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Ucraina, niente intesa Usa-Russia: il nodo restano i territori contesi. Trump: “Putin vuole mettere fine alla guerra”

Nessuna svolta dal vertice al Cremlino, ma le trattative continuano. Riunione a Bruxelles dei ministri degli Esteri Nato (senza Rubio). Salta l'incontro tra Zelensky e gli inviati del tycoon
Ucraina, niente intesa Usa-Russia: il nodo restano i territori contesi. Trump: “Putin vuole mettere fine alla guerra”
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Rutte: “Russia si prepara per confronto a lungo termine. Stretti contatti con Cina, Corea del Nordo e Iran”

La Russia “si sta preparando per un confronto a lungo termine” e gli alleati devono rispondere intensificando investimenti e sostegno all’Ucraina. Lo afferma il segretario generale della Nato Mark Rutte aprendo la riunione dei ministri degli Esteri dell’Alleanza in corso a Bruxelles. Mosca, sottolinea, “continua a mettere alla prova la nostra deterrenza”, continua a “violare nostro spazio aereo con jet e droni, ha condotto sabotaggi e invia navi spia nelle nostre acque. Queste azioni sono sconsiderate e sono pericolose. E non è solo la Russia. Sta lavorando a stretto contatto con la Cina, la Corea del Nord e l’Iran per tentare di disturbare le nostre società e stracciare le regole globali. Si stanno preparando per un confronto a lungo termine”.
La Nato, prosegue Rutte, sta “rispondendo con forza, unità e determinazione”. Gli alleati europei e il Canada “stanno davvero intensificando gli investimenti nella difesa, e questo è positivo, ma non possiamo permetterci di riposare sugli allori: tutti noi dobbiamo fare la nostra parte e velocemente”, sviluppando e acquistando capacità fondamentali per la difesa collettiva e investendo nell’industria, nelle infrastrutture e nell’innovazione, per stimolare la produzione e rafforzare la resilienza, spiega.
“Dobbiamo anche sostenere di più l’Ucraina. I missili russi continuano a causare morte e distruzione, e l’inverno è qui. L’Ucraina ha bisogno del nostro sostegno più che mai. Tutti vogliamo che lo spargimento di sangue si fermi e accolgo gli sforzi continui del presidente Donald Trump per porre fine a questa guerra”, continua, evidenziando che nel mentre serve accelerare i contributi al meccanismo Purl, mediante il quale gli alleati dell’Ucraina acquistano le armi dagli Usa e le consegnano a Kiev, così che possa “difendersi oggi e prevenire l’aggressione in futuro”.

  • 09:43

    Tre ambasciatori europei in India firmano un articolo contro la Russia alla vigilia della visita di Putin a Nuova Delhi

    E’ polemica in India, a 24 ore dall’arrivo del presidente russo Vladimir Putin, per un articolo firmato da tre ambasciatori di Paesi europei uscito sul quotidiano Times of India col titolo “World wants the Ukraine war to end, but Russia doesn’t seem serious about peace” (Il mondo vuole che la guerra in Ucraina finisca, ma la Russia non si mostra seria sulla pace”). I tre ambasciatori – la britannica Lindy Cameron, il francese Thierry Mathou e il tedesco Philipp Ackerman – nell’articolo accusano Putin di condurre attacchi informatici e disinformazione globale e affermano che il Presidente russo “blocca e ritarda ogni serio colloquio sulla pace”.
    Secondo gli ambasciatori “Putin agisce nella totale mancanza di rispetto per la vita umana”. Ufficiali senior del ministero agli Esteri di Delhi hanno definito “inaccettabile e insolito” l’articolo e hanno aggiunto che “intervenire nelle relazioni tra Paesi terzi non è una pratica diplomatica accettabile. Ne abbiamo preso nota”.

  • 09:36

    Rutte: “Rubio assente alla riunione Nato? Usa impegnati su molti fronti, ma siamo in contatto”

    “Non leggiamo più di quanto non ci sia” nell’assenza del segretario di Stato Usa Marco Rubio alla ministeriale Nato in corso a Bruxelles. Lo afferma il segretario generale Mark Rutte entrando alla riunione. Gli Stati Uniti “si stanno assolutamente consultando abbastanza” con l’Alleanza, dice, “i team qui alla Nato e il team di Marco Rubio sono in contatto costante. Io stesso sono in contatto costante con il segretario di Stato. Ovviamente sta lavorando molto duramente per quanto riguarda il processo di pace sull’Ucraina, ma anche per quanto riguarda il Sudan, Gaza e tutte le altre questioni su cui gli americani stanno lavorando. Quindi trovo totalmente accettabile che non sia qui”. Al suo posto c’è il vice segretario Christopher Landau, prosegue Rutte: “Ho cenato con lui ieri sera e sarà davvero eccellente al tavolo. Quindi non leggiamo più di quanto non ci sia in questa vicenda”.

