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Gaza, 94 morti nelle ultime 24 ore. Trump: “Abbiamo buone notizie sulla mediazione”

Secondo Hamas, oltre ai quasi cento decessi, ci sono stati anche 252 feriti. Una divisione dell'Idf trasferita verso il confine siriano. Usa: "Nostro cittadino ucciso dai coloni, Israele indaghi"
Gaza, 94 morti nelle ultime 24 ore. Trump: “Abbiamo buone notizie sulla mediazione”
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  • 22:23

    Trump: “Buone notizie su Gaza”

    “Abbiamo buone notizie su Gaza”. Lo ha detto il presidente Usa Donald Trump durante un evento alla Casa Bianca, senza fornire dettagli, riporta il Times of Israel. La testata evidenzia che oggi un diplomatico arabo e una seconda fonte coinvolta negli sforzi di mediazione hanno riferito che si è aperta una finestra per raggiungere un accordo entro pochi giorni, dopo che Tel Aviv ha accettato di ridurre significativamente le proprie forze dalla Striscia durante la tregua di 60 giorni attualmente in discussione.

  • 22:22

    Idf trasferisce divisioni da Gaza al confine siriano

    Un responsabile militare israeliano ha dichiarato all’Afp che una divisione dell’esercito di stanza nella Striscia di Gaza sarebbe stata trasferita al confine con la Siria, dove Israele ha effettuato attacchi sostenendo di voler difendere la minoranza drusa. “Una delle divisioni attualmente operative a Gaza si sta preparando a essere dispiegata al nostro confine settentrionale con la Siria”, ha dichiarato il funzionario militare ai giornalisti durante una conferenza stampa.

  • 22:22

    In 24 ore 94 palestinesi uccisi, secondo Hamas

    Il ministero della Sanità di Gaza gestito da Hamas afferma che nelle ultime 24 ore 94 palestinesi sono stati uccisi e altri 252 sono rimasti feriti negli attacchi dell’esercito israeliano nella Striscia. Dall’inizio delle ostilità il 7 ottobre 2023, si legge inoltre in un comunicato stampa pubblicato su Telegram, i morti sono 58.573 ed i feriti sono 139.607.

  • 13:26

    Idf, decine di siriani tentano di entrare in Israele

    Secondo l’esercito israeliano decine di siriani hanno tentato di entrare in Israele poco fa, nei pressi della città drusa siriana di Hader. Lo riporta il Times of Israel. Le truppe e gli agenti della polizia di frontiera stanno lavorando per prevenire le infiltrazioni e disperderle, afferma l’esercito. Le immagini mostrano le truppe che sparano gas lacrimogeni. Contemporaneamente, i civili drusi provenienti dal lato israeliano del confine hanno violato la barriera nei pressi della città drusa di Majdal Shams e sono entrati in Siria, afferma l’Idf. L’esercito afferma di essere al lavoro per riportare nel Paese i civili drusi residenti in Israele. L’Idf ha sottolineato che si tratta di un grave incidente che costituisce un reato e mette in pericolo la popolazione e i militari israeliani. 

  • 12:55

    Idf colpisce quartier generale dell’esercito a Damasco

    L’esercito israeliano afferma di aver colpito l’ingresso del quartier generale dell’esercito siriano a Damasco.

  • 12:45

    Israele potenzia le forze nella zona di confine siriana

    Israele ha dichiarato che invierà più truppe al confine con la Siria, dopo aver promesso di intensificare gli attacchi se le forze governative non si fossero ritirate dal sud del Paese. “In base alla valutazione della situazione, (l’esercito israeliano) ha deciso di rafforzare le sue forze nell’area del confine siriano”, si legge in una dichiarazione. 

  • 12:43

    Albanese chiede l’isolamento globale di Israele

    A Bogotà, la capitale della Colombia, la relatrice speciale delle Nazioni Unite per i Territori Palestinesi, Francesca Albanese, è intervenuta alla Conferenza internazionale del Gruppo dell’Aia convocata la scorsa settimana dal presidente Gustavo Petro per “introdurre misure giuridiche, diplomatiche ed economiche concrete che possano fermare la distruzione di Israele” a Gaza. Durante il suo intervento, Albanese, sanzionata recentemente dagli Stati Uniti, ha fatto un appello globale a tagliare i legami a tutti i livelli con Israele, non solo con i suoi esponenti nei territori palestinesi occupati, dichiarando che “come europea temo ciò che la regione (l’Unione europea) e le sue istituzioni sono diventate per molti, una confraternita di stati che predicano il diritto internazionale, ma che sono guidati più da una mentalità coloniale che da principi, agendo come vassalli dell’impero statunitense, anche mentre ci trascina di guerra in guerra, di miseria in miseria e, per quanto riguarda la Palestina, dal silenzio alla complicità”.
    Albanese ha sottolineato che la Conferenza odierna dimostra che “è possibile un percorso diverso” aggiungendo che il Gruppo dell’Aia “ha il potenziale di segnare non solo una coalizione, ma un nuovo centro morale nella politica mondiale”. Creato il 31 gennaio di quest’anno, il Gruppo dell’Aia è composto oltre che da Colombia e Sudafrica che ha copresieduto la Conferenza internazionale odierna, da Cuba, Bolivia, Honduras, Malesia, Senegal e Namibia. La relatrice speciale dell’Onu ha infine denunciato lo smantellamento da parte di Israele “dell’ultima funzione dell’Onu, l’assistenza umanitaria” che ha come obiettivo “provocare fame, spostare ripetutamente o assassinare deliberatamente una popolazione che è stata ‘marcata’ per l’eliminazione”. 

