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Ligabue alla “Notte della Taranta 2015”, festival salentino tra polemiche e pizzica

Dal 3 al 19 agosto diversi concerti in 16 piazze con 60 gruppi partecipanti. L'obiettivo è coinvolgere non solo le piazze destinate ai concerti, ma far scoprire i luoghi d’arte in Puglia. Grandi sperimentazioni tra la musica tradizionale locale e ritmi lontani: è il linguaggio universale della musica. Attese il 22 agosto per il concerto del cantautore oltre 150mila 'pizzicati'

di F. Q.
Ligabue alla “Notte della Taranta 2015”, festival salentino tra polemiche e pizzica

Sarà Luciano Ligabue il grande ospite della diciottesima edizione del Festival “Notte della taranta”. Dal 3 al 19 agosto diversi concerti in 16 piazze con 60 gruppi partecipanti animeranno a ritmo di pizzica l’estate del Salento.

Il festival prenderà il via, come da tradizione, a Corigliano d’Otranto lunedì 3 agosto nel Castello de’ Monti con l’intervento speciale di Salento Brass Project e Sorelle Gaballo. A Martano tra le suggestive mura del Castello Aragonese la serata di chiusura è stata affidata a Rocco Nigro e Rachele Andrioli e alla Banda ‘Associazione musicale della Grecia salentina’.

Il grande atteso della diciottesima edizione è però – come dicevamo – Ligabue. Il rocker emiliano è da sempre in prima linea a favore della musica popolare e si sta preparando a festeggiare 25 anni di note e palco al “Campovolo 2015″ di Reggio Emilia il prossimo 19 settembre. L’appuntamento di sabato 22 agosto sarà una grande festa con l’intenzione di dare vita al concerto più lungo di sempre: tutto l’album d’esordio “Ligabue”, live, tutto “Buon Compleanno Elvis”, tutto il meglio di “Giro del mondo”. Sicuramente il cantautore di Correggio regalerà grandi emozioni alla manifestazione salentina.

Negli anni scorsi si sono alternati sul palco la grintosa Emma Marrone, il grande basso e le note delicate di Max Gazzè, la ricerca musicale erudita di Eugenio Bennato (come si vede nella gallery) e molte altre star. Ma l’obiettivo, come sempre, resta coinvolgere non solo le piazze destinate ai concerti, ma i luoghi d’arte frequentati dai turisti in un viaggio autentico nella musica di tradizione salentina.

L’idea alla base della manifestazione è che la musica tradizionale salentina sia adatta all’incontro con altre culture pur, allo stesso tempo, rimanere fedele alla sua matrice di appartenenza. L’ibridazione tra ritmi affini o lontanissimi è il segno del linguaggio universale della musica in grado di far comunicare sconosciuti e lontani e aprire incontri nuovi e inaspettati come quello, quest’anno, con Mari Boine della Norvegia che verrà proposto nella tappa di Sternatia. Ma non solo. Parteciperanno anche altri sei artisti internazionali: Bolando dal Sud America, Fanfara di Tirana dall’Albania, Bombino dalla Nigeria, El Mehdi Nassouli e Unda Maris dal Marocco, Tucké dalla Turchia, proponendo una misteriosa fusione con altri linguaggi musicali, dalla world music al rock, dal jazz alla musica sinfonica.

Questa edizione del festival sarà in onore di Sergio Torsello, direttore artistico del Festival dal 2003 e scomparso nel marzo scorso. La Fondazione, con il progetto Iliemu, ha scelto di ricordare l’impegno e la grande passione che hanno contraddistinto l’operato di Torsello nella tappa di Alessano, dando il via a serenate, balli e canti della tradizione, con Ambrogio Sparagna e i solisti dell’Orchestra Popolare Italiana.

La formula del festival, che culmina nel Concertone finale di Melpignano (Lecce) in cui lo scorso anno oltre 150mila ‘pizzicati’ hanno ballato in piazza dell’ex convento degli Agostiniani a Melpignano fino all’alba. Ed ogni anno i numeri del festival itinerante sono in aumento. Sul palco l‘Orchestra Popolare “La Notte della Taranta” che è oggi composta da circa trenta musicisti di pizzica e musica popolare di tutto il Salento e ogni anno viene diretta da un diverso Maestro Concertatore per rivisitare il repertorio tradizionale in collaborazione con noti artisti italiani e internazionali. Dal primo anno hanno ricoperto questo ruolo artisti come Daniele Sepe (1998), Piero Milesi (1999 e 2001), Joe Zawinul (2000),Vittorio Cosma (2002), Stewart Copeland (2003), Ambrogio Sparagna (2004, 2005, 2006), Mauro Pagani (2007, 2008, 2009), Ludovico Einaudi (2010, 2011), Goran Bregovic (2012), Giovanni Sollima (2013).

Proprio l’edizione diretta da Goran Bregovic fu al centro di forti polemiche per l’esecuzione di ‘Bella ciao. La canzone popolare della Resistenza italiana che chiuse il concertone di Melpignano 2012, per volontà irremovibile dell’estroso maestro bosniaco, attirò un mare di critiche dai berlusconiani. E quest’anno con il Ligabue nazionale ci saranno polemiche?

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