  • 09:32

    Rutte: “Raggiunti 4 miliardi di spesa per le armi Usa destinate a Kiev”

    “Nuovi impegni” di acquisto di armi ed equipaggiamenti Usa nell’ambito del programma Purl per l’Ucraina e “spero di potere fare alcuni annunci a riguardo oggi”, “se si considerano i numeri complessivi, come ho detto ieri, siamo ora a 4 miliardi. Quindi, siamo davvero sulla buona strada per raggiungere 1 miliardo al mese. Agosto, settembre, ottobre, novembre. E sono cautamente ottimista sul fatto che raggiungeremo i 5 miliardi per l’intero anno e poi, per l’anno prossimo, avremo bisogno, di nuovo per l’intero anno, di molti soldi, almeno 1 miliardo, forse anche un po’ più di 1 miliardo al mese”. Lo afferma il segretario generale della Nato Mark Rutte in un punto stampa in occasione della riunione dei ministri degli Esteri dell’Alleanza a Bruxelles.

  • 09:28

    Rutte (Nato): “Putin minaccia, ma ben lontano dal fronte”

    “Non sto a commentare tutto quello che dice Vladimir Putin. Lo abbiamo visto in abiti militari, vestito come un soldato, ma ben lontano dal fronte l’altroieri”. Così il segretario generale della Nato Mark Rutte risponde, a Bruxelles a margine della Ministeriale Esteri, alle minacce pronunciate dal presidente russo nei confronti dell’Europa.

  • 09:26

    Rutte: “Senza intesa nelle trattative di pace, armi a Kiev e sanzioni per Mosca”

    “È un bene che il processo di pace sia in corso, solo gli Usa sotto la guida del presidente Trump potevano rompere lo stallo. Ma se non si saranno risultati è essenziale che le armi continuino ad arrivare in Ucraina, come sta accadendo oggi grazie all’iniziativa Purl e gli aiuti bilaterali, e che le sanzioni economiche imposte alla Russia mordano, che è quello che avviene”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte arrivando alla ministeriale Esteri. “È la cosa migliore per far cambiare idea a Putin”. 

  • 09:22

    Kiev: “Due morti e tre feriti nel raid russo su Ternivka”

    Due persone sono state uccise e altre tre sono rimaste ferite in un attacco russo stanotte sulla città di Ternivka, nella regione ucraina di Dnipropetrovsk. Lo riporta il capo dell’amministrazione militare regionale Vladislav Gaivanenko citato da Ukrainska Pravda.
    “Di notte, l’aggressore ha colpito Ternivka, nel distretto di Pavlohrad, con dei droni. Due uomini di 43 e 50 anni sono stati uccisi. Altre tre persone sono rimaste ferite, tutte ricoverate in ospedale: un uomo e una donna di 65 anni sono in condizioni gravi, e un ragazzo di 18 anni è in condizioni moderate”, ha affermato.
    Gaivanenko ha aggiunto che è scoppiato un incendio in città, un’abitazione privata è stata parzialmente distrutta, mentre garage e automobili sono stati danneggiati. 

    Secondo l’aeronautica militare ucraina, la Russia ha lanciato complessivamente 111 droni ieri sera. Di questi, 83 sono stati abbattuti, mentre 27 hanno colpito 13 località ucraine. Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia, Kharkiv e Odessa sono state le regioni più colpite.

  • 09:19

    Drone ucraino causa incendio in un deposito petrolifero russo

    Lo schianto di un drone, presumibilmente lanciato dalla forze armate ucraine, ha causato un incendio in un deposito di petrolio nella regione russa di Tambov. Lo rende noto la Tass citando il governatore locale Evgeny Pervyshov. “I vigili del fuoco sono giunti rapidamente sul posto per spegnere l’incendio”, ha scritto su Telegram.

  • 09:12

    Mosca: “Abbattuti 102 droni lanciati da Kiev nella notte”

    Le forze di difesa aerea russe hanno abbattuto 102 droni ucraini durante la notte. Lo ha reso noto il ministero della Difesa di Mosca. “Nel corso della scorsa notte, i sistemi di allerta della difesa aerea hanno intercettato e distrutto 102 droni ucraini ad ala fissa: 26 droni nella regione di Belgorod, 22 droni nella regione di Bryansk, 21 droni nella regione di Kursk, 16 droni nella regione di Rostov, 7 droni nella regione di Astrakhan, 6 droni nella regione di Saratov e 4 droni nella regione di Voronezh”, ha riferito il dipartimento militare.

  • 09:10

    Rubio, segretario di Stato Usa: “Compiuti alcuni progressi nelle trattative”

    Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha dichiarato che sono stati compiuti “alcuni progressi” nei colloqui con la Russia per porre fine alla guerra con l’Ucraina.
    “Quello che abbiamo cercato di fare, e credo che abbiamo fatto qualche progresso, è capire con cosa potrebbero convivere gli ucraini che dia loro garanzie di sicurezza per il futuro”, ha detto Rubio al conduttore in un’intervista a Fox News, aggiungendo che gli Stati Uniti sperano che il compromesso “permetta” agli ucraini “non solo di ricostruire la loro economia, ma di prosperare come Paese”. 

