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“Distruggeremo Gaza City, se Hamas non rilascia gli ostaggi”: la minaccia del ministro israeliano Katz. Nuovi raid: dall’alba 71 morti

Il ministro della Difesa ha approvato i piani dell’esercito per l’invasione di Gaza City: "La raderemo al suolo se non accetteranno le nostre condizioni". Onu: "La malnutrizione infantile è triplicata in sei mesi". Un organismo indipendente conferma per la prima volta la carestia nella Striscia
“Distruggeremo Gaza City, se Hamas non rilascia gli ostaggi”: la minaccia del ministro israeliano Katz. Nuovi raid: dall’alba 71 morti
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Katz minaccia: “Distruggeremo Gaza City se Hamas non rilascia ostaggi”

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha promesso di distruggere Gaza City se Hamas non accetterà di disarmarsi, rilasciare tutti gli ostaggi rimasti nel territorio e porre fine alla guerra alle condizioni di Israele. “Presto, le porte dell’inferno si apriranno sulle teste degli assassini e degli stupratori di Hamas a Gaza, finché non accetteranno le condizioni israeliane per porre fine alla guerra, in primo luogo il rilascio di tutti gli ostaggi e il loro disarmo”, ha scritto il ministro sui social media. “Se non accettano, Gaza, la capitale di Hamas, diventerà Rafah e Beit Hanoun”, già rase al suolo, ha aggiunto.

  • 14:44

    Almeno 47 palestinesi uccisi dall’alba nella Striscia. Cinque stavano cercando aiuti

    Sono almeno 47 i palestinesi rimasti uccisi dall’alba nella Striscia di Gaza, dove proseguono le operazioni militari israeliane. Di questi, almeno cinque stavano cercando di avere aiuti umanitari. Lo riporta al Jazeera, che cita fonti degli ospedali dell’enclave palestinese. Stando alle fonti, solo a Gaza City si conterebbero 31 morti. 

  • 14:33

    Drone israeliano contro una tenda a Khan Younis: uccisi una donna e quattro bambini

    Un drone israeliano ha colpito una tenda di fortuna a Khan Younis nella Striscia di Gaza: nel raid sono rimasti uccisi una donna e quattro bambini. Lo riferiscono fonti mediche del centro Nasser Medical Complex, citate da al Jazeera.

  • 14:20

    Berlino: “Riconoscimento prematuro della Palestina può essere controproducente”

    “Una soluzione negoziata a due Stati rimane il nostro obiettivo, anche se oggi sembra lontana. Il riconoscimento della Palestina è più probabile che avvenga alla fine di un simile processo. Un riconoscimento frettoloso o prematuro della Palestina potrebbe essere controproducente per l’obiettivo a lungo termine”. Lo ha detto un portavoce del governo tedesco in conferenza stampa.

  • 13:56

    Hamas: “Dichiarazione di carestia richiede azione immediata per fermare la guerra”

    La dichiarazione di carestia “richiede un’azione immediata per fermare la guerra e aprire i valichi”. Lo ha affermato Hamas in una dichiarazione diffusa dopo che l’Integrated Food Security Phase Classification (Ipc), organismo sostenuto dalle Nazioni Unite e punto di riferimento internazionale per il monitoraggio delle crisi alimentari, ha confermato che anche Gaza City è colpita da carestia. “Chiediamo alle Nazioni Unite e al Consiglio di Sicurezza di agire immediatamente per fermare la guerra e togliere l’assedio a Gaza”, ha proseguito Hamas, secondo cui il rapporto dell’Ipc “conferma la portata della catastrofe umanitaria causata dalla guerra israeliana in corso”.

  • 13:55

    Fao, Unicef, Oms e Programma alimentare mondiale chiedono il cessate il fuoco

    Fao, l’Unicef, il Wfp (Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite) e l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) chiedono il cessate il fuoco immediato e la fine del conflitto a Gaza “per una risposta umanitaria senza impedimenti”. Più di mezzo milione di persone a Gaza sono intrappolate nella carestia, caratterizzata da una diffusa fame, indigenza e decessi prevenibili, secondo una nuova analisi dell’Integrated Food Security Phase Classification (Ipc) pubblicata oggi. Si prevede che le condizioni di carestia si diffonderanno dal Governatorato di Gaza ai Governatorati di Deir Al Balah e Khan Younis nelle prossime settimane. 

  • 13:54

    Il parroco di Gaza: “I bombardamenti continuano a essere uditi ininterrottamente”

    “I bombardamenti continuano a essere uditi ininterrottamente. Alcuni sono lontani, altri più vicini. Esplosioni si sono verificate a 500 metri dalla parrocchia. I bisogni di ogni genere della popolazione civile sono urgenti”: lo dice il parroco di Gaza, padre Gabriel Romanelli, via social, facendo il punto della situazione nel quartiere di Al Zaitoun, dove è situata la parrocchia della Sacra Famiglia, a Gaza City. La parrocchia, che attualmente ospita 450 sfollati cristiani, insiste nella zona detta “Città vecchia”.

  • 13:13

    Volantini israeliani sul campo profughi di Jabalia: “Evacuate a sud”

    Nella Striscia di Gaza, l’esercito israeliano (Idf) ha lanciato volantini su campo profughi di Jabalia, tra cui un appello ai residenti non ancora evacuati di spostarsi a sud. Lo riporta Ynet.

  • 12:51

    Dichiarata ufficialmente la carestia. Onu: “La fame è usata da Israele come arma di guerra”

    L’Integrated Food Security Phase Classification, organismo responsabile del monitoraggio della sicurezza alimentare, ha inserito la Striscia nel livello più alto e peggiore della sua scala: “Condizioni catastrofiche entro la fine di settembre. Minacciati 132mila bambini sotto i cinque anni”.

  • 11:56

    Onu: la fame a Gaza è “promossa da alcuni leader israeliani come arma di guerra”

    La fame a Gaza è “apertamente promossa da alcuni leader israeliani come arma di guerra“. Lo ha detto il responsabile umanitario delle Nazioni Unite, Tom Fletcher, commentando il rapporto dell’Integrated Food Security Phase Classification (Ipc), sistema globale di monitoraggio della fame sostenuto dalle Nazioni Unite, sulla carestia nella Striscia. “È una carestia che ci perseguiterà tutti” ha aggiunto, invitando il premier Benjamin Netanyahu a un “cessate il fuoco immediato” e chiedendo che vengano aperti i valichi per far entrare gli aiuti umanitari.

  • 11:32

    Israele: “Respingiamo le accuse di carestia a Gaza”

    Israele afferma di “respingere fermamente” le conclusioni dell’ultimo rapporto dell’Integrated Food Security Phase Classification (Ipc), l’organismo sostenuto dalle Nazioni Unite responsabile del monitoraggio della sicurezza alimentare, “in particolare l’affermazione che ci sia carestia a Gaza City”. La risposta del Coordinamento delle attività governative nei territori (Cogat), l’organismo militare israeliano responsabile degli aiuti, afferma che “il rapporto è falso e si basa su dati parziali e di parte e su informazioni superficiali provenienti da Hamas, un’organizzazione terroristica”. Lo riporta la Bbc.