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Netanyahu ordina “massicci raid” su Gaza: “Hamas viola i patti sugli ostaggi”. Vance: “Scaramucce, la tregua tiene”

Il premier israeliano decide la ripresa dei bombardamenti sulla Striscia: "Consegnati i resti di un cadavere già recuperato". Almeno nove morti tra Gaza city e Khan Younis
Netanyahu ordina “massicci raid” su Gaza: “Hamas viola i patti sugli ostaggi”. Vance: “Scaramucce, la tregua tiene”
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Gaza, la tregua è già finita. Netanyahu ordina massicci raid sulla Striscia

Benjamin Netanyahu ha dato l’ordine di effettuare raid immediati su Gaza. Lo ha annunciato l’ufficio del primo ministro israeliano. “A seguito di consultazioni sulla sicurezza, il primo ministro ha ordinato all’esercito di effettuare immediatamente potenti attacchi sulla Striscia”. Israele accusa Hamas di aver violato gli accordi per la tregua mediata dagli Stati Uniti, non avendo ottemperato alla richiesta di restituire i corpi di tutti gli ostaggi. Secondo Israele, il gruppo ieri ha riconsegnato i resti del corpo di un ostaggio israeliano che era già stato recuperato all’inizio della guerra.

 

  • 15:00

    Interruzione degli aiuti, espansione a Gaza e raid aerei: le ipotesi di risposta di Israele

    I media israeliani riportano alcune azioni vagliate da Tel Aviv per rispondere alla “violazione dell’accordo da parte di Hamas” sulla restituzione dei corpi degli ostaggi. Tra queste ci sono l’interruzione dell’ingresso degli aiuti umanitari a Gaza, l’espansione del controllo israeliano su Gaza e l’esecuzione di attacchi aerei mirati sui leader di Hamas. A Gaza ci sono ancora 13 corpi di ostaggi. Hamas ha affermato di avere difficoltà a localizzare i corpi a causa della vasta distruzione a Gaza, mentre Israele ha accusato il gruppo di ritardare intenzionalmente la restituzione. Durante i due anni di guerra fra Israele e Hamas nella Striscia, l’esercito israeliano ha recuperato i corpi di 51 ostaggi.

     

  • 13:19

    L’Ue condanna l’attacco israeliano contro Unifil: “Non è l’unico delle ultime settimane”

    Sull’Unifil “la Ue condanna l’attacco israeliano avvenuto il 26 ottobre, l’episodio più recente di una serie di eventi simili verificatisi nelle ultime settimane”. Lo afferma il portavoce per il Servizio per l’Azione esterna della Ue Anouar El Anouni nel briefing quotidiano con la stampa. “L’Unione europea ricorda che la sicurezza del personale del personale delle Nazioni Unite deve essere garantita in conformità con il diritto internazionale e la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Ribadiamo inoltre che tutte le parti devono rispettare pienamente il cessate il fuoco del 26 novembre 2024 e invitiamo Israele a ritirarsi da tutto il territorio libanese”, aggiunge.

  • 12:57

    Forum delle famiglie degli ostaggi a Netanyahu: “Intervenire subito contro Hamas”

    Il Forum delle famiglie, l’associazione israeliana che si è battuta per il ritorno degli ostaggi da Gaza, ha chiesto di intervenire contro Hamas dopo l’annuncio che i resti umani restituiti a Israele ieri appartengono a un ostaggio i cui resti erano già stati recuperati dall’esercito. “A causa delle violazioni da parte di Hamas” dell’accordo di cessate il fuoco, “il governo deve agire con decisione”, ha affermato il Forum che ha chiesto “un incontro urgente” con il premier Benjamin Netanyahu.

  • 11:56

    Media Tel Aviv: “Resti riconsegnati ieri sono di Ofir Tzarfati”. Il suo corpo recuperato due anni fa

    I resti consegnati ieri da Hamas sono dell’ostaggio Ofir Tzarfati, il cui corpo fu recuperato dall’esercito israeliano (Idf) nella Striscia di Gaza nel dicembre 2023, meno di due mesi dopo il suo rapimento durante l’attacco di Hamas del 7 ottobre. La famiglia di Tzarfati è stata informata dai rappresentanti militari che erano stati restituiti altri resti del suo corpo. L’ufficio del primo ministro israeliano ha affermato in una nota che “si tratta di una chiara violazione dell’accordo” da parte di Hamas, in quanto è obbligata a restituire i corpi dei 13 ostaggi uccisi e che ancora si trovano nella Striscia di Gaza. Lo riporta il Times of Israel.

