Il mondo FQ

Ucraina, il presidente del Consiglio Ue: “Il soft power non basta più. Stiamo aumentando massicciamente gli investimenti nella difesa”

Giovedì Zelensky vede i leader Ue a Parigi. La presidente della Commissione Von der Leyen promette nuovi investimenti in armamenti: “In autunno una roadmap di 5 anni per la difesa”. Russia: “L’incontro Putin-Zelensky non è stato ancora concordato”
Ucraina, il presidente del Consiglio Ue: “Il soft power non basta più. Stiamo aumentando massicciamente gli investimenti nella difesa”
Icona dei commenti Commenti
In Evidenza

Presidente Ue Costa: “Il soft power non basta più, serve l’hard power. Ora investimenti massicci in difesa”

“L’ingenuità geopolitica è finita. Stiamo aumentando massicciamente i nostri investimenti nella difesa, per rafforzare la nostra sicurezza, potenziare le nostre industrie e creare posti di lavoro in tutta Europa. Questo aumenta anche la nostra credibilità e influenza sulla scena globale”. Lo scrive in un post su X il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, rilanciando quanto affermato dal palco del Bled Strategic Forum nell’omonima città slovena. “Il ‘soft power‘ da solo non è sufficiente in un mondo dove il ‘hard power‘ prevale troppo spesso”, prosegue Costa. “Siamo riusciti a mantenere gli Stati Uniti coinvolti nella Nato e impegnati per la sicurezza orientale dell’Europa. Allo stesso tempo, stiamo costruendo partnership commerciali e industriali più forti in tutto il mondo. Non solo per aumentare gli scambi, ma per incrementare la prevedibilità e la resilienza, per ridurre le dipendenze strategiche”, conclude.

  • 12:26

    Putin vede Erdogan: “Grati per gli sforzi diplomatici sull’Ucraina”

    “Siamo grati agli amici turchi per il significativo contributo agli sforzi politico-diplomatici per la risoluzione della crisi ucraina”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin incontrando stamane a Tianjin il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan. Putin, citato dal Cremlino, ha ricordato che a partire da maggio si sono svolte tre tornate di trattative a Istanbul tra delegazioni russa e ucraina, “che hanno permesso di fare progressi nella risoluzione di una serie di questioni pratiche nel campo umanitario”. “Sono convinto che il ruolo speciale della Turchia in queste questioni sarà richiesto anche in futuro”, ha concluso il leader russo.

  • 12:24

    Podolyak: “Non c’è pace senza un cessate il fuoco”

    “Nel nuovo corso negoziale sono emerse novità fondamentali, come l’unità dell’Europa, il suo allineamento all’Ucraina e l’apporto concreto di Donald Trump ad individuare una soluzione al conflitto”. Lo afferma in un’intervista a La Stampa, Mykhailo Podolyak, consigliere del capo del Gabinetto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “L’Ucraina – aggiunge – è parte integrante dell’Europa, è indispensabile per la sicurezza paneuropea, e l’Europa è perfettamente allineata con le posizioni di Kiev sulla fine della guerra. Di conseguenza, Trump ha assunto una posizione corretta ed equilibrata, ribadendo di essere realmente interessato alla fine della guerra. Al contrario di Putin che non tutti hanno ancora compreso: ma col tempo, credo, lo faranno. Per la Russia, infatti, la guerra è sinonimo di soggettività politica. Senza guerra, non esiste la Russia”. “È impossibile arrivare alla pace mentre si proseguono operazioni militari intense – prosegue Podolyak -, con continui attacchi con missili e droni, con un Paese intero ormai strutturato per la guerra. Quando la guerra è diventata l’unico strumento di politica estera. Senza un cessate il fuoco non si può fermare la guerra, perché comporta decisioni concrete da parte della Russia. Per esempio, cosa fare con i tanti militari responsabilità di crimini contro i civili?”. Quali sono oggi le garanzie minime di sicurezza che vengono richieste per l’Ucraina? “C’è il monitoraggio del cessate il fuoco, la modernizzazione e l’ampliamento delle forze armate ucraine, le forniture militari e gli investimenti nella produzione bellica di livello superiore, non solo in Ucraina ma anche in Europa. Quindi servono decisioni sulla presenza di truppe straniere e non solo. Gli Usa, ad esempio, hanno dichiarato di poter garantire la presenza aerea. A questo si aggiunge un rafforzamento della difesa antimissile. Infine, c’è un ulteriore elemento, il più complesso da discutere: la possibilità di installare lungo il confine orientale basi missilistiche nell’ambito di programmi di contenimento della Russia”. Fino a che punto l’Ucraina è pronta a un compromesso finale? “Non esiste alcun concetto di ‘scambio territorialè. Mosca vuole ‘scambiarè territori ucraini non occupati con altri territori ucraini non occupati, perché non riesce a conquistare militarmente. Questo non è uno scambio: è un aiuto all’occupazione”.

