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Ucraina, Von der Leyen: “Nuove sanzioni su energia e banche russe”. Mosca colpisce Odessa e Kiev: “Il più grande attacco con i droni” – Diretta

La presidente della Commissione ha presentato il 18° pacchetto: divieto di pagamenti per il Nord Stream 1 e 2, tetto al prezzo del petrolio a 45 dollari e blocco totale delle transazioni tra istituti di credito russi e Paesi terzi
Ucraina, Von der Leyen: “Nuove sanzioni su energia e banche russe”. Mosca colpisce Odessa e Kiev: “Il più grande attacco con i droni” – Diretta
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Non der Leyen: “18° pacchetto di sanzioni Ue su petrolio russo e Nord Stream”

“Stiamo aumentando la pressione sulla Russia perché la forza è l’unica lingua che conosce”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, annunciando la proposta del 18° pacchetto di sanzioni Ue contro Mosca che comprende misure sul petrolio russo e il Nord Stream 1 e 2. “Vogliamo la pace per l’Ucraina. Ma, nonostante settimane di tentativi diplomatici e l’offerta di cessate il fuoco incondizionato del presidente Zelensky, la Russia continua a seminare morte e distruzione in Ucraina. Non chiede la pace, ma impone il potere della forza”, ha evidenziato von der Leyen. Le nuove sanzioni, ha evidenziato, sono “dure” e colpiscono Mosca su “due settori” chiave: l’energia e il settore bancario.

  • 17:47

    Merz contro Mosca: “Attacchi sui civili sono crimini di guerra”

    Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha accusato la Russia di “gravi crimini di guerra” per i recenti attacchi a Kiev e in altre città ucraine. La Russia ha attaccato “in modo mirato e spietato” la popolazione civile ucraina con numerosi droni e missili da crociera negli ultimi giorni, ha dichiarato Merz in una conferenza stampa congiunta con il primo ministro olandese Dick Schoof. I massicci attacchi russi rappresentano “terrorismo contro la popolazione civile” e “tutt’altro che una risposta proporzionata” agli attacchi ucraini “molto precisi” contro gli aeroporti militari russi, ha aggiunto il cancelliere tedesco, secondo cui “la Russia voleva davvero causare un bagno di sangue”.

  • 17:03

    Mosca: “Kiev ha rifiutato di riavere indietro le salme dei militari ucraini uccisi, è disumano”

    Il rifiuto di Kiev di accettare le salme dei militari ucraini rappresenta una vergogna per il Paese e dimostra chiaramente che la sua élite al potere non ha più alcun senso di umanità. Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. “Non esiste religione, tradizione o esperienza umana al mondo che non richieda la restituzione dei corpi dei combattenti. Questa è una vergogna per l’intero Paese. Ciò evidenzia la grande tragedia che le persone stanno affrontando oggi, avendo perso la loro dignità a causa di idee liberali”, ha sottolineato, intervenendo al Forum del Futuro 2050.

    “In tutti questi anni, non c’è mai stata una prova più chiara che il regime di Kiev e i suoi sostenitori stiano perdendo la loro natura umana“, ha sottolineato la Zakharova. “Non è nemmeno il loro atteggiamento verso i vivi, ma quello verso i morti che dice tutto”. L’Occidente sta usando i neonazisti di Kiev per uccidere”, ha proseguito il diplomatico. “Potrei dire la nostra gente, i nostri concittadini. Ma in realtà sta uccidendo tutti, compresi quelli che considera suoi. Inoltre, si rifiuta di accettarli, mentre la Russia recupera i loro corpi, li identifica e insiste perché vengano riportati indietro per la sepoltura”.

    Il consigliere presidenziale russo Vladimir Medinsky, che guida la delegazione di Mosca ai colloqui con l’Ucraina, ha dichiarato che “il 6 giugno, in stretta conformità con gli accordi di Istanbul, la Russia ha avviato un’operazione umanitaria per trasferire in Ucraina le salme di oltre 6.000 militari ucraini caduti, nonché per scambiare prigionieri di guerra feriti e gravemente malati e prigionieri di guerra di età inferiore ai 25 anni”.

