Kiev: “Arrestate due presunte spie cinesi”
Il controspionaggio del servizio di sicurezza ucraino (Sbu) ha reso noto di avere arrestato a Kiev due cittadini cinesi che avevano tentato di rubare documentazione classificata sul sistema missilistico ucraino RK-360MC “Neptune”. Lo ha riferito Rbc-Ucraina citando il Servizio di sicurezza dell’Ucraina (Sbu). Una delle due presunte spie sarebbe un ex studente di 24 anni di un’università tecnica di Kiev, mentre un altro sospettato sarebbe il padre di un ex studente che viveva in Cina ma che si recava periodicamente in Ucraina per coordinare personalmente il lavoro di intelligence del figlio. Secondo l’inchiesta, l’ex studente avrebbe dovuto ricevere la documentazione tecnica sulla produzione dei missile. A tal fine, intendeva reclutare un ucraino coinvolto nello sviluppo delle più recenti armi delle forze della difesa. “Il controspionaggio dell’Sbu ha smascherato la spia nella fase iniziale delle sue attività di intelligence e l’ha arrestato in flagranza mentre consegnava documenti segreti. Il passo successivo è stato quello di arrestare il padre, che avrebbe dovuto consegnare informazioni segrete ai servizi segreti cinesi“, aggiunge il controspionaggio. Durante le perquisizioni sono stati sequestrati i telefoni attraverso i quali i due cinesi coordinavano le loro attività di spionaggio.
Cremlino: “Sulle dichiarazioni di Trump siamo tranquilli”
“Il Cremlino è tranquillo riguardo alle dure dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sul presidente russo Vladimir Putin. Nel complesso, il presidente degli Stati Uniti ha uno stile piuttosto duro”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, parlando ai giornalisti.
Mosca: “Trump minacciò la Russia? Non sappiamo se è vero”
Il Cremlino ha detto di non sapere “se è una fake news o no” la notizia della Cnn secondo la quale il presidente Usa Donald Trump, in un incontro nel 2024 con i donatori, avrebbe detto di avere minacciato di bombardare Mosca se Vladimir Putin avesse attaccato l’Ucraina. “Ci sono molte fake news oggi, spesso ci sono più fake news che informazioni reali – ha detto il portavoce Dmitry Peskov, citato da Ria Novosti -. Quando analizziamo questa o quella notizia partiamo da questo presupposto”.
“Trump minacciò Putin e Xi di bombardare Mosca e Pechino”
“Donald Trump durante un incontro privato con i donatori nel 2024 ha affermato che aveva cercato di dissuadere il presidente russo Vladimir Putin dall’attaccare l’Ucraina minacciando di bombardare Mosca a tappeto per rappresaglia”. Lo rivela la Cnn facendo riferimento ad una registrazione audio. “Se vai in Ucraina, bombarderò Mosca a tappeto. Ti dico che non ho altra scelta”, avrebbe detto a Putin. “Ma poi lui mi rispose di non credermi”, aggiunse Trump. Quest’ultimo avrebbe poi affermato di aver trasmesso un avvertimento simile anche al presidente cinese Xi Jinping in merito ad una possibile invasione di Taiwan, dicendogli che gli Stati Uniti “avrebbero risposto bombardando Pechino“.
Le dichiarazioni – prosegue l’emittente – sarebbero state pronunciate mentre Trump si stava preparando per un secondo mandato presidenziale. Le registrazioni audio sarebbero state prese durante le raccolte fondi del 2024 a New York e in Florida, successivamente ottenute da Josh Dawsey, Tyler Pager e Isaac Arnsdorf, che hanno descritto in dettaglio alcuni degli scambi nel loro nuovo libro, “2024”. I file audio non sono mai stati trasmessi in precedenza, mentre la campagna elettorale di Trump ha rifiutato di commentare il contenuto delle registrazioni. Gli audio – prosegue la Cnn – mostrano un lato aggressivo di Trump, che si appella a porte chiuse ai ricchi donatori e rivela loro la sua strategia in politica estera, parlando anche dell’espulsione degli studenti manifestanti. “Una cosa che farei è cacciare fuori dal Paese qualsiasi studente che protestasse”, avrebbe detto Trump durante una seconda raccolta fondi a porte chiuse, promettendo di reprimere le manifestazioni pro-palestinesi nei campus universitari. “Quelle persone hanno commesso un grave errore. Cacciateli fuori dal Paese e penso che questo fermerà tutto”. Trump ha fatto riferimento alle sue conversazioni con Putin e Xi, sostenendo che avrebbe evitato i conflitti in Ucraina e a Gaza se fosse stato presidente al posto di Joe Biden, un’affermazione che ha continuato a ripetere mentre ora lotta per porre fine a entrambe le guerre.