  • 12:22

    Modi: “Putin metta fine a questa guerra il prima possibile”

    L’India accoglie “con favore tutti i recenti sforzi compiuti per la pace. Ci auguriamo che tutte le parti procedano in tal senso, in modo costruttivo”. E’ quanto ha detto il premier Narendra Modi nel bilaterale con il presidente russo Vladimir Putin, a margine dei lavori del vertice Sco di Tianjin, in merito alla guerra in Ucraina scatenata da Mosca. “È necessario trovare un modo per porre fine al conflitto il prima possibile e stabilire una pace duratura. Questo è l’appello di tutta l’umanità”, ha aggiunto Modi nelle battute iniziali dell’incontro, nel resoconto dei media di New Delhi. Sempre nel discorso di apertura, Modi ha elogiato la “speciale e privilegiata partnership strategica” con Mosca. “India e Russia sono rimaste fianco a fianco, anche nelle situazioni più difficili”, ha detto il premier. “La nostra stretta cooperazione non è importante solo per i nostri popoli, ma anche per la pace, la stabilità e la prosperità globali”. Il premier, con più post su X, ha rimarcato che le conversazioni con Putin “sono illuminanti”, allegando una foto di loro due in viaggio sull’auto blindata del capo del Cremlino. In seguito, in uno scritto in cirillico, ha riferito di aver avuto “un eccellente incontro. Abbiamo discusso di come approfondire la cooperazione bilaterale in tutti gli ambiti, tra cui commercio, fertilizzanti, spazio, sicurezza e cultura. Abbiamo scambiato opinioni sui processi regionali e globali, inclusa la risoluzione pacifica” del conflitto in Ucraina. “Il nostro Partenariato strategico privilegiato speciale rimane il pilastro più importante della stabilità regionale e globale”, ha concluso Modi.

  • 12:16

    Putin: “Crisi dovuta al colpo di Stato dell’Occidente”

    “Questa crisi non è nata come conseguenza dell’attacco della Russia all’Ucraina”, ma come conseguenza del colpo di stato in Ucraina, sostenuto e provocato dall’Occidente, e poi dai tentativi di usare le forze armate per reprimere la resistenza di quelle regioni dell’Ucraina e di quelle persone in Ucraina che non hanno accettato questo colpo di stato, non lo hanno sostenuto”. Lo ha affermato il presidente russo, Vladimir Putin, intervendo a Tianjin per il summit dell’Organizzazine per la cooperazione di Shanghai (Sco), come riporta Tass. I continui tentativi dell’Occidente di coinvolgere Kiev nella Nato sono un’altra delle principali cause del conflitto ucraino, ha affermato il presidente russo. Putin ha richiamato l’attenzione sul fatto che, a seguito del colpo di stato del 2014, “la leadership politica del Paese che non sosteneva l’ingresso dell’Ucraina nella Nato è stata rimossa”. Secondo il presidente, le cause profonde della crisi devono essere eliminate affinché la soluzione ucraina sia sostenibile e duratura.

  • 12:12

    A Tianjin abbiamo discusso del vertice in Alaska

    Vladimir Putin ha discusso con il presidente cinese Xi Jinping e “altri leader” l’esito del vertice di Ferragosto in Alaska con Donald Trump. Parlando alla Sco di Tianjin, il capo del Cremlino ha detto di “apprezzare gli sforzi” di Cina e India per risolvere la crisi Ucraina, “non scaturita dall’invasione” ma “dal colpo di Stato a Kiev appoggiato dagli alleati occidentali dell’Ucraina” e dai tentativi dell’Occidente di trascinare Kiev nella Nato. Per la soluzione, “occorre affrontate le cause e ristabilire l’equilibrio di sicurezza. La Russia aderisce al principio che nessun Paese può garantire la sua sicurezza a spese di altri”.

  • 12:12

    Attacco russo nella regione di Zaporizhzhia: 2 morti

    Una coppia è stata uccisa in un attacco russo sulla loro casa nella regione di ucraina di Zaporizhzhia, rende noto stamattina l’amministrazione militare locale. “I russi hanno attaccato il villaggio di Omelnyk con bombe teleguidate. Le case sono state distrutte. In una di esse una coppia è stata uccisa”, ha dichiarato il capo distrettuale Ivan Fedorov.

  • 12:11

    Mosca: “Intercettati 50 droni di Kiev in territorio russo”

    Mosca afferma che le difese aeree hanno intercettato e distrutto stanotte almeno 50 droni ucraini sul territorio russo. Lo riporta l’agenzia di stampa Tass, citando il Ministero della Difesa russo.

  • 12:10

    Xi Jinping: “Ci opponiamo a egemonismo e politica della forza”

    Il presidente cinese Xi Jinping ha criticato “l’egemonismo e la politica della forza” che segnano “il mondo attraversato da turbolenze e cambiamenti”.
    Aprendo a Tianjin i lavori dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco), Xi ha invitato i leader presenti, tra cui il russo Vladimir Putin e l’indiano Narendra Modi, ad “aderire all’equità e alla giustizia”, contro “la mentalità della Guerra fredda, il confronto tra fazioni e il comportamento prepotente” nell’ordine mondiale. “Noi siamo sempre stati per l’equità e la giustizia internazionale”, sostenendo “la tolleranza e l’apprendimento reciproco”, ha aggiunto Xi. L’attuale situazione internazionale “sta diventando caotica e interconnessa”, ha continuato il presidente cinese, rendendo “i compiti di sicurezza e sviluppo che gli Stati membri della Sco devono affrontare ancora più impegnativi. Guardando indietro, a dispetto dei tempi tumultuosi, abbiamo raggiunto il successo praticando lo spirito di Shanghai”, ha detto ancora Xi riferendosi al nome del gruppo e alle spinte di cooperazione e solidarietà che portarono alla fondazione del gruppo nel 2001. “Guardando al futuro, dobbiamo rimanere con i piedi per terra, andare avanti e svolgere al meglio le funzioni dell’organizzazione”, rispettando “le differenze” e mantenendo “la comunicazione strategica per costruire il consenso e rafforzare la solidarietà”. L’auspicio è di “allineare meglio le strategie di sviluppo, di promuovere la Belt and Road Initiative (Bri) e di sfruttare la forza del mercato di grandi dimensioni”, ottimizzando poi “il commercio e gli investimenti”.