Jet russi in Estonia e nel Baltico. Ue adotta nuovo pacchetto di sanzioni
Nel giorno in cui la Commissione europea adotta il 19esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina, le forze armate di Mosca tornano a violare lo spazio aereo della Nato, entrando nei cieli dell’Estonia e sorvolando a bassa quota una piattaforma di esplorazione petrolifera nel Mar Baltico. “Mettiamo al bando l’import di energia russa nel territorio europeo. È ora di chiudere i rubinetti”, ha affermato la presidente della Commissione, Ursula Von der Leyen, presentando il nuovo pacchetto. L’obiettivo, come spiegato dall’Alta rappresentante Ue per la politica estera, Kaja Kallas, è accelerare l’eliminazione del gas naturale liquefatto (Gnl) russo entro l’1 gennaio 2027.
Sono 8 i Paesi membri dell’Ue che stanno ancora importando gas e Gnl russo. Si tratta di Belgio, Olanda, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Slovacchia e Ungheria. Per la prima volta le misure colpiranno anche le piattaforme di criptovalute. Inoltre sono state inserite nell’elenco delle entità da sanzionare le banche straniere collegate ai sistemi di pagamento alternativi russi. Deciso anche un taglio del price cap del petrolio a 47,6 dollari. La Commissione, ha sottolineato von Der Leyen, è anche al lavoro per trovare una soluzione che consenta di utilizzare gli asset russi congelati per aiutare l’Ucraina. L’ipotesi è quella di usare i saldi di cassa associati a questi beni per prestiti di riparazione per Kiev. “Dobbiamo essere molto chiari: questa è una guerra della Russia e chi l’ha provocata deve pagare”, ha rimarcato Von der Leyen.
Le proposte della Commissione Ue vanno ora approvate dai 27 Paesi dell’Ue prima di poter entrare in vigore. Sul fronte militare la tensione resta altissima. L’Estonia ha denunciato la violazione del suo spazio aereo da parte di tre caccia russi per 12 minuti. I jet, hanno fatto sapere le autorità locali, non avevano piani di voli e avevano i transponder e le comunicazioni radio spente. Nell’occasione, in ambito Nato, per respingere la violazione sono intervenuti gli F35-italiani. Tallin ha convocato l’incaricato di affari russo parlando di un’incursione, la quarta nel corso dell’anno, “particolarmente sfacciata”. Il paese Baltico ha chiesto consultazioni ai sensi dell’articolo 4 della Nato. “Questa è una provocazione grave e inaccettabile. La nostra risposta deve essere unita e ferma”, ha dichiarato il ministro degli Esteri Margus Tsahkna. Il segretario generale dell’Alleanza, Mark Rutte, ha immediatamente parlato con il premier Kristen Michal. “La risposta della Nato è stata rapida e decisa”, ha sottolineato, facendo riferimento all’operazione Sentinella dell’Est partita dopo la violazione dello spazio aereo della Polonia da parte di droni russi nella notte fra il 9 e il 10 settembre scorsi.
Proprio da Varsavia è arrivato un altro allarme. Le guardie di frontiera polacche hanno segnalato che due jet da combattimento russi hanno violato la zona di sicurezza della piattaforma di esplorazione petrolifera e del gas Petrobaltic nel Mar Baltico, eseguendo un sorvolo a bassa quota. E mentre il capo dei servizi segreti britannici, Richard Moore, ha affermato che non c’è “assolutamente nessuna prova” che il presidente russo voglia negoziare la pace in Ucraina, l’inviato speciale Usa Keith Kellogg ha dichiarato che Donald Trump sta solo “concedendo tempo” a Putin per “sedersi al tavolo delle trattative”, ma “le carte le abbiamo ancora in mano noi”. Il tycoon si è detto “deluso” dal comportamento di Putin, e il Cremlino ha reagito parlando di una “reazione emotiva” del tutto “comprensibile”.
