Attualità

Povia lancia la canzone “Immigrazia” su Facebook: “Mentre fissi il lampadario, gli immigrati ti fregano il salario”

Il ritornello della canzone, evidente invettiva contro quelli che per il cantautore sono “gli italiani alternativi”, dice che “l'immigrazione è una follia voluta da chi vuole che tu vada via”. E sul social scatta l'offerta speciale...

di Domenico Naso

Giuseppe Povia, vincitore del Festival di Sanremo 2006 con “Vorrei avere il becco” (meglio nota come “La canzone del piccione”), ha affidato a Facebook il suo nuovo brano, dal titolo che è tutto un programma. Dopo i gay e l’eutanasia, l’ispirazione è arrivata ancora una volta dalla strettissima attualità, visto che la canzone si chiama “Immigrazia” e racconta la personalissima visione del fenomeno migratorio del cantautore milanese.

“Un tempo i figli crescevano duri – canta Povia in una strofa – perché i genitori erano duri, oggi i figli crescono molli perché siamo tutti molli”. E ancora: “Se non vuoi fare quel lavoro, lo fanno loro lo fanno loro. E mentre fissi il lampadario ti fregano il salario”, Ma Giuseppe Povia non dà la colpa solo agli immigrati, visto che “c’è un disegno molto chiaro: il potere veterano, con la scusa del razzismo, vuole fare fuori l’italiano”.

Il ritornello della canzone, evidente invettiva contro quelli che per Povia sono “gli italiani alternativi”, dice che “l’immigrazione è una follia voluta da chi vuole che tu vada via”. E nel breve post di presentazione su Facebook, in effetti ritorna il tema della “sostituzione dell’italiano”, che sarebbe “in atto”. “Usano immigrati a basso prezzo. – scrive sul social network l’autore de I bambini fanno oh” – Noi italiani scompariremo, storia già vista”.

La seconda parte di “Immigrazia” comincia con una critica al politicamente corretto (“Ma se dici queste cose sei soltanto un incivile e sei poco tollerante”) e prosegue con il più classico “E IL GOVERNO COSA FA?”. “L’italiano è cotto bene – conclude Povia -, sembra proprio un maccherone. Nel frattempo l’immigrato, mentre tu stai sulla sedia, piano piano lui si insedia”. E, ovviamente “con l’aiuto del governo”, mentre noi litighiamo “lui si prende il nostro posto e ci cambia pure il Padreterno”.
Fin qui il testo dell’ultima fatica del cantautore, che su Facebook lancia anche una vantaggiosa offerta per acquistare il nuovo CD “Nuovo Disordine Mondiale”: una copia 15 euro, due copie 20 euro. Se poi avete voglia di un concerto di Povia da ottobre in poi, “a solo rimborso spese”, ecco servito anche il numero di telefono. L’occasione è ghiotta, come resistere?

Povia lancia la canzone “Immigrazia” su Facebook: “Mentre fissi il lampadario, gli immigrati ti fregano il salario”
Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Precedente
Precedente
Successivo
Successivo

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione