Il mondo FQ

Malafede e malaffare

Icona dei commenti Commenti

Nel nome di un’illusoria par condicio e di una presunta libertà di parola, l’arena televisiva è sempre affollata di sedicenti politici: gli spettatori assistono, ognuno resta del suo parere, nulla cambia e intanto la casta sempre più velocemente si appropria di capitali e immobili, il territorio e l’ambiente si degradano, le imprese si delocalizzano, gli inceneritori si insediano, gli inquinanti si interrano, l’immondizia si accumula, la delinquenza si ingrassa.

Se si vuol capire chi è incline alla menzogna, chi della finzione ha fatto il proprio stile di vita e del raggiro altrui un metodo di lavoro, chi truffa il prossimo contrabbandando i fatti per opinioni e viceversa, si osservi se costui invoca giustizia e magistratura solo quando i verdetti sono favorevoli o i processi in corso, a sostegno di una patente di purezza politica e ad onta della macroscopica differenza che vi è tra verità giudiziaria e credibilità umana.

Fa gioco pure attribuire alle vittime le proprie caratteristiche (ministro grida “vigliacco” allo studente che ragiona pacatamente), interrompere in vario modo gli avversari (onorevole avvocato distrae e disturba con ripetuti “ma va là”), alterare il senso delle parole altrui per delegittimare e diffamare persone scomode perché leali, indipendenti, coraggiose al fine di mettere in cattiva luce chi tenta di fare sentire la voce della sincerità e della razionalità.

Non tanto per incapacità, quanto per impossibilità da incombenze quotidiane e disagi sociali, la popolazione non riesce ad esaminare criticamente quel che arriva da mezzi di comunicazione asserviti a politici intenti a mentire e contraddire i rari interlocutori onesti ed a spegnere ogni forma di cultura e formazione. All’imbarbarimento contribuiscono una scuola oramai in agonia e una televisione pubblica ridotta a succursale delle reti private.

MAGISTROPOLI

di Antonio Massari 18€ Acquista

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione