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Ucraina, scontro in Ue sul petrolio russo. Costa: “L’Ungheria smetta di comprarlo”. Budapest: “Noi lo facciamo allo scoperto. Altri in segreto”

Cremlino: "Truppe Nato sarebbero obiettivo legittimo. I Paesi Ue intralciano la risoluzione del conflitto". Nbc: "Agli Usa la gestione di una zona cuscinetto in caso di accordo". Trump: "La guerra in Ucraina è una vergogna, voglio che finisca"
Ucraina, scontro in Ue sul petrolio russo. Costa: “L’Ungheria smetta di comprarlo”. Budapest: “Noi lo facciamo allo scoperto. Altri in segreto”
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Ucraina – il punto della giornata: nuovo no di Putin a truppe Nato. Lite Ue-Budapest sul petrolio russo

“Le truppe Nato in Ucraina sarebbero obiettivi legittimi per l’esercito russo”. La frase del presidente russo Vladimir Putin, pronunciata durante la sessione plenaria dell’East Economic Forum, racchiude l’approccio della Russia sulla nascita e la risoluzione del conflitto. Per Mosca sono territori di influenza da cui la Nato deve tenersi lontana. “I possibili contingenti militari in Ucraina sono uno dei motivi principali per attirare l’Ucraina nella Nato. Pertanto, se dovessero comparire, partiremmo dal presupposto che questi saranno obiettivi legittimi da distruggere”, ha affermato il presidente russo. Sulla stessa linea, la Russia non può permettere alla Nato di schierare un contingente in Ucraina, vicino ai suoi confini, e farà tutto il necessario per garantire la propria sicurezza, ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

Lo stesso Cremlino ammette che dal vertice in Alaska di Ferragosto non ci sono stati grandi progressi. I leader occidentali ormai sono convinti che Putin non voglia sedersi al tavolo dei negoziati e lavorano al 19° pacchetto di sanzioni. Questa volta ancora in più stretto coordinamento con gli Usa, dove è volata una squadra di funzionari della Commissione europea. Ursula von der Leyen ha sentito il vicepresidente Usa JD Vance. Putin ha invece ripetuto che Mosca è il luogo migliore per un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, un invito che suona come una boutade, considerando gli squilibri e i rischi connessi all’offerta.

In totale dissonanza con le affermazioni del Cremlino, i leader della Coalizione dei volenterosi stanno portando avanti un lavoro sulle garanzie di sicurezza ipotizzando che quando sarà siglata la pace il supporto dei partner di Kiev possa essere fin da subito dispiegato. Alla riunione di giovedì a Parigi si è deciso di dare copertura su terra, aria e mare all’Ucraina e 26 Paesi occidentali, tra cui l’Italia, hanno dato la loro disponibilità in forme e modi diversi. Sulle forze di terra si ipotizzava uno schieramento da 10mila persone. “Non entrerò nel merito della quantità. Sicuramente non si tratterà di singole unità, ma di migliaia. Questo è un dato di fatto, ma è un pò troppo presto per parlarne”, ha commentato oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky..

Il leader ucraino ha incontrato oggi il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, in visita in Ucraina. Per Costa l’adesione all’Ue è “la migliore garanzia per la sicurezza” per Kiev, per questo bisogna andare avanti con il processo nonostante il veto dell’Ungheria. Nel suo giro per le capitali in vista del vertice dell’1-2 ottobre, mercoledì 10 Costa sarà a Budapest per incontrare il premier Viktor Orban. Dall’Ucraina Costa non ha mandato un messaggio proprio all’Ungheria che ha scatenato uno scontro a distanza. Gran parte del 20% di import di gas e petrolio russi che ancora resta da eliminare nell’Ue, osserva, “è consumato proprio nell’Ungheria, quindi il modo migliore per accelerare la fine di questa guerra è anche che l’Ungheria smetta di importare gas dalla Russia”. Pronta e salace la risposta ungherese: “Non siamo i soli a comprare, ma noi lo facciamo allo scoperto, altri di nascosto”

  • 09:18

    Zelensky: “Putin non vuole mettere fine alla guerra”

    “Putin non vuole chiudere la guerra ma se la pressione aumenterà, forse lo spingerà a farlo. Nessuno si fida, nessuno si fida dei russi ma non è questione di fiducia, bisogna far finire la guerra e abbiamo bisogno di Usa, Europa e dei Paesi del Sud globale che purtroppo ad oggi non sono coinvolti ma ci lavoreremo”. Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, risponde alle domande del Forum di Cernobbio.

  • 09:08

    Zelensky: “Subito le garanzie di sicurezza, prima del cessate il fuoco”

    E’ importante che le garanzie di sicurezza promesse a Kiev dai Paesi della coalizione dei volenterosi scattino subito, “senza attendere la fine dei combattimenti“: lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenuto in video al Forum economico di Cernobbio. Zelensky ha poi detto che le garanzie sono anche di carattere economico, ringraziando i 26 Paesi che si sono detti disponibili ad appoggiare la sicurezza dell’Ucraina, parlando di “importante passo avanti”.

    Sulle “garanzie di sicurezza per l’Ucraina, ci sono già 45 Paesi nella coalizione , e 26 di loro sono pronti ad aiutare con un reale sostegno alla sicurezza. Questo è un grande cambiamento. Si tratta di Paesi forti, tra cui l’Italia, e il Presidente Trump ha confermato che l’America è pronta a partecipare”, ha quindi detto Zelensky in apertura del Forum di Cernobbio.

