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Ucraina, “gli Usa pronti a riconoscere Crimea e Donbass come russi”. Peskov: “Lo stallo nei negoziati è colpa di Kiev”

Massiccio attacco di Mosca sull'ovest del Paese: 26 morti e 93 feriti. Chiuso l'ultimo consolato russo in Polonia. Trump a Putin: "Fammi risolvere la tua cavolo di guerra"
Ucraina, “gli Usa pronti a riconoscere Crimea e Donbass come russi”. Peskov: “Lo stallo nei negoziati è colpa di Kiev”
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Axios: “Gli Usa pronti a riconoscere Crimea e Donbass come russi”

Secondo il piano di pace Usa per l’Ucraina in 28 punti, gli Stati Uniti e altri Paesi riconoscerebbero Crimea e Donbass come territori legittimamente russi, ma l’Ucraina non sarebbe obbligata a farlo. Lo scrive il giornale online statunitense Axios. Un funzionario ucraino ha dichiarato che il piano include anche limitazioni sulla dimensione dell’esercito ucraino e sulle sue armi a lungo raggio in cambio delle garanzie di sicurezza statunitensi.

  • 09:08

    Wsj: “Delegazione del Pentagono a Kiev, poi colloqui con i russi”

    A Kiev sono attesi, secondo le fonti del quotidiano, colloqui tra il Segretario dell’Esercito, Dan Driscoll, il generale Randy George, capo di Stato Maggiore dell’Esercito, e il generale Chris Donahue con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky e altri responsabili ucraini, vertici militari e rappresentanti del mondo dell’industria. Dopo la missione a Kiev, stando al Wsj, Driscoll ha in programma colloqui con i russi. E, secondo il giornale, la decisione della Casa Bianca di puntare su Driscoll e ufficiali di alto grado è dettata dalla convinzione che Mosca possa essere più aperta a negoziati mediati dai militari. L’idea di puntare su Driscoll sarebbe nata da un colloquio tra Trump e il vice presidente JD Vance e l’inviato Steve Witkoff avrebbe contribuito a preparare Driscoll per la missione. “Driscoll parteciperà a incontri in Ucraina e riferirà alla Casa Bianca – ha detto un funzionario di alto grado dell’Amministrazione Trump – Il presidente è stato chiaro, è tempo di fermare le uccisioni e raggiungere un accordo per porre fine alla guerra”.

  • 08:54

    Zelensky: “La Russia ha lanciato più di 470 droni e 48 missili”

    “In molte delle nostre regioni, sono in corso interventi per far fronte alle conseguenze dell’attacco russo. È confermato che la Russia ha lanciato più di 470 droni e 48 missili di vario tipo contro l’Ucraina durante la notte – uno balistico e il resto missili da crociera”. A scriverlo su X è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

  • 08:53

    Media: “Anche Leopoli colpita nel raid russo”

    Il massiccio attacco russo che ha preso di mira le città nella parte occidentale del l’Ucraina ha colpito anche Leopoli, dove è stato segnalato un vasto incendio. Le foto pubblicate su Telegram dal deputato del Consiglio comunale, Ihor Zinkevich, mostrano un’enorme colonna di fumo che si estendeva sulla città al sorgere del sole. Lo riporta il Kyiv Independent. “Chiudete le finestre, perché l’aria potrebbe essere inquinata”, ha avvertito i residenti. Il sindaco di Leopoli, Andrii Sadovyi, ha dichiarato che un magazzino di pneumatici è stato colpito e che non ci sono state vittime.

  • 08:44

    Zelensky: “Nove morti nell’attacco ad Ovest”

    Nove persone sono morte in un attacco aereo russo nell’ovest dell’Ucraina. Lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky.

  • 08:32

    Drone viola lo spazio aereo della Romania, decollano due jet

    Il ministero della Difesa della Romania ha fatto sapere in una nota che nella notte due aerei da caccia tedeschi Eurofighter Typhoon, in servizio come polizia aerea rinforzata, si sono alzati in volo dopo che è stato rilevato il segnale di un drone che si è inoltrato per circa 8 km nello spazio aereo nazionale di Bucarest. Il drone – viene spiegato ancora – è poi ricomparso a intermittenza sui radar per circa 12 minuti e sono stati fatti alzare in volo due F-16 dell’aeronautica romena. “Non sono stati segnalati casi di impatto con il suolo di alcun mezzo aereo. Squadre di specialisti sono pronte a iniziare le ricerche sul campo”, spiega il ministero della Difesa di Bucarest.

