Coopi: “In Libano oltre 1.000 morti in due settimane”
“Oltre 1500 attacchi, più di 1000 vittime e migliaia di persone costrette ad abbandonare la propria casa e la propria vita nel giro di poche ore. La situazione in Libano in appena due settimane è diventata drammatica e i bisogni umanitari crescono di giorno in giorno”. A lanciare l’allarme è Coopi – Cooperazione Internazionale, organizzazione presente nel Paese dal 2013, che è subito intervenuta sul campo per soccorrere la popolazione.
La situazione è rapidamente arrivata al collasso. “Intere famiglie hanno perso tutto e sono costrette a rifugiarsi in scuole e centri di accoglienza improvvisati. Chi può sta scappando, cercando rifugio nel Nord del Paese o in Siria“, spiega da Beirut il Coordinatore regionale per il Medio Oriente di Coopi, Matteo Crosetti.
La popolazione in fuga , “più di 100mila persone” , “ha bisogno di ogni bene di prima necessità – aggiunge – Per questo in queste ore stiamo offrendo assistenza alle persone che, spaventate dai bombardamenti e in cerca di un luogo sicuro, si sono riversate nei rifugi pubblici”.
Gli operatori umanitari di Coopi, in particolare, stanno lavorando nel centro di formazione professionale nel Governatorato di Saida e in due scuole a 16Km da Tripoli, adibiti a rifugi collettivi. “In pochi giorni abbiamo accolto più di 1000 persone a cui stiamo garantendo due pasti al giorno, grazie all’allestimento di due cucine mobili, ma il bisogno umanitario è enorme e per ampliare il nostro intervento abbiamo bisogno di aiuto», conclude Crosetti.
Per sostenere gli sforzi umanitari è stata attivata una raccolta fondi urgente. È possibile offrire un aiuto sul sito dona.coopi.org/emergenza-libano/.