  • 11:42

    Tre palestinesi uccisi in Cisgiordania. Israele: “Erano militanti”

    Le autorità israeliane hanno dichiarato di aver ucciso tre palestinesi questa mattina durante un’operazione nella parte settentrionale della Cisgiordania occupata. La polizia israeliana ha affermato che i tre uomini sono stati uccisi mentre uscivano da una caverna vicino a Jenin. Secondo, l’esercito israeliano (Idf), i militanti “hanno preso parte ad attività terroristiche a Jenin”. Due sono stati uccisi nella prima raffica di colpi. Il terzo, rimasto ferito, è stato ucciso poco dopo. Una precedente dichiarazione aveva riferito che l’esercito israeliano aveva effettuato un attacco aereo poco dopo per distruggere la grotta.

  • 11:39

    Media Tel Aviv: “Hamas sta inscenando il ritrovamento dei resti degli ostaggi”

    Secondo quanto riportato dall’Idf, Hamas avrebbe inscenato il ritrovamento del corpo consegnato ieri. Lo riportano vari media israeliani. Channel 12 e la Radio dell’Esercito citano riservisti di stanza nella parte orientale di Gaza City, secondo cui gli agenti di Hamas avrebbero fatto dei lavori di scavo nella zona, prima di estrarre un corpo da un edificio vicino e posizionarlo nella buca. Hamas avrebbe poi ricoperto il corpo di terra e chiamato la Croce Rossa per assistere allo “scavo”. La Radio dell’Esercito ha affermato che l’intero incidente è stato filmato da un drone militare. L’Idf non ha ancora commentato.

  • 10:55

    Ben Gvir a Netanyahu: “Distruggiamo Hamas, basta esitare”

    Dopo la violazione nella restituzione del corpo di un ostaggio ieri sera il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir chiede ritorsioni contro Hamas. “Il fatto che Hamas continui a giocare e non trasferisca immediatamente i corpi di tutti i nostri soldati caduti è di per sé la prova che l’organizzazione terroristica è ancora in piedi. È ora di spezzare quelle gambe una volta per tutte”, ha detto citato da Ynet. “Non dobbiamo ‘esigere un prezzo da Hamas‘ per le violazioni, ma piuttosto impossessarci della sua stessa esistenza e distruggerla completamente. Signor Primo Ministro, basta con le esitazioni: dia l’ordine”. Anche il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich ha fatto appello al premier Benyamin Netanyahu a cui ha chiesto di convocare il gabinetto di sicurezza: “Non possiamo permettere ad Hamas di deridere i cittadini israeliani e di giocare crudelmente e cinicamente con le emozioni delle famiglie degli ostaggi caduti”, ha scritto. 

  • 09:34

    Netanyahu ai giudici chiede udienza a porte chiuse

    Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha chiesto ai giudici, in apertura della sua udienza, di poter discutere alcuni aspetti del processo penale a porte chiuse. “Ci sono discussioni di sicurezza iniziate questa mattina, circa un’ora fa, e ci sono cose che non possiamo dire qui”, ha dichiarato Netanyahu, mentre il suo legale Amit Hadad ha riferito che “ci sono determinati sviluppi”. Lo riporta Haaretz. Netanyahu è chiamato a testimoniare per due volte a settimana dall’inizio di dicembre 2024 nell’ambito del suo processo penale, in cui è accusato di corruzione, frode e violazione di fiducia. La richiesta di udienza riservata segna un’ulteriore complicazione in un procedimento già al centro dell’attenzione pubblica.

  • 08:58

    Media: “Natanyahu convoca riunione dopo la violazione di Hamas”

    Il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu convocherà una riunione urgente in risposta alle violazioni commesse da Hamas nella restituzione dei resti degli ostaggi e in seguito alla valutazione secondo cui Hamas ha restituito i resti di un ostaggio precedentemente restituito. Lo scrive Ynet, versione online del quotidiano israeliano Yediot Ahronoth. Israele starebbe valutando diverse possibili risposte a queste violazioni, tra cui l’estensione della linea gialla sotto il controllo dell’Idf.  

  • 08:53

    Media: “Hamas ha dato una bara con i resti di un ostaggio già restituito”

    La bara consegnata ieri sera da Hamas a Israele contiene i resti di un ostaggio il cui corpo era già stato riportato in Israele per la sepoltura. I resti non appartengono a nessuno dei 13 ostaggi attualmente ancora detenuti nella Striscia di Gaza. Lo scrive il Times of Israel. La valutazione è stata effettuata dalle autorità a seguito del completamento delle operazioni di identificazione presso l’istituto forense Abu Kabir di Tel Aviv

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