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Hamas: ‘Pronti per accordo globale e rilascio di tutti gli ostaggi’. Shin Bet: ‘Sventato attacco per uccidere Ben Gvir’

Israele continua il suo piano di annessione della West Bank dichiarando terra statale altri 45 ettari. Emirati: "Così a rischio gli accordi di Abramo"
Hamas: ‘Pronti per accordo globale e rilascio di tutti gli ostaggi’. Shin Bet: ‘Sventato attacco per uccidere Ben Gvir’
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  • 14:03

    Ministro israeliano Sa’ar: “Il riconoscimento dello Stato di Palestina sarà deciso da noi”

    “Se Hamas continua a governare Gaza, non accadrà mai”. Con queste parole, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sàar ha commentato l’annuncio del Belgio di voler riconoscere ufficialmente uno Stato palestinese. In un’intervista rilasciata al quotidiano belga Sudinfo, Sàar ha definito la decisione di Bruxelles “una scelta molto strana, presa sotto pressione”, sottolineando però che “in ogni caso, ve lo dico francamente: non accadrà a breve”. Secondo Sàar, l’eventuale creazione di uno Stato palestinese “non è legata alla decisione del governo di Bruxelles, ma alle decisioni del governo di Gerusalemme”. Riguardo al futuro della Striscia di Gaza, il ministro ha chiarito che Israele “non ha alcuna intenzione di controllare la popolazione palestinese di Gaza”, ma ha aggiunto che “devono essere garantite loro forme di autonomia, che però devono essere legate alla fine di due cose: primo, la fine del terrorismo, naturalmente; secondo, la fine dell’incitamento”. Sàar non ha escluso del tutto la possibilità di uno Stato palestinese, precisando però che “questo processo potrà essere realistico solo quando loro cambieranno atteggiamento”. Infine, ha commentato anche il piano proposto dal presidente statunitense Donald Trump per la ricostruzione di Gaza, definendolo “una buona cosa, ma solo a due condizioni: primo, che chi vuole lasciare Gaza possa farlo liberamente e di propria volontà; secondo, che ci siano Paesi disposti ad accoglierli”.

  • 14:02

    Almeno 21mila bambini resi disabili dalla guerra

    Almeno 21.000 bambini a Gaza vivono con disabilità causate dalla guerra tra Israele e Hamas dal 7 ottobre 2023, secondo il Comitato Onu sui diritti delle persone con disabilità (Crpd). Circa 40.500 bambini hanno subito “ferite legate alla guerra” in quasi due anni, ha affermato il comitato, composto da esperti che si riuniscono due volte all’anno a Ginevra.

  • 14:02

    Emirati: “L’annessione della Cisgiordania mette a rischio gli Accordi di Abramo”

    Gli Emirati Arabi Uniti hanno avvertito Israele che qualsiasi annessione della Cisgiordania costituirebbe una linea rossa per Abu Dhabi e comprometterebbe gravemente lo spirito degli accordi di Abramo che hanno normalizzato le relazioni tra i due Paesi: lo riporta Reuters sul suo sito.
    “Fin dall’inizio, abbiamo considerato gli accordi come un modo per continuare a sostenere il popolo palestinese e la sua legittima aspirazione a uno Stato indipendente”, ha dichiarato Lana Nusseibeh, viceministro per gli Affari Politici e inviato del ministro degli Esteri. “Questa era la nostra posizione nel 2020 e rimane la nostra posizione”.

  • 13:54

    Esercitazione marittima dell’Idf davanti a Gaza

    A pochi giorni dall’arrivo previsto della flottiglia di attivisti che tenterà di rompere il blocco marittimo della Striscia, “la Marina israeliana e la divisione di Gaza hanno svolto lunedì un’esercitazione congiunta per rafforzare la difesa lungo il confine marittimo con l’enclave”. Lo ha comunicato l’Idf. All’attività hanno partecipato le unità navali di sicurezza, il sistema di comando marittimo e le truppe della brigata settentrionale della divisione di Gaza. Durante l’esercitazione sono stati simulati diversi scenari di combattimento e procedure di emergenza nei posti di comando.

  • 13:53

    Smotrich: “È ora di applicare la sovranità israeliana sulla Cisgiordania”

    “È giunto il momento di applicare la sovranità israeliana in Giudea e Samaria (Cisgiordania) e togliere dal tavolo la divisione di questa piccola terra”. Lo ha dichiarato il ministro-colono di estrema destra Bezalel Smotrich, insieme con il presidente del Consiglio delle ‘comunità ebraiche in Giudea e Samaria (Yesha)’ Yisrael Gantz. “Massimo territorio, minimo numero di arabi”, ha affermato, “il largo consenso a favore della sovranità deriva dalla consapevolezza che non si può permettere a una minaccia esistenziale di operare al nostro interno”. Smotrich ha poi invitato il primo ministro Benyamin Netanyahu ad applicare la sovranità, aggiungendo che la sua intenzione è di “estendere la legge israeliana sull’82% del territorio della Cisgiordania, lasciando il restante 18% ai palestinesi”.

