Dal leader della Lega Matteo Salvini, secondo il quale “le ruspe sono un simbolo di equità sociale”, all’incidente di Boccea a Roma, dove un’auto guidata da un rom ha travolto e ucciso una donna, sembra partita la caccia al rom. Intanto il Tribunale civile di Roma ha condannato il Comune per il “carattere discriminatorio” dei campi nomadi e l’inchiesta giudiziaria “Mafia capitale” svela che la politica e il sistema hanno lucrato sull’assistenza agli immigrati e sui campi rom. Siamo sicuri che sia tutta colpa dei rom? Tra gli ospiti, Daniela Santanchè, parlamentare di Forza Italia, Antonio Di Pietro, Alba Parietti e il giornalista Lirio Abbate. Tornano i “The Jackal” e, per la prima volta ad Announo, il comico Saverio Raimondo.

RIGUARDA LA PUNTATA INTEGRALE

Santoro: “La politica non ha più un’anima e la tv è una marmellata”
Editoriale di Michele Santoro, che apre la nuova puntata di Announo, esordendo: “Anche lasciare Cinecittà, tu chiamale, se vuoi, emozioni. Quando è nato Servizio Pubblico, pensavo che fosse un miracolo durare 10 puntate e invece abbiamo fatto 115 puntate. Saviano mi chiamava dagli Stati Uniti dicendomi che sul web riceveva una trasmissione perfetta. E un gruppo di giornalisti e tecnici indipendenti stava offrendo un servizio di alta professionalità”. E aggiunge: “Io mi sono sempre sentito una di quelle ballerine in carne, con le calze sfilate. Ma, nonostante questo, ho sempre pensato di fare un lavoro civile, un lavoro che raccontasse la realtà. Far nascere Servizio Pubblico nel modo in cui è nato, nemmeno i grandi della tv, possono dire di aver fatto cose simili. Sono cose che non si fanno per bravura, ma per amore, per amore di un’altra televisione. Una tv che in quel momento non c’era. Si dice Roma” – continua – “e ci viene mente il Colosseo, ma Roma è prima di tutto Anna Magnani, Pasolini e Fellini. Roma è l’industria dei sogni e del racconto della realtà”. Il giornalista ricorda poi i suoi dissidi con Silvio Berlusconi e la sua ricomparsa in tv a Rockpolitik, il programma Rai condotto da Adriano Celentano. E conclude: “I politici contano meno di un Buzzi o di un Carminati, perché la politica non ha più un’anima. E la tv è una marmellata. Tu prova a chiamarle se vuoi emozioni e comunque la pensiate io vi aspetto a Firenze e vi dico: grazie di cuore, grazie di tutto” (GUARDA IL VIDEO)

Senza rom? Dall’incidente mortale di Boccea allo sballo della “Generazione boh”
27 maggio, zona Boccea. Una macchina con a bordo tre persone di etnia rom non si ferma a un posto di blocco e, nella sua corsa folle per le vie del quartiere travolge 9 persone, uccidendo Corazon Perez, donna 44enne di origine filippina. Alla guida, si scoprirà, c’è Antony, un ragazzo nomade di 17 anni, che viene portato in carcere insieme al fratello Samuel, poi scarcerato. La rabbia però esplode, dando vita a una caccia alle streghe contro i rom: è tutta colpa loro o gli italiani hanno responsabilità simili? Il racconto dello sballo a buon mercato della “Generazione Boh”, fra gare di auto clandestine, guida in stato d’ebrezza e droghe. Servizio di Luca Bertazzoni (GUARDA IL VIDEO)