  • 08:30

    Zelensky arrivato ad Ankara per incontrare Erdogan

    Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è arrivato ad Ankara dove ha in programma un incontro con il capo di Stato turco, Recep Tayyip Erdogan, mentre è previsto in Turchia anche un colloquio con l’inviato degli Stati Uniti, Steve Witkoff. Lo riportano i media locali.

  • 08:29

    Mosca, nella notte distrutti 65 droni lanciati da Kiev

    Il ministero della Difesa russo ha riferito che stanotte i sistemi di difesa aerea hanno intercettato e distrutto 65 droni ucraini in volo sul territorio russo. Secondo il ministero – citato da Interfax – 16 droni sono stati neutralizzati sul Mar Nero, 14 ciascuno sulla regione di Voronezh e sul territorio di Krasnodar, 11 sulla regione di Belgorod, 9 sul Mar d’Azov e 1 sulla regione di Bryansk.

  • 08:28

    Mosca: “Abbattuti missili Atacms lanciati da Kiev”

    Le forze militari russe hanno abbattuto i quattro missili Atacms lanciati ieri contro la città di Voronezh, utilizzando i sistemi missilistici S-400 e Pantsir. Lo ha dichiarato il Ministero della Difesa russo in una nota, citata dall’agenzia Tass. “Il regime di Kiev ha tentato di effettuare un attacco missilistico contro strutture civili in Russia alle 14.31 ora di Mosca (12.31 in Italia ) del 18 novembre. Il nemico ha lanciato quattro missili Atacms di fabbricazione statunitense contro la città di Voronezh”. “Gli equipaggi dei sistemi missilistici S-400 e dei sistemi di artiglieria e missili Pantsir hanno abbattuto tutti i missili Atacms”, continua ancora la nota. Secondo il Ministero russo, la caduta di detriti missilistici ha danneggiato i tetti del Centro regionale di gerontologia di Voronezh e un asilo, oltre a un’abitazione privata. Non si sono registrate vittime civili. Ieri le forze armate ucraine avevano annunciato di aver utilizzato “con successo” i sistemi missilistici tattici Atacms “per un attacco mirato contro strutture militari sul territorio russo”.

  • 08:27

    Trump invia delegazione del Pentagono a Kiev per la pace

    Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha inviato una delegazione di alto livello del Pentagono a Kiev per un nuovo tentativo della sua amministrazione di riprendere i colloqui sulla fine della guerra in Ucraina. Lo scrivono Politico e il Wall Street Journal.
    Per il Wsj, riportato da Ukrainska Pravda, il segretario dell’Esercito degli Stati Uniti Dan Driscoll, con due generali dell’esercito Usa, incontrerà il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy e altri funzionari, nonché alti rappresentanti militari e dell’industria. Driscoll prevederebbe inoltre di incontrare in seguito anche funzionari russi. Secondo Politico, la visita giunge in un momento in cui la Russia ha intensificato la sua campagna di missili e droni contro obiettivi civili in Ucraina e mentre gli alleati occidentali si stanno affrettando a trovare nuovi modi per continuare a fornire armi all’Ucraina in difficoltà. A prima vista, spiega Politico, la scelta di inviare Driscoll a Kiev per una delicata missione di pace potrebbe sembrare insolita, ma il veterano dell’Esercito e amico del vicepresidente J.D. Vance è emerso di recente come una figura di spicco al Pentagono e potrebbe ora ricoprire un ruolo più importante.

  • 08:26

    Media: “Piano Usa-Russia per porre fine alla guerra”

    L’amministrazione americana starebbe lavorando segretamente con la controparte russe per elaborare un piano per porre fine alla guerra in Ucraina. Lo scrive Axios citando funzionari statunitensi e russi. Il piano – viene spiegato – sarebbe composto da 28 punti e si ispira a quello redatto per il cessate il fuoco a Gaza. Un alto funzionario russo ha dichiarato ad Axios di essere “ottimista” a riguardo.