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Oltre 20 morti nei raid su Gaza. Alcuni Paesi Ue chiedono provvedimenti contro Israele. Herzog nella Striscia

Oltre 20 morti nei raid su Gaza.  Alcuni Paesi Ue chiedono provvedimenti contro Israele. Herzog nella Striscia
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Israele: “La carestia a Gaza è progettata da Hamas”

Il governo israeliano ha dichiarato di non essere responsabile della cronica carenza di cibo a Gaza, accusando invece i militanti palestinesi di Hamas di aver deliberatamente creato una crisi. “A Gaza oggi non c’è un carestia causata da Israele”, ha dichiarato il portavoce del governo David Mencer, dopo che oltre 100 organizzazioni umanitarie e per i diritti umani avevano lanciato l’allarme per una “carestia di massa” e avevano esortato Israele a sbloccare gli aiuti. “C’è una carenza artificiale, progettata da Hamas”, ha aggiunto, accusando i militanti di impedire la distribuzione del cibo e di saccheggiare gli aiuti per sé stessi.  

  • 20:08

    Katz: “Hamas liberi ostaggi o a Gaza sarà l’inferno”

    “I fratelli Sinwar hanno distrutto Gaza. Izz ad-Din al-Haddad la trasforma in un mare di rovine. Alti funzionari di Hamas all’estero stanno festeggiando nei palazzi e negli hotel di lusso e si rifiutano di rilasciare gli ostaggi. Se non verranno rilasciati presto, si apriranno le porte dell’inferno“. Lo scrive su X il ministro della Difesa israeliano Israel Katz.

  • 20:06

    Oms: “La popolazione sta morendo di fame”

    Il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato che “gran parte” della popolazione di Gaza sta morendo di fame. “Non so come altro definirlo se non persone che muoiono di fame in massa, ed è una cosa provocata dall’uomo. È chiarissimo, ed è a causa del blocco”, ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus in una conferenza stampa a Ginevra. “I 2,1 milioni di persone intrappolate nella zona di guerra di Gaza stanno affrontando un altro killer, oltre a bombe e proiettili: stanno morendo di fame. Stiamo assistendo a un aumento fatale dei decessi legati alla malnutrizione“, ha aggiunto. “Il tasso globale di malnutrizione acuta supera il 10% e oltre il 20% delle donne incinte e in allattamento sottoposte a screening soffre di malnutrizione, spesso grave”, ha spiegato il direttore generale dell’OMS. “Chiediamo pieno accesso e cessate il fuoco, e chiediamo una soluzione politica, una soluzione duratura, e chiediamo anche il rilascio degli ostaggi, come abbiamo sempre detto”, ha aggiunto.

  • 17:45

    Il presidente israeliano Herzog a Gaza

    Il presidente israeliano, Isaac Herzog, ha respinto le accuse secondo cui Israele sarebbe responsabile della terribile situazione umanitaria a Gaza, affermando che sta agendo “secondo il diritto internazionale” nella sua guerra contro Hamas. “Stiamo agendo qui secondo il diritto internazionale. Stiamo fornendo aiuti umanitari secondo il diritto internazionale”, ha detto Herzog alle truppe durante una visita nella Striscia, la sua prima volta dall’inizio del conflitto nell’ottobre 2023. Herzog ha accusato “Hamas e il suo popolo” di “aver cercato di sabotare gli aiuti” nel tentativo di ostacolare la campagna militare di Israele.

  • 17:39

    Alcuni Paesi Ue chiedono misure contro Israele

    Sale il pressing tra i 27 Paesi membri affinché la Commissione faccia avanti per mettere a punto misure contro Israele. Nel corso del dibattito che ha avuto luogo alla riunione del Coreper II – a quanto si apprende – diversi Rappresentanti Permanenti hanno chiesto che Bruxelles vada avanti su una delle opzioni poste sul tavolo dall’Alto Rappresentante Ue Kaja Kallas per agire a seguito delle violazioni sul piano umanitario dell’accordo di associazione Ue-israele. La Commissione, nel corso della riunione, ha aggiornato i presenti sulla situazione a Gaza facendo riferimento ai dati in possesso dell’agenzie Onu e ha spiegato lo stato dell’arto dell’attuazione dell’accordo sugli aiuti nella Striscia siglato con il governo israeliano. La situazione, si apprende ancora, è stata descritta come grave. Subito dopo ad intervenire sono stati gli ambasciatori dei 27 e sono state “diverse” le delegazioni che hanno chiesto alla Commissione di presentare un seguito concreto al documento sulle opzioni da percorrere sull’accordo di associazione. Il Coreper II tornerà sulla questione la prossima settimana