Vita da rom: l’incidente a Boccea (Roma) e la reazione degli italiani
Come è cambiata la percezione che gli italiani hanno dei rom dopo l’incidente del 27 maggio che ha ucciso Corazon Perez nel quartiere romano di Boccea? Gli inviati di Announo raccontano la giornata commovente del funerale della donna, con la rabbia della gente e la misericordia dei famigliari di Cory, che hanno perdonato subito Antony e Samuel, i due ragazzi a bordo della macchina killer. Eppure questo gesto non è servito a placare l’odio: in tanti hanno voluto dimostrare la loro rabbia contro i rom con slogan pro-Salvini e parole durissime nei confronti dei nomadi; “Sono la rovina dell’Italia, bisognerebbe dare fuoco a quei ragazzi”. Il racconto della scarcerazione di Samuel, le interviste alla sua famiglia, lo scontro con due attivisti di destra all’interno del campo di via Cesare Lombroso e, per finire, l’esperimento sociale della trasmissione: come si vive da rom per un giorno? Quanto pregiudizio bisogna combattere? Lo mostra Micaela Farrocco, che si è travestita e unita a un gruppo di nomadi per 24 ore nel centro di Roma (GUARDA IL VIDEO)

Santanchè: “Gli zingari che vedo io sono quelli che rubano”
“Sono contenta se gli zingari sono integrati nella nostra società, ma quelli che vedo io sono quelli che rubano”. Lo afferma Daniela Santanchè, che premette: “A me non interessa l’etnia, ma chi sta nella legalità e chi no. I campi rom sono da chiudere. Siamo sicuri che era il minorenne a guidare? Io non ci credo. Lo sappiamo che le leggi per i minori sono diverse” (GUARDA IL VIDEO)

Di Pietro vs Santanchè: “Un italianissimo ha investito un uomo e non ci siamo indignati”
Di Pietro contesta duramente l’affermazione di Daniela Santanchè sul minorenne rom dell’incidente di Boccea (Roma) e osserva: “L’altro giorno un italiano “italianissimo” ha investito un uomo con il motorino e non ci siamo indignati” (GUARDA IL VIDEO)

Miguel: “Io, figlio di rom e sinto, raccoglievo il ferro”
“Cinque anni fa andavo a raccogliere il ferro con un’ape rossa”, racconta Miguel. Lui, figlio di madre rom e padre sinto, sa benissimo cos’è il razzismo in Italia. “Questa è fatica onesta. Le leggi di oggi non aiutano neanche questa maniera legale di lavorare” (GUARDA IL VIDEO)

Miguel vs Santanchè: “La parola ‘zingaro’ è dispregiativa. Allora dovrei chiamarla ‘mafiosa’?”
Scontro rovente tra Miguel e Daniela Santanchè, a cui il ragazzo contesta l’uso del termine ‘zingaro’: “E’ dispregiativo, gli zingari non esistono. Allora, io dovrei chiamarla ‘mafiosa’. Lei parla di nomadi e di zingari. Solo il 3% dei rom ha uno stile di vita nomade” (GUARDA IL VIDEO)

Santanchè vs Hind: “Non ci siamo indignati per Mafia Capitale? Che dici? Mi fa schifo”
Polemica tra Hind e Daniela Santanchè, alla quale la ragazza rivolge un’accusa: “Perché per la storia di Mafia Capitale non vi siete indignati come per l’incidente provocato dai rom?”. “Ma che dice?” – insorge la deputata di FI – “Non ci siamo indignati per Mafia Capitale? A me fa schifo!” (GUARDA IL VIDEO)

Una notte da sballo: droga & alcol, poi tutti al volante
Sono le due del mattino, fuori da uno dei locali più frequentati della movida romana. Micaela Farrocco si unisce a un gruppo di ragazzi giovanissimi, che consumano pasticche e coca già dai 15 anni. La notte trascorre punteggiata dalle strisce nei bagni, dai cocktail al bancone e dalle pastiglie assunte in mezzo alla pista. Poi, alle 7 di mattina, è il momento di tornare a casa. Come? Con la macchina. E se il sonno avanza, basta un’altra striscia di coca (GUARDA IL VIDEO)

