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Fenomenologia di Belén Rodriguez

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Su una sbrindellata bandierina dell’Italia, tra macerie istituzionali e sigle malavitose, quale immagine femminile adatta a rincuorare le truppe potrebbe svettare proprio lei, la piccola e irrilevante diva, la nostra Signora dei sogni televisivi, il concentrato delle donne docili ma provocanti inseguite dalle fantasie maschiliste, la summa di tutti i calendari e di tutti i grandi fratelli immaginabili, la fulgida eroina del lato B, l’extracomunitaria corteggiata e prediletta dalle telecamere: la rutilante e insieme modesta Maria Belén Rodriguez Cozzani.

Chi sia in realtà questa signorina sudamericana nata a Buenos Aires da figli di immigrati non lo sappiamo, né in realtà ci interessa molto. Probabilmente è una simpatica e intelligente ragazza che cerca di utilizzare nel modo piu’ oculato una stagione di successo che potrebbe non essere eterna. Quello di cui stiamo parlando è il personaggio che interpreta, il suo ruolo per così dire pubblico. Belén, in un piacevole involucro, sembra essere il perfetto modello femminile dell’epoca berlusconiana. Per cominciare, secondo l’aurea regola dell’intrattenimento contemporaneo, è popolarissima senza in apparenza saper fare alcunché. Le basta esserci. La fortuna le è stata elargita magnanimamente dal caso o dai piani alti di qualche potentato tv. I primi risultati li ha ottenuti senza pretendere troppo, prima in patria come indossatrice di intimo, dal 2005 in Italia con esordi su TeleBoario. Una carriera minima ma in crescendo e che tra qualche mese avrà il suo apice al festival di Sanremo, altra bandierina, sia pur stinta, di questo nostro Paese. Il paesaggio del corpo di Belén è stato offerto sul video da ogni possibile angolazione, ma con particolare frequenza è stato indagato dal basso verso l’alto con la telecamera puntata proprio lì, a ricordarci che il corpo delle donne è divisibile in pezzi piu’ o meno pregiati.

L’aspetto della ragazza argentina accontenta anche neoesigenze di esotismo, però contenuto e abbordabile, da turismo di massa. E’ bella ma la sua bellezza non suscita alcuna soggezione. Da accarezzare o da strapazzare a seconda dell’estro, testimonianza di quanto una donna desiderabile debba essere ammaestrata a compiacere gli impulsi altrui. E infatti negli spot Tim il suo partner Christian De Sica la spintona spesso con maleducata irruenza. La sua presenza non disturba affatto il pubblico delle donne, che anzi per lei provano una specie di vago senso materno perché Belén non ostenta certo ariette di superiorità , anzi, ha spesso l’espressione allegra e sorpresa di chi ha vinto alla lotteria, di chi ce l’ha fatta ma ancora non ci crede. Persino la sua vita privata, se non è solo una finzione inventata dagli sceneggiatori di “Truman show”, si adatta a meraviglia alle esigenze filosofiche- fotografiche di “ Chi “ e derivati. Il suo primo fidanzato italiano è stato un calciatore, Marco Borriello, il secondo l’iperesibizionista Fabrizio Corona. Un abbinamento perfetto. Il resto è silenzio.

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