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Colloqui Usa-Kiev a Miami. Rubio: “Produttivi, ma c’è ancora da lavorare”. Sul tavolo anche le elezioni in Ucraina

Nel nuovo summit si è parlato di cessioni territoriali e garanzie di sicurezza. Il capo negoziatore ucraino parla di "un successo". Putin riceverà Witkoff a Mosca entro mercoledì
Colloqui Usa-Kiev a Miami. Rubio: “Produttivi, ma c’è ancora da lavorare”. Sul tavolo anche le elezioni in Ucraina
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Rubio: “Colloqui produttivi ma c’è ancora lavoro da fare”

I colloqui tra Usa e Ucraina “sono stati produttivi ma c’è ancora lavoro da fare”. Lo ha detto il segretario di Stato Marco Rubio a Miami al termine del faccia a faccia tra le due delegazioni, durato circa quattro ore. “Non si tratta solo dei termini che porranno fine ai combattimenti. Si tratta anche dei termini che garantiranno all’Ucraina una prosperità a lungo termine… penso che oggi abbiamo fatto un passo avanti in questa direzione, ma c’è ancora molto lavoro da fare”, ha spiegato ai giornalisti.

  • 20:52

    Capo delegazione Kiev: “I colloqui un successo”

    Rustem Umerov, l’ex ministro della Difesa ucraino a capo della delegazione di Kiev ha definito i colloqui con gli Usa a Miami “produttivi” e “un successo”. “Il nostro obiettivo è un’Ucraina prospera e forte”, ha detto ai giornalisti. “Abbiamo discusso tutte le questioni importanti per l’Ucraina e gli Stati Uniti sono stati di grande sostegno”.

  • 20:51

    Rubio: “Colloqui produttivi ma c’è ancora lavoro da fare”

    I colloqui tra Usa e Ucraina “sono stati produttivi ma c’è ancora lavoro da fare”. Lo ha detto il segretario di Stato Marco Rubio a Miami al termine del faccia a faccia tra le due delegazioni, durato circa quattro ore. “Non si tratta solo dei termini che porranno fine ai combattimenti. Si tratta anche dei termini che garantiranno all’Ucraina una prosperità a lungo termine… penso che oggi abbiamo fatto un passo avanti in questa direzione, ma c’è ancora molto lavoro da fare”, ha spiegato ai giornalisti.

  • 20:34

    “Al vertice si discute delle elezioni in Ucraina”

    Tra i temi discussi nei colloqui a Miami c’è anche un calendario per le elezioni in Ucraina. Lo riferisce un funzionario Usa al Wall Street Journal. Nel primo piano presentato dagli Stati Uniti era previsto che Volodymyr Zelensky si dimettesse e indicesse le elezioni entro cento giorni dalla fine della guerra. Ma questo potrebbe essere uno dei punti controversi su cui non si è trovato un accordo nei colloqui di Ginevra della scorsa settimana

  • 19:35

    “Colloqui tosti ma costruttivi, finora è andato tutto bene”

    I colloqui in corso a Miami tra le delegazioni di Stati Uniti e Ucraina sono “tosti ma molto costruttivi”. Lo ha dichiarato alla Cnn una fonte a conoscenza dei negoziati. La discussione ha riguardato akcune delle “questioni più delicate” per la risoluzione della guerra, ha aggiunto la fonte, spiegando che “finora è andato tutto bene”. Nel frattempo, il ministro degli Esteri ucraino Sergiy Kyslytsya si è detto ottimista in un post sui social: “È stato un buon inizio. Molto coinvolgente e finora costruttivo. Atmosfera calorosa, favorevole ad un buon esito”, ha scritto. 

  • 17:57

    Territori e garanzie di sicurezza sul tavolo a Miami

    Durante i colloqui della scorsa settimana a Ginevra, in Svizzera, le delegazioni di Usa e Ucraina non hanno raggiunto l’accordo su cessioni di territori e garanzie di sicurezza. E sono proprio questi i temi sul tavolo oggi a Miami, secondo quanto riferito da un alto funzionario americano al giornale online Axios. “Gli ucraini sanno cosa ci aspettiamo da loro”, ha detto. Prima delle sue dimissioni dovute a uno scandalo di corruzione, l’ex capo delegazione ucraino Andriy Yermak aveva dichiarato che le concessioni territoriali potevano essere negoziate solo a livello presidenziale. Ma Donald Trump ha avvertito la scorsa settimana che avrebbe incontrato Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin solo quando le parti fossero arrivate ad un accordo per porre fine alla guerra.

  • 17:54

    Leone XIV: “Piano Trump proposta concreta per la pace”

    Dal suo viaggio in Turchia e Libano, Papa Leone XIV ha elogiato il presidente turco Recep Erdoğan per aver favorito, “qualche mese fa”, i nuovi colloqui di Istanbul tra Ucraina e Russia: “Il presidente Erdoğan ha aiutato molto a convocare le due parti. Ancora non abbiamo visto purtroppo una soluzione, però ci sono oggi di nuovo proposte concrete per la pace”, ha aggiunto, in riferimento al piano di Trump. “Speriamo che Erdoğan, con i suoi rapporti con i presidenti di Russia, Ucraina e di Stati Uniti possa aiutare a promuovere il dialogo, il cessate il fuoco e risolvere questo conflitto, questa guerra in Ucraina”.

  • 16:41

    Capo delegazione Kiev: “Qui per tutelare interessi ucraini”

    In un post su X, il capo della delegazione ucraina Rustem Umerov ha detto di attendere con ansia un incontro “produttivo” con gli Stati Uniti a Miami. Umerov ha specificato di essere “in costante contatto” con Volodymyr Zelensky e di avere “direttive e priorità chiare: salvaguardare gli interessi ucraini, garantire un dialogo sostanziale e procedere sulla base dei progressi compiuti a Ginevra”.

  • 16:39

    Rubio: “Ci aspettiamo progressi”

    L’incontro punta a “porre fine a una guerra e creare un meccanismo che consenta all’Ucraina di essere indipendente e sovrana, di non avere mai più un altro conflitto e di creare un’enorme prosperità per il suo popolo. Ci aspettiamo di fare ancora più progressi oggi”. Lo ha detto il segretario di Stato Usa Marco Rubio all’inizio dei colloqui a Miami. Rubio è seduto accanto a Witkoff e Kushner: dall’altro lato del tavolo ci sono i funzionari ucraini, guidati da Rustem Umerov.

  • 16:25

    Iniziati i colloqui Usa-Kiev a Miami

    Sono iniziati i colloqui a Miami tra la delegazione ucraina, guidata dall’ex ministro della Difesa Rustem Umerov (che ha preso il posto di Andriy Yermak, fedelissimo di Zelensky costretto a dimettersi da uno scandalo di corruzione) e quella statunitense con il segretario di Stato Marco Rubio, il genero di Donald Trump, Jared Kushner, e l’inviato speciale del presidente Steve Witkoff. Il direttore dell’intelligence militare ucraina Kirill Budanov, inserito nell’elenco ufficiale dei componenti della delegazione, non è partito per gli Stati Uniti: ci sono il uso vice Vadim Skibitsky, il capo di stato maggiore Andriy Hnatov e il direttore dell’intelligence estera, Oleg Ivashchenko.