The Jackal: è colpa dei neri
Le cose in Italia non funzionano. Ma di chi è la colpa? I Jackal hanno una risposta surreale eppure molto condivisa: i neri sono colpevoli di tutto (GUARDA IL VIDEO)

Abbate: “Mafia Capitale ha lucrato sulla povera gente”
“Mafia Capitale ha lucrato sulla povera gente: sugli immigrati e sui campi rom”. Lo spiega Lirio Abbate, che aggiunge: “L’emergenza ti dà la trattativa privata dell’appalto. Buzzi si è infilato lì con le sue coop e la mafia lo proteggeva”. E aggiunge: “Casapound non ha mai detto una parola contro Massimo Carminati”. Mirko, attivista di destra, stigmatizza la politica di Ignazio Marino e ribatte: “Carminati è un criminale, ha fatto uno schifo” (GUARDA IL VIDEO)

Parietti vs Santanchè: “Che cacchio ridi?”
Scontro polemico tra Daniela Santanchè e Alba Parietti, che osserva: “Il Pil italiano è salvo anche grazie all’8,7% degli immigrati che lavorano nel nostro Paese”. E, rivolta a Di Pietro, afferma: “Quello che hai fatto da magistrato non è servito a nulla, visto quello che è successo dopo. Forse gli italiani sono mafiosi”. La deputata di Forza Italia non ci sta e ride durante l’intervento della showgirl, che sbotta: “Ma che cacchio ridi?” (GUARDA IL VIDEO)

Abbate: “I mafiosi si comprano i politici, Buzzi è una marionetta di Carminati”
Lirio Abbate spiega il sistema Mafia Capitale e aggiunge: “I mafiosi si comprano i politici, Buzzi è una marionetta di Carminati. All’interno dei partiti lo sanno chi prende soldi” (GUARDA IL VIDEO)

Chi ha paura dell’etilometro?
Luca Bertazzoni è sul Grande Raccordo Anulare e sta seguendo una pattuglia della polizia che ha organizzato una serie di posti di blocco per i controlli con l’etilometro. S’inizia con il precursore, uno strumento preliminare che rileva la presenza di alcool, prima del controllo vero e proprio. Le macchine arrivano in fila indiana, perché è stato creato un vero e proprio imbuto cui è impossibile scampare, e sono tanti quelli che falliscono la prova. “Ho bevuto solo 2 birre” spiega un ragazzo che segna 1.19 sull’etilometro e sarà costretto a difendersi in sede penale, prima che scattino i controlli con i cani antidroga e i tamponi. Poi un altro etilometro e un’altra patente che salta: 1.79, anche qui siamo nel penale. “Sono un camionista, mi state levando il pane dalla bocca” lamenta il conducente. Un signore dà in escandescenze: “È abuso di potere”. Un giovane avvocato supplica di chiudere un occhio, perché teme per il suo lavoro. E poi ancora controlli e altre patenti ritirate: il racconto di un sabato sera in stato d’ebrezza (GUARDA IL VIDEO)

La storia di Federica Monti, 21 anni, vittima innocente della strada
Via del lido di Castel Porziano, che collega Roma a Ostia, è una delle strade più pericolose del Lazio: manca l’illuminazione, non ci sono i guard rail. Nell’ultimo periodo ci sono stati 15 incidenti di cui otto mortali. In uno di questi è morta Federica Monti, 21 anni. Alla guida dell’auto su cui viaggiava, dopo una serata in discoteca, c’era un ragazzo, Gabriele, che poi è risultato positivo ai test di alcol e droga. “Perdere un figlio è la cosa più atroce che possa esistere”, dice il padre, “prima c’era tanta rabbia, ora c’è solo rassegnazione”. Il conducente è stato punito con 400 euro di multa, sospensione della patente per due anni e 18 mesi di reclusione con pena sospesa. A Pomezia è molto conosciuto, ma fuori dal bar dove va sempre pare che nessuno sappia chi sia. “Si meriterebbe l’ergastolo”, dice un suo coetaneo, “ma abbiamo già perso una vita, possiamo perdere anche quella di un altro giovane?”. Lo stesso vale anche per i rom che a fine maggio hanno investito una donna a Battistini? “No, c’è differenza” (GUARDA IL VIDEO)

