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Hamas: ‘Pronti per accordo globale e rilascio di tutti gli ostaggi’. Shin Bet: ‘Sventato attacco per uccidere Ben Gvir’

Israele continua il suo piano di annessione della West Bank dichiarando terra statale altri 45 ettari. Emirati: "Così a rischio gli accordi di Abramo"
Hamas: ‘Pronti per accordo globale e rilascio di tutti gli ostaggi’. Shin Bet: ‘Sventato attacco per uccidere Ben Gvir’
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  • 13:45

    Idf: “Missile dallo Yemen verso Israele”

    Le sirene sono risuonate per un missile lanciato dallo Yemen verso il territorio israeliano, ha dichiarato l’esercito israeliano. I sistemi di difesa aerea sono operativi per intercettare la minaccia. Lo riporta il Times of Israel.

  • 13:45

    Sirene d’allarme a Tel Aviv

    Per la prima volta dopo settimane le sirene d’allarme stanno suonando a Tel Aviv. Lo ha constatato l’Ansa sul posto.

  • 13:44

    Unifil: “Inaccettabile mettere a rischio le forze di pace”

    “Qualsiasi azione che metta in pericolo le forze di pace e le risorse delle Nazioni Unite, nonché qualsiasi interferenza con i compiti loro assegnati, è inaccettabile e costituisce una grave violazione della risoluzione 1701 e del diritto internazionale”. Lo ha dichiarato l’Unifil in una nota dopo le granate lanciate dalle Forze di difesa israeliane (Idf) vicino ai Caschi Blu in Libano. “E’ responsabilità delle Idf garantire la sicurezza e l’incolumità delle forze di pace che svolgono compiti affidati dal Consiglio di sicurezza”, si legge in una nota diffusa sull’account ‘X’ dell’Unifil. “Le Idf erano state informate in anticipo dei lavori di sgombero stradale in corso da parte dell’Unifil nella zona, a sud-est del villaggio di Marwahin. Per motivi di sicurezza, i lavori sono stati sospesi a causa dell’accaduto”, precisa la missione di pace delle Nazioni Uniti in Libano.

  • 13:43

    Gruppo di riservisti israeliani dice che non si presenterà alla chiamata

    Un gruppo di 365 riservisti contrari alla conquista di Gaza City ha annunciato in una lettera che non si sarebbe più presentato in servizio in caso di richiamo a combattere. L’iniziativa è affiliata al gruppo di sinistra contro la guerra Standing Together. “Siamo oltre 365 soldati, e il numero continua a crescere, che hanno prestato servizio durante la guerra e hanno dichiarato che non si presenteranno in servizio quando saranno richiamati”, ha dichiarato ieri il sergente Max Kresch in una conferenza stampa a Tel Aviv. “Ci rifiutiamo di prendere parte alla guerra illegale di Netanyahu e consideriamo un dovere patriottico rifiutare e chiedere conto ai nostri leader”. Kresch, un medico da combattimento, ha affermato che il gruppo di riservisti e soldati è composto dalle stesse persone che si sono precipitate in prima linea durante l’attacco guidato da Hamas del 7 ottobre 2023 per proteggere Israele. “È proprio questo stesso senso del dovere che ci spinge a rifiutare”, ha dichiarato. Intanto un’organizzazione di mogli di soldati ha dichiarato al Wall Street Journal che un gran numero di uomini, dopo mesi di guerra, sono ora disoccupati, divorziati o sull’orlo della rovina finanziaria per il tempo trascorso lontano da casa.

  • 13:43

    Israele sgancia 4 granate vicino ai caschi Blu Onu in Libano

    L’Unifil ha dichiarato che alcuni droni israeliani hanno sganciato quattro granate nei pressi delle forze di pace, in quello che è stato definito “uno degli attacchi più gravi” contro il proprio personale dal cessate il fuoco di novembre. “Ieri mattina, alcuni droni delle Forze di Difesa Israeliane hanno sganciato quattro granate nei pressi delle forze di pace dell’Unifil impegnate a rimuovere i blocchi stradali che impedivano l’accesso a una postazione delle Nazioni Unite”, ha dichiarato la forza Onu. “Una granata è caduta a meno di 20 metri di distanza dal personale e dai veicoli delle Nazioni Unite, mentre le altre tre sono cadute a circa 100 metri. I droni sono stati osservati mentre rientravano a sud della Linea Blu” scrive l’Unifil sul suo sito. “Le Idf erano state informate in anticipo dei lavori di sgombero stradale in corso da parte dell’Unifil nella zona, a sud-est del villaggio di Marwahin. Per motivi di sicurezza, i lavori di ieri sono stati sospesi a causa dell’incidente. Qualsiasi azione che metta in pericolo le forze di pace e i loro beni, nonché qualsiasi interferenza con i compiti loro assegnati, è inaccettabile e costituisce una grave violazione della Risoluzione 1701 e del diritto internazionale. È responsabilità delle Forze di Difesa Israeliane garantire la sicurezza e l’incolumità delle forze di pace che svolgono i compiti assegnati dal Consiglio di Sicurezza” si legge ancora. “Una granata è caduta a meno di 20 metri di distanza dal personale e dai veicoli delle Nazioni Unite, mentre le altre tre sono cadute a circa 100 metri. I droni sono stati osservati mentre rientravano a sud della Linea Blu” scrive l’Unifil sul suo sito. “Le Idf erano state informate in anticipo dei lavori di sgombero stradale in corso da parte dell’Unifil nella zona, a sud-est del villaggio di Marwahin. Per motivi di sicurezza, i lavori di ieri sono stati sospesi a causa dell’incidente. Qualsiasi azione che metta in pericolo le forze di pace e i loro beni, nonché qualsiasi interferenza con i compiti loro assegnati, è inaccettabile e costituisce una grave violazione della Risoluzione 1701 e del diritto internazionale. È responsabilità delle Forze di Difesa Israeliane garantire la sicurezza e l’incolumità delle forze di pace che svolgono i compiti assegnati dal Consiglio di Sicurezza” si legge ancora.