A dispetto degli sfottò e dei luoghi comuni, le automobili stanno diventando sempre più una questione da donne. A confermarlo è un rapporto pubblicato da Frost&Sullivan, che analizza quanto il genere femminile abbia influenzato negli ultimi anni il mercato delle auto. I dati parlano chiaro: negli Stati Uniti le donne in possesso della patente di guida hanno sfondato il muro del 50% e sono ormai più della metà, mentre in Canada hanno raggiunto il 49,95%. Stesso trend anche in Inghilterra, dove gli uomini che prendono la patente sono sempre meno, mentre le donne sono aumentate al ritmo del 2,5% nel giro degli ultimi tre anni. E se continuano di questo passo nel giro di altri tre anni raggiungeranno la soglia maschile. Ma le affinità tra genere femminile e motori non si fermano qui; secondo lo studio, infatti, le donne in Gran Bretagna trascorrono in macchina molto più tempo dei maschi e percorrono tratti di strada più lunghi.

In questa corsa alla guida l’Italia resta un po’ indietro; stando ai dati del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, infatti, le donne che hanno sostenuto l’esame di guida nel 2013 sono il 44,% contro il 56% degli uomini. Anche se la parità non è un miraggio, il divario tra maschi e femmine resta abbastanza netto nel nostro Paese. E questa tendenza viene in parte confermata dalla percentuale di bocciati e respinti; eccezion fatta per il test scritto, per cui il genere femminile sembra decisamente più portato. Nel 2013, infatti, hanno superato la prima prova il 73% delle donne, contro il 70% degli uomini. Ma i numeri si invertono quando si parla dell’esame di pratica su strada; gli uomini lo passano nel 90% dei casi, mentre le donne che risultano idonee si fermano all’83%.

Il rapporto tra il gentil sesso e i motori abbraccia anche la sfera estetica e funzionale. L’indagine mette in evidenza che nell’80% dei casi sono le donne a scegliere quale macchina acquistare e generalmente hanno le idee ben chiare: comodità e indipendenza prima di tutto. Per questo nella maggior parte dei casi finiscono per privilegiare macchine piccole e adatte agli spostamenti in città, anche se in alcune circostanze mostrano un interessamento verso segmenti di mercato tradizionalmente dominati dagli uomini, come quello dei Suv e delle macchine di lusso.  Il direttore generale di Frost&Sullivan, Sarwant Singh, sottolinea comunque che nella scelta dell’automobile ideale contano molto “lo spazio, la sicurezza e la qualità dei materiali”. Le donne, dunque, restano più interessate ai veicoli maneggevoli, ma senza tralasciare il design. D’altronde se comfort e tecnologia sono imprescindibili, anche l’occhio vuole la sua parte. Per quanto riguarda il lato estetico, lo step fondamentale è la scelta del colore; ma sempre più spesso il genere femminile guarda con attenzione anche ai brand di lusso e si lascia più facilmente influenzare dai testimonial celebri rispetto agli uomini. 

Altro capitolo la scelta degli optional, dove le donne mettono ancora una volta al primo posto la comodità: bando agli sfarzi, per sopravvivere in mezzo al traffico sono necessari accessori in grado di semplificare la vita. “Generalmente scelgono veicoli dotati di park assist e easy access – ricorda Singh – senza tralasciare il sistema integrato per i dispositivi mobili“. Questa propensione si sposa bene con il futuro delle auto: “Siamo convinti che nel giro di pochi anni le donne acquisteranno perlopiù macchine con sistemi avanzati, come la guida automatica e l’assistente digitale“, conclude Singh. 

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