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Il caimano non vuole vedere Il caimano

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Vogliono fare i caimani, ma non vogliono che milioni di italiani vedano Il caimano, il film di Nanni Moretti che la Rai ha acquistato, ma che continua a tenere nascosto in un cassetto. Da tempo il direttore di Rai 3, Paolo Ruffini, ha chiesto di poterlo trasmettere in prima serata: gli è stato risposto di no, perché quel film sarà trasmesso da Rai 1.

Ridicolo nel ridicolo, del resto i censori sono anche ridicoli oltre che pericolosi, i funzionari della Rai e in particolare il vicedirettore generale Marano, già sottosegretario in camicia verde, hanno persino impedito a Serena Dandini di mandare in onda il profetico finale del film “per non rovinare la serata che sarà promossa dai Rai 1”. Peccato che il medesimo finale, anzi l’intero film sia già stato mandato in onda decine di volte da Sky, perchè la Rai non ha mai ritenuto di dedicare una prima serata a quello che oggi considera un gioiello di famiglia, tanto prezioso che deve restare in cassaforte. Peccato che si siano dimenticati di dire se, quando e soprattutto a che ora Rai 1 promuoverà questa serata speciale dedicata a Nanni Moretti e al suo film.

Per aiutarli a non dimenticare, Articolo 21 ha promosso una raccolta firme per chiedere alla Rai di mandarlo in onda, subito, magari prima dei prossimi processi.

Raitre, per consolarsi e consolarci, potrebbe invece mandare in onda Videocracy, un’opera rigorosa e altrettanto profetica di Erik Gandini, un’impressionante ricostruzione del contesto che ha favorito l’ascesa del berlusconismo, una drammatica fotografia del “lelemorismo”, un atto d’accusa implacabile quasi quanto le carte raccolte dai giudici di Milano.

A noi spetta, invece, il compito di fermare il caimano nella realtà, prima che faccia a pezzi la costituzione. Nelle prossime ore, decreti o non decreti, il caimano presenterà le sue proposte per fermare i giudici, imbavagliare i cronisti, spianare ogni forma di controllo. In altre parole tenterà l’assalto finale alla legalità repubblicana. Il 13 febbraio, domenica, saremo tutti nelle piazze italiane per rispondere all’appello lanciato da migliaia di donne . La sera stessa sarà necessario chiedere a tutte le forze politiche e sociali di prepararsi a sfilare unite dietro il tricolore per difendere la costituzione e la legalità repubblicana

Berlusconi vuole fermare gli usi e gli abusi nelle intercettazioni, chi ancora ama la Costituzione ha invece il dovere di fermare ben altri usi e ben altri abusi, e mai parole furono più appropriate.

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