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Gaza, Israele attacca Deir al-Balah: “Almeno 56 morti e molti sfollati”. Italia e altri 25 Stati: “Stop alla guerra”. Israele: “Siete fuori dalla realtà”

Operazione in corso a Deir al-Balah. Fonti mediche: "134 morti in 24 ore". Media: "Capo dell'esercito propone di prendere il controllo dell'enclave". Tel Aviv attacca anche il porto di Hudaydah, nello Yemen. Katz: "Farà la fine dell'Iran"
Gaza, Israele attacca Deir al-Balah: “Almeno 56 morti e molti sfollati”. Italia e altri 25 Stati: “Stop alla guerra”. Israele: “Siete fuori dalla realtà”
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  • 20:45

    Hamas: “La lettera dei 25 Paesi è il riconoscimento delle violenze d’Israele”

    Hamas ha affermato che la dichiarazione di 25 paesi che chiede la fine immediata della guerra di Israele rappresenta “il riconoscimento internazionale della portata delle violazioni commesse dal governo fascista di occupazione”. “La condanna internazionale dell’uccisione di oltre 800 civili nei pressi dei punti di soccorso di Stati Uniti e Israele conferma la brutalità di questo meccanismo”, ha affermato Hamas. Da quando è stata istituita la Ghf alla fine di maggio, più di 900 palestinesi sono stati uccisi dal fuoco israeliano mentre cercavano di procurarsi cibo disperatamente necessario.

  • 19:59

    Uk: “Israele risponda sulle uccisioni di bambini affamati”

    “Il governo d’Israele deve rispondere su quale giustificazione militare vi possa essere dietro gli attacchi in cui sono stati uccisi bambini disperati e affamati” in coda per il cibo nella Striscia di Gaza palestinese. Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico, David Lammy, aggiornando stasera la Camera dei Comuni sulla situazione in Medio Oriente alla vigilia della pausa parlamentare estiva e dopo aver promosso la pubblicazione del duro monito odierno al governo di Benyamin Netanyahu firmato con i colleghi di altri 24 Paesi alleati, Italia compresa. Lammy ha evocato una “litania degli orrori” a Gaza a cui occorre mettere fine con “un cessate il fuoco che sia l’ultimo”; e ha accusato Israele di mettere ulteriormente in pericolo con il rilancio della sua offensiva militare gli stessi ostaggi israeliani rimasti nelle mani di Hamas. Il titolare del Foreign Office ha confermato l’innalzamento dei toni rispetto alle critiche precedenti, sottolineando che il governo di Keir Starmer “condanna totalmente le uccisioni di civili” nella Striscia: uccisioni a cui – ha peraltro aggiunto – “Hamas sta contribuendo e dalle quali sta traendo vantaggio”; non senza ribadire che “Hamas non può avere un ruolo nel futuro governo” del territorio palestinese. Ha poi ribadito sia la denuncia dello sfollamento di una marea umana di palestinesi, definendo “crudele” quanto sta accadendo in particolare a Rafah, sia il sistema “disumano” di distribuzione limitata attuale di aiuti: distribuzione sottratta all’Onu e appaltata – “con il contagocce” – alla controversa Gaza Humanitarian Foundation, un’organizzazione vicina alla destra americana gradita al governo Netanyahu. Si è infine detto “inorridito” pure per le violenze e le vendette settarie denunciate ai danni delle minoranze drusa e alawita nella Siria del dopo Assad. Le critiche di Lammy a Israele sono state considerate insufficienti e tardive da altri esponenti della maggioranza laburista e da oppositori progressisti, che deplorano come il governo Starmer continui a fornire armi e componenti letali britanniche destinate all’Idf. Mentre sono state contestate per le ragioni contrarie da Priti Patel, ministra degli Esteri ombra filo-israeliana dell’opposizione conservatrice, che ha sollecitato l’esecutivo – il quale ha annunciato altri 40 milioni di sterline di aiuti per i palestinesi – a coordinare l’assistenza umanitaria con lo Stato ebraico se davvero vuole “salvare vite umane”.