  • 17:00

    Russia-Ucraina, avvenuto il nuovo scambio di prigionieri

    Un nuovo scambio di prigionieri è avvenuto oggi tra Russia e Ucraina, secondo quanto annuncia il ministero della Difesa di Mosca, citato dalle agenzie russe. “Il 10 giugno, in base agli accordi russo-ucraini raggiunti il 2 giugno a Istanbul, il secondo gruppo di militari russi è stato rilasciato dai territori controllati dal regime di Kiev”, fa sapere il ministero russo. In cambio, è stato restituito un gruppo di militari ucraini alle autorità di Kiev. Il ministero precisa che i russi liberati si trovano attualmente in Bielorussia, da dove verranno rimpatriati. Nella seconda tornata di trattative dirette a Istanbul, russi e ucraini avevano concordato di rilasciare i prigionieri sotto i 25 anni di età e quelli gravemente feriti e malati.

  • 16:58

    Kallas: “Le sanzioni funzionano, il Pil della Russia è crollato”

    “Le sanzioni funzionano. Ogni sanzione indebolisce la capacità della Russia di combattere. La Russia vuole farci credere di poter continuare questa guerra per sempre. Questo non è vero. La Russia ha perso decine di miliardi di dollari di entrate petrolifere. La sua economia si sta contraendo e il suo Pil è crollato“. Lo dice l’Alta rappresentante Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, in un punto stampa con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sul 18° pacchetto di sanzioni alla Russia. “Sanzionare la flotta ombra – aggiunge – ha avuto un impatto particolare. Dopo il nostro ultimo pacchetto di sanzioni, il 17° pacchetto di sanzioni le esportazioni di petrolio dalla Russia attraverso le rotte del Mar Nero e del Mar Baltico sono diminuite del 30% in una sola settimana. Solo nel mese di maggio, il fondo sovrano russo è diminuito di 6 miliardi, passando da 42 a 36 miliardi di dollari, e potrebbe esaurire i fondi entro il prossimo anno. Tagliando i flussi di entrate, gli impediamo di riempire il loro forziere di guerra ogni giorno. La Russia mente sul suo desiderio di pace. Putin sta prendendo il mondo per un diritto. Insieme agli Stati Uniti, possiamo davvero costringere Putin a negoziare seriamente. Ogni giorno che la Russia continua la sua guerra, il prezzo deve aumentare, ed è per questo che proponiamo questo 18° pacchetto di sanzioni”.

  • 16:46

    Von der Leyen: “Stop alle transazioni bancarie con la Russia”

    Nel 18° pacchetto di sanzioni contro la Russia “prendiamo di mira il settore bancario russo, limitandone la capacità di raccogliere fondi e di effettuare transazioni. Proponiamo di trasformare l’attuale divieto di utilizzo del sistema SWIFT in un divieto totale di transazione e di applicare tale divieto ad altre 22 banche russe. Proponiamo inoltre di estendere il divieto di transazione agli operatori finanziari di paesi terzi che finanziano gli scambi commerciali con la Russia eludendo le sanzioni”. Lo dice la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un punto stampa con l’Alta rappresentante europea per la politica estera Kaja Kallas. “Proponiamo inoltre – dice ancora von der Leyen – di sanzionare il Fondo Russo per gli Investimenti Diretti, le sue filiali e i suoi progetti di investimento, in modo da limitare rigorosamente un importante canale di finanziamento per progetti volti a modernizzare l’economia russa e a rafforzarne la base industriale. Il terzo punto è che proponiamo ulteriori divieti di esportazione per un valore superiore a 2,5 miliardi di euro. Questo divieto priva l’economia russa di tecnologie e beni industriali essenziali. Quindi stiamo prendendo di mira macchinari, metalli, materie plastiche e prodotti chimici, utilizzati come materie prime nell’industria, e limitiamo anche l’esportazione di beni e tecnologie a duplice uso utilizzati per la produzione di droni, missili e altri sistemi d’arma. Vogliamo assicurarci che la Russia non trovi il modo di modernizzare i suoi armamenti con tecnologie europee. Vogliamo che le nostre sanzioni siano applicate e rispettate meglio. Per questo motivo, ampliamo la portata del divieto di transazione già esistente e elenchiamo 22 società russe e straniere che forniscono supporto diretto o indiretto al complesso militare e industriale russo”.