  • 12:34

    A Gaza oltre 60 vittime. 20 morti per soffocamento nei centri di aiuto

    Almeno 61 palestinesi sono stati uccisi oggi nella Striscia di Gaza. Secondo quanto riferiscono fonti ospedaliere, 41 persone, fra cui 11 bambini, sono state uccise in attacchi israeliani. Altre 20 invece sono state uccise nei pressi di un centro di distribuzione gestito dalla Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) a Khan Younis: secondo quanto riferito dalla Ghf, 19 sono morte per la calca formatasi durante la coda, mentre un’altra persona è stata accoltellata a morte. La Ghf sostiene che sia stato Hamas a fomentare il panico e diffondere disinformazione che avrebbe portato alla calca, ma non ha fornito prove di queste affermazioni. Il ministero della Sanità di Gaza e alcuni testimoni, invece, affermano che gli operatori di Ghf avrebbero usato gas lacrimogeni contro la folla, scatenando il panico e una fuga precipitosa. Il ministero ha affermato che è la prima volta che delle persone restano uccise nella calca in siti di distribuzione degli aiuti.  

    È anche la prima volta che il Ghf conferma dei morti in uno dei suoi siti di distribuzione, ma testimoni palestinesi, funzionari sanitari e agenzie delle Nazioni Unite affermano che centinaia di persone sono state uccise mentre si recavano nei centri per ricevere cibo. Alcuni testimoni hanno riferito che la folla è stata presa dal panico dopo aver ricevuto messaggi che comunicavano che gli aiuti non sarebbero stati distribuiti o che sarebbero stati distribuiti solo più tardi. Altri hanno affermato che le persone sono rimaste intrappolate mentre cercavano di passare attraverso un sistema di tornelli che creava un ingorgo. Omar Al-Najjar, un residente della vicina città di Rafah, ha raccontato che le persone ansimavano, probabilmente a causa dei gas lacrimogeni. Le ferite “non sono state causate da colpi d’arma da fuoco, ma dal fatto che le persone si sono ammassate e spinte l’una contro l’altra”, ha detto Al-Najjar mentre trasportava, insieme ad altri tre uomini, uno sconosciuto ferito in ospedale. Il caos nei siti di distribuzione degli aiuti sta costringendo i palestinesi a “marciare verso la morte”, ha affermato. Un altro testimone che si trovava sul posto, Abdullah Aleyat, ha detto che sono stati usati “granate stordenti e spray al peperoncino contro di noi”. L’ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani e il ministero della Salute di Gaza hanno dichiarato martedì che da maggio sono 875 i palestinesi nella Striscia uccisi mentre attendevano aiuti alimentari, 674 dei quali nelle vicinanze dei siti di distribuzione degli aiuti gestiti dal Ghf.  

  • 12:33

    Usa: “Nostro cittadino ucciso dai coloni, Israele indaghi”

    L’ambasciatore degli Stati Uniti in Israele Mike Huckabee ha chiesto a Israele di indagare sull’uccisione di un palestinese-americano di 20 anni, che secondo la famiglia sarebbe stato picchiato a morte da coloni ebrei durante il fine settimana nella Cisgiordania occupata da Israele. “Ci deve essere responsabilità per questo atto criminale e terroristico”, ha scritto Huckabee su X. Seifeddin Musalat, nato in Florida, e un amico del posto sono stati uccisi venerdì. Musalat, ha raccontato la cugina Diana Halum ai giornalisti, è stato picchiato a morte da coloni israeliani nei terreni della sua famiglia. La famiglia ha chiesto al Dipartimento di Stato americano di indagare sulla sua morte e di ritenere i coloni responsabili. L’esercito israeliano ha dichiarato che uno scontro è scoppiato dopo che alcuni palestinesi avevano lanciato pietre contro degli israeliani nella zona, ferendo lievemente due persone. Huckabee, come molti nell’amministrazione Trump, è un forte sostenitore degli insediamenti israeliani, considerati illegali dalla maggior parte della comunità internazionale e visti dai palestinesi come un grande ostacolo alla pace.  

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