  • 09:02

    Zelensky: “Trump deluso da Ungheria e Slovacchia”

    Il presidente Usa, Donald Trump, “è deluso da alcuni Paesi europei, in particolare Ungheria e Slovacchia, che continuano a comprare petrolio russo. L’America vuole invece seriamente tagliare i redditi russi provenienti dall’esportazione di energia”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, aprendo il Forum Teha a Cernobbio, collegato in videoconferenza, riferendo della riunione della telefonata di ieri dei leader europei con Trump nell’ambito della riunione della cosiddetta ‘coalizione dei volenterosì. “È la strada giusta da intraprendere. Meno la Russia vende petrolio, meno potrà spendere per armamenti”, ha aggiunto Zelensky.

  • 09:01

    Zelensky: “L’Italia ha un ruolo molto attivo”

    “L’Italia ha un ruolo molto attivo e penso che Giorgia Meloni e il suo team abbiano un ruolo fondamentale”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, aprendo il Forum Teha a Cernobbio, collegato in videoconferenza, riferendo della riunione di ieri della cosiddetta ‘coalizione dei volenterosì. “Apprezziamo moltissimo che il popolo italiano supporti il nostro popolo”, ha aggiunto Zelensky.

  • 08:58

    Putin: “Con la pace non ci sarà bisogno di truppe straniere”

    Vladimir Putin ha affermato che, se si potesse raggiungere un accordo di pace sull’Ucraina, non ci sarebbe bisogno di truppe straniere. “Se si raggiungessero decisioni che portassero alla pace, a una pace a lungo termine, allora semplicemente non vedo il motivo della loro presenza sul territorio ucraino. Perché se si raggiungessero accordi, nessuno dubiti che la Russia li rispetterebbe pienamente”, ha affermato il leader del Cremlino, parlando a Vladivostok, nell’Estremo oriente russo, all’Eastern Economic Forum (Eef).

  • 08:56

    Putin: “Mosca è il luogo migliore per l’incontro Zelensky”

    Vladimir Putin ha affermato che Mosca è il luogo migliore per un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Se qualcuno vuole davvero incontrarci, noi siamo pronti. Il luogo migliore per farlo è la capitale della Federazione Russa, la città eroica di Mosca”, ha dichiarato Putin durante la sessione plenaria dell’East economic forum di Vladivostock, aggiungendo che la Russia è pronta a fornire garanzie di sicurezza a Zelensky e ai rappresentanti di Kiev se decidessero di recarsi nella capitale russa. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass.

  • 08:54

    Putin: “Truppe Nato in Ucraina sarebbero un obiettivo legittimo”

    Il presidente russo, Vladimir Putin, parlando da Vladivostok ha detto che qualsiasi presenza di truppe occidentali in Ucraina diverrebbero bersagli per le forze russe. “Se delle truppe dovessero comparire lì (in Ucraina), soprattutto ora durante i combattimenti, partiamo dal presupposto che saranno obiettivi legittimi“, ha dichiarato Putin, parlando all’Eastern Economic Forum (Eec) a Vladivostok, nell’estremo oriente russo. Il capo del Cremlino ha aggiunto che il dispiegamento di una forza occidentale “non favorirebbe una pace a lungo termine”.

  • 08:53

    Media: “Droni ucraini colpiscono impianti petroliferi russi”

    Droni ucraini hanno colpito nella notte diversi impianti petroliferi russi. Lo riportano i canali Telegram russi, precisando che nella regione russa di Ryazan, a sud est di Mosca, i velivoli senza pilota di Kiev hanno preso di mira la locale raffineria di petrolio. Foto e video pubblicate sui social dai residenti sembrano mostrare un grande incendio proveniente dalla raffineria di petrolio di Ryazan, situata nella periferia meridionale della città.

  • 08:52

    Cremlino: “Non possiamo permettere le truppe Nato ai confini”

    La Russia non può permettere alla Nato di schierare quelle che di fatto sono le sue truppe in Ucraina e farà del suo meglio per garantirne la sicurezza, ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dall’agenzia Tass. “Il tentativo della Nato di trovare una via d’accesso all’Ucraina rappresenta una minaccia per il nostro Paese”, ha affermato, parlando di “minaccia ai confini”. “E’ una minaccia per noi, perché la Nato considera la Russia un nemico, come si chiarisce nei suoi documenti. Non possiamo permettere che ciò accada. E faremo tutto il necessario per garantire la nostra sicurezza”, ha detto ancora Peskov.

  • 08:52

    Cremlino: “Invitiamo Zelensky a Mosca non per arrendersi”

    Il presidente russo Vladimir Putin ha invitato Volodymyr Zelensky a Mosca per avviare un colloquio non per arrendersi. A sottolinearlo è il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, incontrando i giornalisti. Zelensky – dice alla Tass – “è stato invitato a Mosca per parlare, non per capitolare”. Alla domanda sul perché fosse stata scelta Mosca come sede del vertice, Peskov ha risposto che “è stata una proposta di Putin che è stata respinta personalmente da Zelensky attraverso il suo ministro degli Esteri”.

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