  • 15:53

    Due giornalisti palestinesi uccisi nei raid israeliani

    Due giornalisti palestinesi sono rimasti uccisi negli attacchi oggi dagli israeliani a Gaza, secondo quanto denunciano le autorità della Striscia, controllate da Hamas. Con la morte del giornalista Walaa al Yaabari e il fotogiornalista Tamer al Zaanin sale a 231 il numero dei reporter rimasti uccisi dall’inizio della “guerra genocida”, si legge nel comunicato stampa delle autorità di Gaza pubblicato su Telegram. Al Yaabari è rimasto ucciso “insieme a tutta la sua famiglia”, riporta il giornale Filastin denunciando “il nuovo crimine contro giornalisti palestinesi da parte dell’esercito israeliano”.

  • 15:52

    Israele: “La carestia a Gaza è progettata da Hamas”

    Il governo israeliano ha dichiarato di non essere responsabile della cronica carenza di cibo a Gaza, accusando invece i militanti palestinesi di Hamas di aver deliberatamente creato una crisi. “A Gaza oggi non c’è un carestia causata da Israele”, ha dichiarato il portavoce del governo David Mencer, dopo che oltre 100 organizzazioni umanitarie e per i diritti umani avevano lanciato l’allarme per una “carestia di massa” e avevano esortato Israele a sbloccare gli aiuti. “C’è una carenza artificiale, progettata da Hamas”, ha aggiunto, accusando i militanti di impedire la distribuzione del cibo e di saccheggiare gli aiuti per sé stessi.  

  • 15:51

    Meloni: “A Gaza un dramma”

    “Ribadisco che la situazione a Gaza è drammatica e che nessuna azione militare può giustificare attacchi contro civili. Siamo tutti impegnati affinché cessino le ostilità e si possa ricominciare un processo serio verso la prospettiva dei due Stati”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle dichiarazioni congiunte con il presidente dell’Algeria Abdelmadjid Tebboune, al quinto vertice intergovernativo tra i due Paesi.  

  • 15:22

    Francia: “Il rischio carestia a Gaza è dovuto al blocco di Israele”

    Il “rischio di carestia” a Gaza è ”il risultato del blocco israeliano”: è quanto denuncia il ministero degli Esteri della Francia. “La Francia – si legge in una nota diffusa dal Quai d’Orsay – condanna fermamente l’ampliamento dell’offensiva israealiana nel centro di Gaza dove gli ordini di evacuazione hanno indotto lo sfollamento di decine di migliaia di persone a Deir el-Balah e ostacolato il lavoro di numerose agenzie delle Nazioni Unite e Ong internazionali”. Questa nuova operazione, denunciano le autorità di Parigi, “accelera il deteriorarsi della situazione umanitaria, segnata dalla malnutrizione e il rischio di carestia. Questa situazione è il risultato del blocco imposto da Israele”, sottolinea la diplomazia d’Oltralpe, aggiungendo che “la Francia condanna con la più grande fermezza gli spari israeliani contro palestinesi di Gaza che tentano di ottenere aiuto umanitario, che avebbero ucciso oltre mille persone negli ultimi due mesi, secondo l’Onu. La Francia invita nuovamente Israele a conformarsi alle misure della Corte internazionale di Giustizia e ai propri obblighi in termini di diritto internazionale umanitario e a revocare immediatamente tutte le restrizioni imposte all’accesso dell’aiuto umanitario a Gaza, al fine di consentire la sua consegna immediata, massiccia e senza ostacoli”. Parigi invita inoltre le autorità israeliane a “consentire il lavoro delle agenzie Onu e cessare le pressioni sui loro agenti. Deplora la revoca del visto al direttore dell’Ufficio di coordinamento per gli affari umanitari delle Nazioni Unite nei Territori palestinesi. Infine, come richiesto dal ministro, la Francia chiede di lasciar entrare a Gaza la stampa libera e indipendente affinché possa mostrare e documentare quanto sta accadendo”.

  • 14:44

    Idf si ritira da Deir al-Balah

    Le Idf si sono ritirate da Deir al-Balah, appena tre giorni dopo essere entrate nell’area per la prima volta dall’inizio della guerra. Secondo quanto riportato dai palestinesi, i veicoli dell’esercito israeliano “si sono ritirati completamente da Deir al-Balah meridionale”, nella Striscia di Gaza centrale. I palestinesi hanno accusato l’esercito israeliano “di aver causato un’estesa distruzione di terreni agricoli e abitazioni durante il ritiro”. 

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