  • 13:53

    Israele dichiara guerra statale 45 ettari della Cisgiordania

    L’Amministrazione civile del ministero della Difesa israeliano ha dichiarato ‘terra statalè 456 dunam (45 ettari) di territorio adiacente all’avamposto illegale di Havat Gilad, nel nord della Cisgiordania, il che significa che sarà disponibile per lo sviluppo di insediamenti e infrastrutture. In precedenza, il terreno faceva parte delle terre amministrative dei villaggi palestinesi vicini di Jit, Tell e Faràata, anche se non si tratta di proprietà privata. Chiunque rivendichi la proprietà privata di queste terre può presentare ricorso entro 45 giorni.

  • 13:52

    L’esercito israeliano avanza verso il centro di Gaza City

    L’esercito israeliano si è addentrato ulteriormente nella città di Gaza con soldati e carri armati che si sono spinti fino a Sheikh Radwan, uno dei quartieri più grandi e affollati del centro urbano: lo riporta Reuters sul suo sito. Nelle ultime settimane, le forze israeliane sono avanzate attraverso la periferia esterna di Gaza City e ora si trovano a pochi chilometri dal centro città, nonostante gli appelli internazionali a fermare l’offensiva. I residenti di Gaza City hanno riferito a Reutes che l’esercito ha distrutto case e accampamenti di tende che ospitavano palestinesi sfollati dopo quasi due anni di guerra.

  • 13:49

    Hamas: “Altri sei morti per malnutrizione”

    Il ministero di Hamas riferisce con un messaggio su Telegram che nelle ultime 24 ore sono stati registrati 6 decessi a causa di carestia e malnutrizione, tra cui un bambino. Il bilancio complessivo delle vittime legate alla malnutrizione sale così a 367, di cui 131 bambini, afferma il ministero.

  • 13:48

    Ucciso leader del Jihad Islamico che rapì e uccise la famiglia Bibas

    Idf e Shin Bet hanno annunciato l’eliminazione di Sabach Salim Sabach Daia, leader della Jihad islamica palestinese a Gaza, responsabile del sequestro di Shiri, Ariel e Kfir Bibas, poi uccisi nella Striscia dai terroristi. Daia era stato nominato di recente alla guida del gruppo dopo che tre suoi predecessori erano stati eliminati in attacchi dell’Idf negli ultimi mesi. Secondo le autorità israeliane, aveva un ruolo diretto nel reclutamento di terroristi in Cisgiordania e in Israele, promuovendo e realizzando attentati. I miliziani dell’organizzazione hanno avuto un ruolo centrale anche nel massacro del 7 ottobre, prendendo parte a uccisioni e rapimenti. Pur non avendo partecipato alla pianificazione dell’offensiva di Hamas, hanno sfruttato le linee di attacco dettate dal movimento islamista sul terreno.

  • 13:47

    Sanchez: “Ue divisa sull’appoggio a Gaza, un fallimento”

    E’ stata “un fallimento” la risposta dell’Europa alla guerra nella Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez in una intervista al Guardian prima di incontrare il premier britannico Keir Starmer. Sanchez si è quindi detto lieto che altre nazioni europee stiano seguendo l’esempio della Spagna nel riconoscere uno Stato palestinese, ma ha detto che la risposta dell’Europa è stata scarsa. “E’ un fallimento – ha detto Sanchez – Assolutamente. La realtà è anche che, all’interno dell’Unione Europea, ci sono paesi divisi su come influenzare Israele. Ma a mio parere, non è accettabile e non possiamo resistere più a lungo se vogliamo aumentare la nostra credibilità quando si tratta di altre crisi, come quella che stiamo affrontando in Ucraina”. Il premier spagnolo ha spiegato che “le radici di queste guerre sono completamente diverse ma, in fin dei conti, il mondo guarda all’Ue e anche alla società occidentale e si chiede: ‘Perché usate doppi standard quando si tratta dell’Ucraina e quando si tratta di Gaza?’”. Sanchez ha quindi affermato che “quello a cui stiamo assistendo a Gaza è forse uno degli episodi più bui delle relazioni internazionali del XXI secolo, e a questo proposito devo dire che la Spagna si è espressa con forza all’interno dell’Ue e anche all’interno della comunità internazionale”. In particolare “all’interno dell’Ue, ciò che abbiamo fatto finora è stato chiedere la sospensione del partenariato strategico che l’Ue ha con Israele”.