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Ue, ai conti italiani non serve una manovra aggiuntiva

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“All’Italia non serve una manovra aggiuntiva”. Ne è convinto Olly Rehn, commissario europeo agli affari economici e monetari. In un’audizione alla Camera, Rehn ha aggiunto che la manovra di Bilancio per il 2011 “è compatibile con gli obiettivi fiscali per l’anno prossimo e il criterio del disavanzo del 3% del Pil nel 2012”.

Bruxelles sembra quindi promuovere la situazione economica italiana, sempre che sia fatto “un monitoraggio rigoroso su spesa ed entrate affinché gli obiettivi fiscali siano raggiunti. A patto che non si verifichino grosse deviazioni dalle previsioni di crescita e di entrata”.

Il commissario ha anche parlato della nuova governance economica europea dicendosi certo che questa diverrà realtà entro l’estate del 2011. Rehn ha anche parlato di indebitamento: “ Il debito privato svolge un ruolo importante nell’analisi, come fattore attenuante. Sarà un fattore di mitigazione nella nuova governance economica”.

Nel corso della successiva conferenza stampa al fianco del ministro dell’Economia italiano Giulio Tremonti, il commissario è intervenuto sul percorso di riduzione del debito pubblico italiano verso il 60%, il commissario europeo ha detto che “troveremo una soluzione accettabile per tutti, anche per l’Italia”.

Riguardo alla modesta crescita del sistema Italia, il membro della Commissione europea ha detto che va rilanciata “attraverso riforme strutturali, essendo questa la principale sfida dell’Italia”.

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