“Questa è un’opera di fantascienza ma è fatta apposta per essere un’opera di fantascienza”. Beppe Grillo torna a presentarsi in pubblico dopo la lunga estate e partecipa a una manifestazione con i parlamentari M5S e i comitati anti-Tap, contro il progetto del gasdotto transadriatico. “E’ un progetto calato dall’alto”, accusano i grillini, “minaccia il turismo e le bellezze del Salento”. Il leader del Movimento 5 stelle sul palco parla della situazione della Puglia, non risparmia gli attacchi al governatore Nichi Vendola e al presidente del Consiglio: “Matteo Renzi non vi rappresenta perché per rappresentare il popolo devi essere votato. La più grande forma di politica è dire no a queste cazzate. Voi avete una regione in cui il vostro presidente ha sempre fatto finta di niente. Se siamo qui a fare questa battaglia è colpa sua. Non non siamo l’alternativa, stiamo solo difendendo la gente“. 

Sulla questione del gasdotto Tap, il leader M5S chiede il coinvolgimento dei cittadini: “Vogliamo portare qui il referendum perché è la cittadinanza che deve decidere se fare un tubo. E’ una battaglia di democrazia. Non abbiamo bisogno di energia rinnovabile in più. In Puglia avete il vento, il sole, ve li hanno sfruttati e non vi è arrivata una lira. Non c’è bisogno dell’energia del gas. Faranno un impianto che funzionerà tra 20 anni. Il carburante del futuro è l’intelligenza”. Tra le soluzioni proposte da Grillo c’è anche quella di investire in lampadine a basso consumo e favorire l’apertura di aziende che fanno efficienza energetica. Poi conclude: “Se loro verranno a fare il gasdotto in Puglia da qualsiasi parte, anche con l’esercito, noi ci metteremo il nostro di esercito”.

In Piazza Pertini ci sono stati poi gli interventi dei parlamentari pugliesi Barbara Lezzi, Diego De Lorenzis e Maurizio Buccarella e, inoltre, la deputata Mirella Liuzzi e la senatrice Paola Nugnes. Presenti anche attivisti da tutta la Puglia con brevi testimonianze da ogni parte del territorio. “Il Salento svetta fra le destinazioni turistiche preferite in Italia”, denuncia la senatrice Barbara Lezzi, “e la Puglia si rimbocca le maniche per sviluppare strategie e politiche di promozione turistica. Ma tutto questo sarà inutile a causa di un grande progetto calato dall’alto, il gasdotto Tap ( Trans­Adriatic Pipeline) che, senza concertazione sul territorio, minaccia gravemente la bellezza e l’economia di questo luoghi”.

“Abbiamo percorso a piedi otto chilometri lungo il tracciato del Tap, tra i 1.900 ulivi, anche secolari, che saranno divelti”, spiega Lezzi, “fino ad arrivare nei pressi dei dolmen Placa e Gurgulante, dove sarà realizzata la centrale di depressurizzazione, fra tre centri densamente abitati in provincia di Lecce: Melendugno, Calimera e Vernole. Che questi luoghi non siano adatti ad accogliere un simile progetto lo direbbe il buon senso e ci si chiede con quali criteri sia stato scelto un simile tratto di mare se non quelli degli interessi esterni intorno all’approvvigionamento di gas, minacciano il futuro di queste terre e dei suoi abitanti”.

Destinatario dell’avviso è il governo italiano che nelle stesse ore a Baku, in Azerbaijan (lì dove dovrebbe iniziare il gasdotto), ha presenziato, con il vice ministro allo Sviluppo Claudio De Vincenti, alla posa della prima pietra del cosiddetto ‘Corridio Sud’. Il progetto Tap, ha detto invece De Vincenti di ritorno da Baku, “conferma la vocazione del nostro Paese a svolgere un ruolo chiave per la sicurezza energetica e per accrescere la concorrenzialità del mercato del gas europeo, con effetti decisivi per la riduzione dei costi energetici per l’Italia e l’Europa”. L’esponente dell’Esecutivo ha poi sottolineando che “l’infrastruttura è considerata strategica dall’Unione Europea e dal nostro Paese per la differenziazione delle fonti e quindi la sicurezza degli approvvigionamenti. Il nuovo gasdotto – ha concluso De Vincenti – svolgerà inoltre un ruolo fondamentale per migliorare la sicurezza energetica dell’area balcanica”.

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