  • 19:09

    Tajani: “No alla deportazione dei palestinesi, hanno la loro terra”

    Sanzioni contro Israele? Le sanzioni non le dà l’Italia, le sanzioni noi già le abbiamo inflitte a alcuni coloni violenti nel West Bank, in Cisgiordania, ma non c’è nessun cambiamento di linea, noi abbiamo soltanto detto basta, basta bombardamenti, basta morti, basta sparare, capisco le ragioni” il problema di “Hamas, però non si può continuare con questa situazione”. Lo ha detto Antonio Tajani, ministro degli Esteri, incontrando i giornalisti fuori Palazzo Chigi: “Noi ripetiamo quello che abbiamo sempre detto, la nostra posizione è molto chiara: libertà per gli ostaggi, ma anche fine della guerra e aiuti alla popolazione civile, perché è una popolazione allo stremo, affamata e siamo contrari all’isolamento, alla deportazione in altri paesi del mondo della popolazione palestinese”. “I palestinesi hanno la loro terra, hanno il diritto di avere un loro Stato che deve riconoscere Israele, che deve essere riconosciuto da Israele, quindi nulla di ostile nei confronti di Israele, ma il popolo palestinese deve poter realizzare il proprio sogno”, chiede il titolare degli Esteri.

  • 18:45

    Tajani: “Troppi morti, cessate il fuoco”

    “Su Gaza c’è stato un documento che abbiamo firmato con alcuni Paesi, la Gran Bretagna, l’Austria, la Francia, il Portogallo, per chiedere l’immediato cessate il fuoco, per chiedere la possibilità di far entrare quanto prima gli aiuti umanitari, perché la situazione è veramente insostenibile”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando con i giornalisti fuori da Palazzo Chigi. “Noi riteniamo che si debbano rilasciare immediatamente e senza condizioni gli ostaggi israeliani in mano ai terroristi, ma nello stesso tempo Israele deve compiere dei passi in avanti decisi, senza perdere tempo. C’è anche il problema che riguarda i coloni – ha proseguito Tajani -. Noi siamo amici di Israele, ma quello che sta accadendo non va bene, l’abbiamo detto, l’abbiamo ribadito in questo documento: va nella direzione di spingere Israele a affrontare e risolvere la soluzione. Sosteniamo l’azione di Stati Uniti, Qatar ed Egitto per arrivare ad una soluzione, un cessate il fuoco ma bisogna far entrare alimenti, aiutare la popolazione civile: ci stanno ogni giorno troppi, troppi, troppi morti, questo è inaccettabile”.

  • 18:33

    Ministro Francia: “Freedom Flottilla irresponsabile”

    La spedizione della Freedom Flottilla, a cui partecipano anche due parlamentari della France Insoumise (Lfi), per portare aiuti a Gaza è “irresponsabile” e ”non può contribuire in alcun modo a risolvere la catastrofe umanitaria in corso” nella Striscia: è quanto dichiarato dal ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, in riferimento all’imbarcazione ‘Handalà, del movimento ‘Freedom Flottillà. La barca ha lasciato il 13 luglio il porto siciliano di Siracusa in direzione Gaza. Tra le persone a bordo, anche i due esponenti della sinistra radicale francese, l’eurodeputata Emma Fourreau e la deputata all’Assemblea Nazionale di Parigi, Gabrielle Cathala, salite a bordo durante in occasione dello scalo della barca a Gallipoli. Ieri sera, quest’ultima ha chiesto di rivolgersi a Emmanuel Macron, lo stesso Jean-Noël Barrot, come anche al ministro della Difesa, Sébastien Lecornu, affinché la Francia garantisca la loro sicurezza. “I consigli ai viaggiatori – ammonisce Barrot nella replica pubblicata su X -si applicano a tutti, inclusi i deputati della France Insoumise. Andare a Gaza è pericoloso, strettamente sconsigliato, e non risolve in alcun modo la catastrofe umanitaria sul posto”.

  • 18:19

    Israele contro i 26 Stati che hanno firmato l’appello contro la guerra: “Scollegati dalla realtà”