Rom Maria e Mirko: “Abbiamo paura, spesso preferiamo restare a casa”
Maria e Mirko, rom, sono in collegamento dal campo rom di via Cesare Ombroso a Roma. “Non ho mai rubato” – afferma Mirko -“Quando andavo a scuola i ragazzini mi dicevano ‘sei uno zingaro’.
Ho paura, alcune volte preferisco rimanere a casa”. Maria sottolinea: “Chi sbaglia, deve pagare, a prescindere dall’etnia. Ma ho sentito cittadini che hanno detto: ‘I rom vanno bruciati, vanno estirpati alla radice’. E questo non è giusto”. Daniela Santanchè ribatte: “Il finto buonismo e la falsa solidarietà non risolvono il problema. Se esistono – io non ne conosco – rom integrati, ben vengano”. Poi polemizza con la conduttrice Giulia Innocenzi: “Il titolo della puntata è Senza rom? Dobbiamo stare senza coloro che non rispettano la nostra tradizione e la nostra cultura” (GUARDA IL VIDEO)

Parietti vs Di Pietro: “Voi giudici non pagate mai il dazio sugli errori che fate”
Polemica tra Alba Parietti e Antonio Di Pietro che si sofferma sull’omicidio colposo stradale e sulla storia di Federica Monti, morta a 21 in un incidente stradale. Poi si pronuncia sull’arresto del senatore Ncd Azzollini. La Parietti replica: “Voi giudici non pagate mai il dazio sugli errori che fate” (GUARDA IL VIDEO)

Abbate: “Per molti la mafia non esiste perché non sentono l’accento del sud”
“La cosa che fa male è che a Roma la gente comune parla di ‘omertà’. Non usa il termine ‘mafia’, che viene attribuito solo al sud”. Lo afferma Lirio Abbate, che, sempre in tema di Mafia Capitale, invita i consiglieri regionali e comunali a dimettersi. Santanchè ribatte: “Noi siamo all’opposizione”. Abbate replica: “Se più di un terzo di consiglieri si dimette si va a elezioni. Date l’esempio, iniziate voi” (GUARDA IL VIDEO)

Santanchè vs Laura: “Le risulta che Berlusconi abbia mai rubato una lira agli italiani?”
Bagarre in studio, quando Laura cita Silvio Berlusconi. Daniela Santanchè denuncia l’uso politico della giustizia e chiede: “Le risulta che Berlusconi abbia mai rubato una lira agli italiani?”. Risate in studio e Di Pietro osserva: “Frode fiscale, ha evaso il fisco sono soldi degli italiani”. La parlamentare di Forza Italia si infuria (GUARDA IL VIDEO)

Abbate a Santanchè: “1200 euro al mese ai parlamentari? Ma si fanno già corrompere con i soldi che prendono”
“Tutte le forze politiche dovrebbero unirsi per combattere contro la mafia”. Sono le parole di Lirio Abbate che auspica una cultura dell’onestà e commenta la proposta di Daniela Santanchè, secondo la quale i parlamentari dovrebbero guadagnare 1200 euro al mese. “E’ una bella idea” – osserva il giornalista – “ma se già si fanno corrompere con i soldi che prendono…” (GUARDA IL VIDEO)

