Da tre anni, la domenica pomeriggio, un centinaio di persone entrano nel cortile di via Mercanti 3, a Torino, e restano col naso all’insù per un’ora. Perché su un balcone di questa casa di ringhiera, nel centro città, Maksim Cristan e Daria Spada offrono a tutti un po’ del loro “punk lirico” in uno spettacolo spontaneo e gratuito chiamato “Concertino dal balconcino”. Da alcuni mesi però il loro show, a cui ogni volta partecipano artisti diversi, è in pericolo per una “bega condominiale”.

Tutto è cominciato per fare un omaggio ai nuovi vicini. Lo scrittore croato Maksim, dopo un periodo da bohèmien a Milano e il trasferimento a Berlino, nel 2011 conosce Daria, diplomata in canto lirico al conservatorio, e insieme si trasferiscono a Torino. “Non conoscevamo nessuno – ricorda Maksim – e abbiamo fatto come impone la saggezza balcanica: ‘Offri qualcosa’. Ma cosa? La musica”. “La prima volta sul balcone nessuno ha detto niente, anzi qualcuno si è complimentato mentre qualche passante è entrato nel cortile ad ascoltare”, racconta Daria.

Da allora la domenica in via Mercanti 3 è un must: “Se siamo impegnati in altri spettacoli non lo facciamo – spiega la cantante – ma è diventato talmente figo che cerchiamo di non organizzare altri eventi la domenica”. L’appuntamento è alle 16 (alle 17 in primavera ed estate) davanti al portone. Nascosti nell’appartamento due giovani attori, Davide Simonetti e Daniele Vico, recitano una breve piece per “Radiocitofono” e al termine il pubblico può entrare. Sul balcone Maksim, con una chitarra classica “silent” collegata a un piccolo amplificatore, Daria alla voce e Valentino Pizzi alla batteria, suonano alcuni loro brani. Poi, da quel palco altissimo e stretto, si alternano poeti, attori, musicisti e cantanti.

Da lì sono passati, tra i tanti, l’attrice teatrale Laura Curino, il cantautore Federico Sirianni e il poeta Guido Catalano (anche blogger de ilfattoquotidiano.it). Il 2 novembre all 16 tra gli ospiti ci saranno i Kara Gunes, una delle band della rivolta di Gezi Park a Istanbul.

Ogni weekend arrivano un centinaio di spettatori e la cosa ha creato qualche grattacapo. L’amministratore condominiale si è messo di mezzo sottolineando i problemi di sicurezza per il possibile ingresso di malintenzionati, poi è passato alle denunce: “Ci ha denunciato per disturbo della quiete pubblica senza neanche avere il mandato degli altri inquilini – dice Maksim – Eppure noi suoniamo un’ora al pomeriggio solo la domenica e a molti altri residenti piace”. Roberta Procicchiani, che abita di fronte qualche piano più su, conferma: “A me non dà fastidio, anzi ravviva un cortile abbastanza disastrato. Mi ha sbalordito ciò che ha fatto l’amministratore”. Un abitante del palazzo vicino, Pierlorenzo Guglieri, viene spesso a sentire il concertino: “La prima volta sono passato davanti, c’era il portone aperto, sono entrato e sono rimasto colpito dalla voce di Daria”. C’è chi poi arriva da altri quartieri, come Cristina Monti: “Non vedo perché la discoteca sotto casa mia possa fare casino tutta la notte senza aver sanzioni, mentre qui uno spettacolo così debba essere ostacolato”.

Intorno a Maksim e Daria si è creato un movimento di solidarietà spontaneo come i loro spettacoli. Un’avvocatessa, Barbara Passanisi, ha offerto l’assistenza legale contro la denuncia e un architetto, Francesco Adorno, con una perizia e un’impalcatura, ha fatto sì che il Comune sospendesse l’ordinanza di messa in sicurezza della struttura. “Non vogliamo sottostare ai ricatti, quindi piuttosto butteremo giù il balconcino – dice Maksim con il suo spirito balcanico – Per la città questo condominio teatrale è un’occasione per alzare o confermare il suo livello culturale. Cantare dal balconcino non è reato”.

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