    Il ministero degli Esteri israeliano ha annunciato di voler respingere l’appello lanciato da 26 Paesi, tra cui Regno Unito, Francia e Canada, di porre fine immediatamente alla guerra a Gaza, ritenendolo “scollegato dalla realtà”. I ministri degli Esteri dei Paesi membri dell’Ocse avevano pubblicato una dichiarazione congiunta esortando il governo israeliano a “revocare immediatamente le restrizioni al flusso di aiuti e a consentire urgentemente alle Nazioni Unite e alle Ong umanitarie di svolgere il loro lavoro salvavita in modo sicuro ed efficace”. Avevano inoltre condannato “l’uccisione disumana di civili” che cercano aiuto attraverso i centri di assistenza della Gaza Humanitarian Foundation. Il ministero degli Esteri israeliano ha risposto affermando: “Tutte le dichiarazioni e tutte le rivendicazioni dovrebbero essere rivolte all’unica parte responsabile della mancanza di un accordo per il rilascio degli ostaggi e di un cessate il fuoco: Hamas, che ha iniziato questa guerra e la sta prolungando. La dichiarazione non concentra la pressione su Hamas e non ne riconosce il ruolo e la responsabilità nella situazione. Hamas è l’unica responsabile della continuazione della guerra e delle sofferenze di entrambe le parti. In questi momenti delicati dei negoziati in corso, è meglio evitare dichiarazioni di questo tipo”.

  • 18:17

    Almeno 56 morti a Gaza dall’alba

    È salito ad almeno 56 morti a Gaza il bilancio delle vittime di fuoco, artiglieria e raid aerei di Israele dall’alba di oggi. Lo riferisce Al-Jazeera citando fonti mediche, precisando che 20 dei morti sono stati registrati nel nord della Striscia. Fra le vittime ci sono 7 persone che stavano cercando aiuti umanitari. Una fonte dell’ospedale Al-Shifa ha riferito ad Al-Jazeera che 6 persone, fra cui 2 bambini, sono state uccise in un attacco israeliano al porto dei pescherecci di Gaza City

  • 18:03

    Idf: “Arrestata cellula terroristica a Betlemme”

    L’esercito israeliano ha arrestato una “cellula di terroristi che pianificava un attacco” durante un’operazione notturna a Betlemme, in Cisgiordania. Lo rende noto l’Idf, aggiungendo che nel corso delle retate sono stati arrestati in totale 16 sospettati.

  • 16:04

    Gaza, Pizzaballa: “Israele è ingiustificabile”

    “Non riusciamo a capire le ragioni di tutto questo e, come il Papa giustamente ha detto, e anche noi lo ripetiamo continuamente, tutto questo non è giustificabile. Vorrei chiarire una cosa: non abbiamo nulla contro il mondo ebraico e non vogliamo assolutamente apparire come coloro che vanno contro la società israeliana e contro l’ebraismo, ma abbiamo il dovere morale di esprimere con assoluta chiarezza e franchezza la nostra critica alla politica che questo governo sta adottando a Gaza”. A dirlo è il patriarca di Gerusalemme dei Latini, cardinale Pizzaballa in un’intervista ai media vaticani. Il patriarca poi parla anche della differenza fra l’ultima visita e quelle altre fatte in passato: “Le immagini che mi restano, rispetto alle volte precedenti, sono quelle delle enormi distese di tende che prima non c’erano. Quando sono andato, erano tutti al sud, c’era il corridoio Netzarim che chiudeva. Sono tornati su, adesso c’è più di un milione di persone che non ha dove vivere. Soprattutto lungo il mare, ci sono lunghe distese di tende, dove la gente vive in condizioni di estrema precarietà sia dal punto di vista igienico che sotto qualsiasi altro profilo. E poi, l’altra immagine è l’ospedale: i bambini mutilati, accecati per le conseguenze dei bombardamenti”.

    Secondo Pizzaballa inoltre, la popolazione di Gaza “resterà lì. C’è chi partirà, senz’altro, ma la maggioranza resterà lì. Non sa dove andare, prima di tutto, ma non vuole neanche partire, perché ha le radici lì, ha la casa lì, o meglio, avevano la casa lì, e vogliono ricostruirla lì. Il Papa su questo è stato molto chiaro: niente trasferimenti di popoli, non ci saranno riviere a Gaza”.

  • 16:01

    Tajani: “Israele fermi attacchi a Deir al-Balah”

    “Ho ricevuto notizia che nella zona di Deir al-Balah ci sono operatori italiani e delle Nazioni Unite: è una zona di Gaza che sarebbe una ‘zona sicurà e che invece da ore è sottoposta a fuoco israeliano. Abbiamo chiesto informazioni al governo israeliano, soprattutto chiediamo con forza che quegli attacchi, ma anche tutti gli attacchi, si cessino immediatamente. Bisogna cessare il fuoco definitivamente, liberare gli ostaggi israeliani, proteggere la popolazione palestinese e fare entrare massicciamente gli aiuti umanitari e sanitari”. Lo scrive in una nota il ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani.

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