Roma: autoveicoli modificati e corse clandestine
A Roma gli appassionati del tuning, l’elaborazione estetica e meccanica delle auto, sono molti. Gli appassionati spendono migliaia di euro per esibire macchine così modificate da essere praticamente irriconoscibili rispetto al modello di serie: stereo, interni, motore e scarichi sono tra le modifiche più diffuse. “È il mio passatempo. Prendo lo stipendio e lo spendo per la mia vettura. Mi fa sentire unico”, dice uno di loro a Luca Bertazzoni. Oltre ai raduni organizzati di giorno ci sono anche le gare clandestine notturne. Centinaia di persone si ritrovano in un piazzale della periferia romana: c’è chi guarda e chi gareggia. “Vedere questi bolidi mi eccita più di una donna. A te piace scopare? A noi sgommare”, confessa un ragazzo. E un altro: “Marino, il sindaco di Roma, invece di spendere quattro milioni per fare la pista ciclabile avrebbe potuto fare un bel circuito per le nostre macchine” (GUARDA IL VIDEO)

Di Pietro: “Tuning e corse clandestine? Ai miei tempi gli interessi erano altri”
“Tuning e corse clandestine? Ai miei tempi gli interessi erano altri”. Sono le parole di Antonio Di Pietro, che aggiunge: “Il punto è: quante vite si mettono a rischio così? Questo è illegale” (GUARDA IL VIDEO)

La rom Maria: “I politi hanno creato i campi rom senza chiedere il nostro parere”
“I politici, che hanno mangiato e bevuto, ora stanno vomitando l’uno sull’altro. E danno la colpa ai rom”. E’ il monito di Maria, in collegamento dal campo rom di Roma. E aggiunge: “I politici hanno creato i campi rom senza chiedere il parere ai rom” (GUARDA IL VIDEO)

Santanchè: “Mirko, il ragazzo rom, non parla bene italiano. Non vuole integrarsi”
Miguel chiede a Daniela Santanchè: “I rom concordano sulla chiusura dei campi nomadi. Ma a queste persone va data una soluzione abitativa”. La parlamentare replica: “Io non parlo di ruspe. Chiudiamo i campi rom, ma non possiamo dare casa, lavoro e la Madonna”. Poi critica Mirko, che afferma di aver studiato in Italia, perché non sa parlare bene l’italiano: “Evidentemente non vuole integrarsi” (GUARDA IL VIDEO)

Therese difende Santanchè. Parietti: “Therese tu sei una privilegiata, sei stata fortunata”
Therese difende le opinioni di Daniela Santanchè, nonostante sia stata definita “ragazza di colore”. E puntualizza: “C’è il problema dei rom. E sono convinta che Mirko, il ragazzo rom, non è andato a scuola, perché altrimenti non rispondo di me. Non ha azzeccato un congiuntivo”. Alba Parietti osserva: “Therese, tu sei una privilegiata, sei stata fortunata, perché sei cresciuta in una famiglia molto agiata che ti ha dato delle possibilità. Tu non puoi paragonare la tua educazione e la tua cultura con dei ragazzi che non hanno la possibilità neanche di uscire da un campo rom, che vengono emarginati e vengono trattati come appestati” (GUARDA IL VIDEO)

Valentino vs Santanchè: “Di colore ci sarà lei, io di colore non sono”
Valentino critica duramente le parole di Daniela Santanchè, che, nell’elogiare Therese, di cui non ricordava il nome, l’ha definita “ragazza di colore”. Valentino sbotta: “Di colore ci sarà lei, io di colore non sono” (GUARDA IL VIDEO)

Saverio Raimondo a Di Pietro: “Come ci si sente ad essere un’idea di Stefano Accorsi?”
Monologo satirico di Saverio Raimondo, che si rivolge in primis all’ex leader dell’Idv e gli chiede, con riferimento alla serie Sky “1992”: “Di Pietro, come ci si sente ad essere un’idea di Stefano Accorsi?”. Poi ironizza sulle scarpe di Giulia Innocenzi e la invita a mettere i suoi piedi sulla propria schiena. Poi prosegue, soffermandosi sulla Costituzione e sull’emergenza rom (GUARDA IL VIDEO)

Articolo Precedente

Pubblicità di pannolini: come farla fuori dal vaso

next
Articolo Successivo

Santoro in piazza a Firenze per l’ultima puntata di Servizio Pubblico. “Cambio per non fermarmi”

next