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Gaza, Onu: “In corso carestia”. Dopo Macron, Starmer: “Cessate il fuoco o a settembre riconosciamo la Palestina”. Israele: “Regalo a Hamas”

Smotrich: "Ritorno degli insediamenti ora è possibile. Ed è il momento migliore per annettere la Cisgiordania". L'Olanda vieta l'ingresso al ministro e al collega Ben Gvir. Solo oggi 62 uccisi dai raid israeliani
Gaza, Onu: “In corso carestia”. Dopo Macron, Starmer: “Cessate il fuoco o a settembre riconosciamo la Palestina”. Israele: “Regalo a Hamas”
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Onu: “Carestia a Gaza come quelle nel Biafra e in Etiopia”

Il disastro umanitario nella Striscia di Gaza ricorda le carestie del secolo scorso in Etiopia e nella regione nigeriana del Biafra, che insieme provocarono oltre due milioni di vittime, ha avvertito oggi l’Agenzia alimentare delle Nazioni Unite. Il Programma Alimentare Mondiale si è unito agli allarmi sulla carestia in corso nella Striscia di Gaza.

“Questo è diverso da qualsiasi cosa abbiamo visto in questo secolo”, ha detto il direttore delle emergenze del Wfp, Ross Smith, ai giornalisti a Ginevra. “Ci ricorda i precedenti disastri in Etiopia o nel Biafra nel secolo scorso”, ha detto, parlando da Roma. La carestia in Etiopia del 1983-84 ha ucciso più di un milione di persone e la carestia derivante dalla guerra del Biafra del 1967-1970 ha contribuito a causare oltre un milione di morti.

I commenti di Smith sono arrivati dopo che l’Integrated Food Security Phase Classification Initiative (Ipc) ha avvertito oggi che “lo scenario peggiore di carestia si sta ora verificando nella Striscia di Gaza”.

  • 08:46

    L’Olanda vieta l’ingresso ai ministri israeliani Smotrich e Ben Gvir

    Paesi Bassi ‘vietatì per il ministro israeliano delle Finanze, Bezalel Smotrich, e il ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir. Il governo olandese, riferiscono i media locali come rilanciano anche quelli israeliani, ha vietato loro l’ingresso nel Paese, nel contesto di una serie di misure per fare pressioni su Israele di fronte alla situazione umanitaria nella Striscia di Gaza. Il giornale Algemeen Dagblad, rilancia il Times of Israel, dà notizia di una missiva del ministro degli Esteri olandese, Caspar Veldkamp, che afferma che la decisione è stata presa perché i due ministri israeliani “hanno incitato ripetutamente alla violenza da parte dei coloni contro la popolazione palestinese” e “invocato la pulizia etnica nella Striscia di Gaza”.

    Il governo olandese ha “deciso di dichiarare i ministri israeliani Smotrich e Ben Gvir persone non grate ed è impegnato a registrarli come stranieri indesiderati nel Sistema di informazione Schengen (Sis)”, ha detto Veldkamp, come riporta anche il Jerusalem Post, annunciando la convocazione dell’ambasciatore israeliano con la sollecitazione al governo di Benjamin Netanyahu a “cambiare passo” perché “la situazione attuale è intollerabile e indifendibile“. E l’impegno a “continuare” al contempo “ad aumentare le pressioni su Hamas per arrivare a un cessate il fuoco”.

  • 08:44

    Premier palestinese: “Hamas deponga le armi e lasci la Striscia”

    Hamas deve “deporre le armi“, “rilasciare gli ostaggi” e rinunciare al controllo di Gaza”: lo ha detto il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa intervenendo alla conferenza dell’Onu sulla soluzione a due Stati. Lo riporta il Times of Israel. “Tutti i paesi hanno la responsabilità di agire ora per porre fine alla guerra contro il nostro popolo a Gaza e in tutta la Palestina, per garantire il rilascio degli ostaggi e i prigionieri e per assicurare il ritiro delle forze di occupazione israeliane”, ha affermato. Mustafa aggiunge che l’Anp è pronta a coordinarsi con una forza araba per contribuire a stabilizzare Gaza dopo la guerra.

    Mustafa ha suggerito che Hamas trasferisca le sue armi all’Autorità Nazionale Palestinese. Sebbene Israele si sia dichiarato aperto all’assistenza di Paesi arabi come gli Emirati Arabi Uniti, questi ultimi hanno condizionato tale sostegno al coinvolgimento dell’Autorità Nazionale Palestinese, che Israele ha a lungo respinto, paragonando la più moderata Ramallah ad Hamas. 

  • 08:33

    Gaza, media: “Da questa mattina uccise 14 persone”

    L’agenzia di stampa palestinese Wafa riporta che questa mattina 14 persone sono state uccise e più di 11 sono rimaste ferite in seguito agli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza. Fonti mediche hanno riferito che due palestinesi sono rimasti uccisi e altri feriti in un bombardamento a ovest di Gaza City. Altre otto persone hanno perso la vita e 11 sono rimaste ferite in un attacco nella zona di New Camp, a nord del campo di Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale. Infine, quattro membri della stessa famiglia sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti nel bombardamento di una tenda che ospitava sfollati nella zona di Mina a Khan Yunis, a sud della Striscia di Gaza.

  • 08:31

    Gaza, media: “Oggi 14 morti nei raid israeliani”

    Il ministero della Salute di Gaza controllato da Hamas afferma che dall’inizio della guerra con Israele il 7 ottobre 2023 sono stati uccisi nella Striscia 59.921 palestinesi e altri 145.233 sono rimasti feriti. I dati, si legge in un comunicato pubblicato su Telegram, sono aggiornati a ieri.

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