Qatar: “Israele non risponde sul cessate il fuoco. Verso l’escalation”
“Israele non ha ancora risposto all’ultima proposta per il cessate il fuoco” nella Striscia di Gaza e la liberazione degli ostaggi ancora trattenuti nell’enclave palestinese. Lo ha reso noto il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, tra i Paesi mediatori per un accordo tra Israele e Hamas che metta fine alle ostilità. “I colloqui sono ancora in corso, ma non ci sono risultati. Israele ci sta mostrando che si sta dirigendo verso un’escalation, che si manifesta nel pericoloso passo verso l’occupazione di Gaza City. L’occupazione di Gaza è un passo che minaccia tutti, compresi gli ostaggi”, ha dichiarato Majid al-Ansari.
Idf: “Uccisi comandanti di Hamas”
L’Idf ha riferito che nell’ultimo mese, in un’operazione congiunta con i servizi di sicurezza interni, sono state eliminate decine di membri armati che pianificavano attività contro le truppe israeliane nel nord e nel centro della Striscia di Gaza. Tra gli uccisi figura Ahmad Abu Deif, che dal 2024 ricopriva il ruolo di vice comandante di compagnia nel battaglione Zeitoun e che, secondo l’Idf, aveva orchestrato numerosi agguati e arruolato nuovi combattenti nelle file di Hamas. In un’altra operazione è stato eliminato Taleb Sidqi Taleb Abu Atiwi, comandante di una squadra Nukhba che aveva preso parte all’infiltrazione in Israele il 7 ottobre. L’aviazione israeliana, con il supporto delle forze di terra, ha inoltre colpito e distrutto strutture militari nei quartieri di Shujàiyya e Zeitoun, utilizzate da Hamas e dalla Jihad islamica come punti di incontro per pianificare attacchi contro le truppe. L’Idf ha sottolineato che le operazioni nella Striscia di Gaza proseguiranno con l’obiettivo di proteggere i civili israeliani.
Hamas: “13 morti per malnutrizione in 24 ore, tre sono bambini”
Secondo il ministero della Sanità di Hamas, nelle ultime 24 ore sono stati registrati 13 decessi dovuti a fame e malnutrizione, tra le vittime ci sono tre bambini. La nota pubblicata su Telegram afferma che con questi ultimi casi, il bilancio complessivo delle vittime per malnutrizione sale a 361, di cui 130 bambini. Le informazioni fornite da Hamas non sono verificabili autonomamente poiché il governo di Gerusalemme impedisce l’ingresso a Gaza dei giornalisti stranieri e israeliani.
Anp: “Si segua l’esempio del Belgio nel riconoscere lo Stato di Palestina”
Il ministero degli Esteri dell’Autorità nazionale palestinese ha accolto con favore la decisione del Belgio di riconoscere lo Stato palestinese all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. “Il ministero invita i Paesi che non hanno ancora riconosciuto lo Stato di Palestina a prendere rapidamente l’iniziativa per tale riconoscimento e a intensificare gli sforzi concreti per porre fine ai crimini di genocidio, sfollamento, fame e annessione, nonché ad aprire un vero percorso politico per risolvere il conflitto e porre fine all’occupazione israeliana del territorio dello Stato di Palestina”, si legge in un post condiviso su ‘X’ dal ministero dell’Anp. Il ministro degli Esteri belga, Maxime Prévot, ha dichiarato su ‘X’ che il suo Paese riconoscerà uno Stato palestinese all’Assemblea generale delle Nazioni Unite a fine mese. Una decisione presa “alla luce della tragedia umanitaria in atto in Palestina, in particolare a Gaza, e in risposta alla violenza perpetrata da Israele in violazione del diritto internazionale”, ha spiegato Prévot.
Almeno 40 palestinesi uccisi nei raid israeliani su Gaza City
Sono almeno 40 i palestinesi rimasti uccisi da stamattina all’alba nel corso degli attacchi israeliani lanciati su Gaza. Tra le vittime ci sono diverse persone che cercavano di accedere agli aiuti. Lo scrive Al Jazeera, che cita il proprio corrispondente dalla città di Deir el-Balah.
Houthi lanciano due missili contro Israele: esplosi in Arabia Saudita
Due missili lanciati dagli Houthi questa mattina presto sono esplosi in Arabia Saudita. Lo riferiscono i media arabi e israeliani senza precisare se i vettori siano stati abbattuti dalla contraerea saudita o siano deflagrati autonomamente prima di raggiungere l’obiettivo.
Idf arrestano il sindaco di Hebron
Il sindaco di Hebron, Tayseer Abu Sneina, è stato arrestato in un raid condotto dalle Idf nella sua abitazione. Al momento non sono note le ragioni dell’arresto di Abu Sneina, che è stato interrogato. Il figlio del sindaco di Hebron, Meza, ha dichiarato ai media che la famiglia non è a conoscenza di dove si trovi ora il padre. Ieri le Idf hanno imposto il coprifuoco a Hebron, in Cisgiordania, dove tutti gli ingressi e le uscite dell’area sono stati bloccati dalle forze israeliane.
Il ministro israeliano Ben-Gvir: “I Paesi Ue che riconosceranno la Palestina subiranno il terrore”
I Paesi europei che riconoscono lo Stato palestinese sperimenteranno il terrorismo in prima persona. Lo ha dichiarato il ministro israeliano per la Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir condannando la decisione del Belgio di riconoscere lo Stato palestinese. “I Paesi europei che si abbandonano all’ingenuità e si arrendono alle manipolazioni di Hamas finiranno per sperimentare il terrore in prima persona. Qui in Israele c’era chi un tempo credeva a tali illusioni e il risultato sono stati stupri, omicidi e massacri. Invece di premiare il terrore, il mondo libero deve unirsi contro di esso”, ha detto il ministro israeliano.
Almeno 17 morti nei raid israeliani a Gaza City
Almeno 17 palestinesi sono stati uccisi in attacchi israeliani dalle prime ore di questa mattina a Gaza. Lo scrive Al Jazeera citando fonti degli ospedali di della Striscia. Tra queste, sei persone cercavano di accedere agli aiuti, mentre alcuni sono rimasti uccisi e feriti negli attacchi aerei israeliani contro le case a Gaza City e Deir el-Balah.
Almeno 13 morti nei raid israeliani su Gaza City
Il portavoce della Protezione civile gazawi Mahmoud Bassal afferma che 13 persone sono morte stanotte in due attacchi aerei israeliani su Gaza City, di cui 10 in un raid su un edificio residenziale.