie pubblicate dal Fatto quotidiano secondo le quali due persone si sarebbero recate in Marocco nel tentativo di far alterare la data di nascita di Karima el Mahroug, conosciuta come Ruby Rubacuori e che, secondo i pubblici ministeri della Procura di Milano, avrebbe avuto rapporti sessuali con il presidente del consiglio Silvio Berlusconi quando ancora la ragazza era minorenne.

Lo spunto per avviare questo nuovo filone d’inchiesta è stato offerto anche dalla denuncia presentata dall’avvocato Niccolò Ghedini, uno dei difensori di Silvio Berlusconi. Il reato ipotizzato è quello di tentativo di corruzione nei riguardi dell’ufficiale dell’anagrafe marocchina. L’indagine è aperta dalla procura di Roma trattandosi di un reato commesso all’estero da due italiani, secondo la denuncia.

La notizia dell’affaire in Marocco anticipata dal Fatto è stata ripresa da tutti i giornali del mondo.

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