  • 09:09

    Colloqui di pace Usa-Mosca, si riparte senza intesa. Oggi Zelensky incontra Witkoff

    Nessuna svolta è arrivata dal vertice al Cremlino tra Vladimir Putin, Steve Witkoff e Jared Kushner. Oltre cinque ore di colloqui, al termine dei quali gli emissari dello zar hanno fatto sapere che “un compromesso non è stato trovato” con gli Stati Uniti su uno dei nodi principali del negoziato: i territori contesi con Kiev. L’esito del vertice, nella versione del Cremlino, è stato riassunto dal consigliere presidenziale Yuri Ushakov: discussioni “utili e costruttive”, ma la Russia concorda solo una parte del piano americano, mentre “qualcosa suscita critiche”, e quindi “c’è ancora molto lavoro da fare”. Le trattative, ha aggiunto, continueranno con Witkoff e Kushner.
    Putin, la sua posizione l’aveva fatta capire chiaramente prima di riceve gli emissari di Trump: la Russia respinge come “inaccettabili” le proposte di modifica degli europei al piano di pace di Donald Trump, perché hanno “solo un obiettivo, quello di bloccare l’intero processo di pace” perseguito dal presidente americano. “Se l’Europa vuole la guerra, noi siamo pronti”, ha tuonato lo zar, attaccando anche le autorità di Kiev che “sembrano vivere su un altro pianeta”, rifiutando di riconoscere la situazione per loro sfavorevole sul campo di battaglia.
    Nemmeno le ultime dichiarazioni di Trump hanno giustificato l’ottimismo. La guerra in Ucraina è un “disastro”, ha detto. “La nostra gente è in Russia per risolvere la situazione, non è una situazione facile, lasciatemelo dire”, ha riconosciuto il capo della Casa Bianca. Mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ammesso che qualcuno degli alleati di Kiev “è stanco” e lui teme che Washington possa perdere interesse ai negoziati. “L’obiettivo della Russia è quello di far perdere interesse all’America in questa situazione”, ha affermato il leader ucraino.
    L’inviato speciale Usa Witkoff, accompagnato dal genero del tycoon Kushner, sono arrivati a Mosca nel primo pomeriggio, e subito sono stati presi in consegna da Kirill Dmitriev, il consigliere di Putin per gli investimenti esteri con il quale lo stesso Witkoff ha instaurato uno stretto rapporto da mesi e che aveva ricevuto a Miami alla fine di ottobre per discutere le proposte di pace per l’Ucraina. Un pranzo in un rinomato ristorante, una visita al Teatro Bolshoi e una passeggiata sulla Piazza Rossa hanno preceduto le discussioni al Cremlino, dove Putin è stato affiancato dallo stesso Dmitriev e dal consigliere per la politica estera Yuri Ushakov. Chiara la linea di Mosca, che sul terreno rafforza le sue posizioni e che poche ore prima aveva annunciato la conquista della strategica città di Pokrovsk, nella regione di Donetsk, smentita da Kiev. “La Russia – ha detto il portavoce di Putin, Dmitry Peskov – rimane aperta ai negoziati di pace”. “Ma attraverso i negoziati – ha aggiunto – dobbiamo raggiungere i nostri obiettivi ed eliminare le cause iniziali dell’operazione militare che abbiamo iniziato”.
    Tali obiettivi non sono solo territoriali, perché Mosca non cessa di insistere sulla necessità che l’Ucraina rinunci ad entrare nella Nato e in ogni alleanza militare con gli occidentali, perché la presenza di basi e truppe straniere sarebbe vista come una minaccia dalla Russia. Le posizioni assunte invece dagli europei, in particolare dalla Coalizione dei Volenterosi, tra i quali si continua a parlare dell’invio di truppe di “rassicurazione”, dimostra, secondo Putin, che l’Europa occidentale non ha rinunciato al sogno di “infliggere una sconfitta strategica alla Russia”. Ciò dimostra che questi Paesi “sono ancora a favore della guerra”, ha accusato il capo del Cremlino, per lanciare poi un durissimo monito. “Non combatteremo con l’Europa, come ho già detto cento volte – ha scandito – ma se all’improvviso l’Europa decide di combattere e avvia le ostilità, siamo pronti a rispondere immediatamente, e nessuno ne deve dubitare”.
    Zelensky, in visita ieri in Irlanda, ha detto che Witkoff e Kushner sono sempre “benvenuti” a Kiev per riferire dei colloqui al Cremlino. Mentre un giornalista di Axios ha riferito che i due inviati americani dovrebbero incontrare lo stesso Zelensky in “un Paese europeo”. Forse già domani a Bruxelles, ha lasciato intendere una fonte ucraina all’Afp. Il leader ucraino ha giudicato questo come “uno dei momenti più difficili e allo stesso tempo più ottimistici” per le prospettive di pace, e ha reso noto che l’ultima bozza del piano, quindi quella presentata a Putin, è stata ridotta a 20 punti rispetto ai 28 iniziali, dopo i colloqui tra delegazioni degli Usa e dell’Ucraina a Ginevra e in Florida. Nulla si sa dei contenuti. Ma Zelensky ha sottolineato che “alcune cose devono ancora essere risolte”.

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