  • 16:43

    Von der Leyen: “Tetto al prezzo del petrolio russo a 45 dollari al barile”

    Per quanto riguarda l’abbassamento del tetto al prezzo del petrolio russo da 60 dollari a 45 dollari al barile “siamo sempre stati molto coordinati nel G7 sul tema del tetto massimo al prezzo del petrolio, e non vedo l’ora di partecipare alle discussioni che avremo in Canada tra circa una settimana, dove questo argomento avrà un ruolo importante. Perché sappiamo tutti, e lo sanno anche gli americani, così come tutti noi del G7, che il prezzo del petrolio è sceso a tal punto che l’efficacia del tetto massimo è messa in discussione, e quindi vogliamo tutti abbassare il prezzo del petrolio da 60 dollari al barile a 45 dollari al barile. La mia ipotesi è che lo faremo insieme come G7. Abbiamo iniziato come G7 con un’iniziativa che ha avuto successo e voglio continuare con questa iniziativa come G7”. Lo dice la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un punto stampa sul 18°  pacchetto di sanzioni alla Russia con l’Alta rappresentante Ue per la Politica estera, Kaja Kallas.

  • 16:41

    Non der Leyen: “18° pacchetto di sanzioni Ue su petrolio russo e Nord Stream”

    “Stiamo aumentando la pressione sulla Russia perché la forza è l’unica lingua che conosce”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, annunciando la proposta del 18° pacchetto di sanzioni Ue contro Mosca che comprende misure sul petrolio russo e il Nord Stream 1 e 2. “Vogliamo la pace per l’Ucraina. Ma, nonostante settimane di tentativi diplomatici e l’offerta di cessate il fuoco incondizionato del presidente Zelensky, la Russia continua a seminare morte e distruzione in Ucraina. Non chiede la pace, ma impone il potere della forza”, ha evidenziato von der Leyen. Le nuove sanzioni, ha evidenziato, sono “dure” e colpiscono Mosca su “due settori” chiave: l’energia e il settore bancario.

  • 14:00

    Nell’attacco a Kiev danneggiata la cattedrale di Santa Sofia

    Un attacco russo avvenuto durante la notte ha danneggiato la cattedrale di Santa Sofia nel centro storico di Kiev, uno dei monumenti più importanti dell’Ucraina e patrimonio mondiale dell’Unesco, ha dichiarato il ministro della cultura ucraino riportato da Ukrainska Pravda. “Ieri sera il nemico ha colpito di nuovo il cuore della nostra identità”, ha scritto Mykola Tochytskyi su Facebook, definendo la cattedrale dell’XI secolo “l’anima di tutta l’Ucraina”. Il ministro ha aggiunto che un’onda d’urto ha danneggiato il cornicione dell’abside principale del monumento. Pezzi di intonaco bianco si sono sbriciolati al suolo, lasciando un vuoto visibile in una sezione del cornicione. Negli attacchi su Odessa colpito lo Studio cinematografico della città, uno dei più antichi centri cinematografici d’Europa. 

  • 13:51

    Mosca: “Le salme dei soldati di Kiev ferme da giorni al confine”

    I rimorchi con i corpi dei soldati ucraini morti sono fermi al confine da diversi giorni, tutto è pronto per essere consegnato a Kiev. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “Siamo pronti da diversi giorni al confine con quei rimorchi per il trasferimento in Ucraina. Questo è un fatto che tutti vedono e sanno”, le sue parole riportate dalla Tass. “Stiamo prendendo contatti, ma non possiamo ancora fornirvi altri dettagli”, ha sottolineato.