Lavrov in missione in Corea del Nord
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov sarà in missione in Corea del Nord da venerdì a domenica, rende noto l’agenzia di stampa ufficiale nordcoreana. Già diverse volte quest’anno il segretario del Consiglio di sicurezza Sergei Shoigu è stato più di una volta in visita a Pyongyang, nel quadro di una cooperazione crescente fra Russia e Corea del Nord in particolare per lo sforzo bellico di Mosca contro l’Ucraina.
Wsj: “Trump valuta l’invio di Patriot all’Ucraina”
Il presidente americano Donald Trump sta valutando l’invio di un ulteriore sistema di difesa aerea Patriot in Ucraina, dopo aver promesso nei giorni scorsi di rafforzare le difese di Kiev contro gli attacchi russi. A riferirne è il Wall Street Journal, che cita due funzionari statunitensi. L’amministrazione Washington non ha rivelato quali armi aggiuntive intenda fornire all’Ucraina a fronte della mancata risposta del presidente russo Vladimir Putin alle richieste di porre fine al conflitto. Inviare un altro sistema di difesa Patriot rappresenterebbe un passo significativo per la Casa Bianca: sarebbe la prima volta che Trump approva la fornitura di un importante sistema bellico a Kiev al di fuori di quelli autorizzati dalla Casa Bianca di Joe Biden. La Casa Bianca ha chiesto al Pentagono di illustrare le opzioni per l’invio di ulteriori armi all’Ucraina, tra cui un sistema Patriot, ha rivelato uno dei funzionari citati dal Wall Street Journal, secondo cui si sta attualmente anche valutando se altri paesi possano fornire altri Patriot a Kiev. Il presidente Trump ha annunciato ieri che sta esaminando un disegno di legge per imporre sanzioni o dazi ai paesi che sostengono l’invasione russa, un provvedimento promosso dal senatore Lindsey Graham, stretto alleato di Trump, e sostenuto da oltre 80 senatori. Tuttavia, scrive il Wsj, secondo una persona vicina a Trump, il disegno di legge attualmente in esame “non offre al presidente sufficiente flessibilità”, e la Casa Bianca starebbe collaborando con i parlamentari per garantire che il provvedimento sostenga concretamente gli sforzi per porre fine alla guerra.
Massiccio bombardamento su Lutsk
La città di Lutsk, nel nord-ovest dell’Ucraina, è stata sottoposta la notte scorsa al più massiccio attacco delle forze russe con droni e missili dall’inizio dell’invasione. Lo scrive l’Ukrainska Pravda citando il Il sindaco Ihor Polishchuk e il capo dell’amministrazione statale regionale di Volyn Ivan Rudnytskyi. I bombardamenti hanno causato incendi e distruzione, ma al momento non si hanno notizie di vittime.
Kiev: “Mosca ha lanciato il più grande attacco dall’inizio della guerra”
L’Ucraina ha reso noto che la notte scorsa la Russia ha lanciato il più grande attacco di droni e missili dall’inizio della guerra prendendo di mira principalmente la parte occidentale del Paese. L’aeronautica militare ucraina ha precisato che l’esercito russo ha lanciato 728 droni e 13 missili, aggiungendo che i suoi sistemi di difesa aerea hanno intercettato 711 droni e che almeno sette missili sono stati distrutti.