Guterres: “Gaza un cimitero di bambini. E record di cronisti uccisi”. Giordania: “Palestinesi solo in Cisgiordania? Dichiarazione di guerra”

Secondo Hamas, il numero di civili uccisi nella Striscia è di 10mila, di cui 4mila minori. Israele: “In 48 ore partirà l'attacco finale”. Evacuati paesi nel nord di Israele dopo il lancio di decine di razzi dal Libano

Aggiornato: 10:22

  • 09:47

    Re Abdallah di Giordania a Bruxelles: colloqui con Ue e nato per la pace

    Il re giordano Abdullah II si reca oggi a Bruxelles per incontrare i leader dell’Unione Europea, della Nato e del governo del Belgio. Lo riporta l’agenzia di stampa Petra spiegando che, durante la visita, il re giordano “discuterà dei pericolosi sviluppi in Medioriente e della necessità di lavorare per fermare la guerra” oltre che di “facilitare l’arrivo di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza in modo sostenibile”.

  • 09:33

    Nyt: “Se Hezbollah o Iran attaccano Israele, gli Usa interverranno”

    L’amministrazione Biden ha chiarito all’Iran e a Hezbollah attraverso i partner regionali che gli Stati Uniti interverranno militarmente se attaccano Israele. Lo scrive il New York Times, secondo cui la visita in Iraq del segretario di Stato americano Antony Blinken è stata l’occasione per mettere in guardia l’Iran dall’attaccare le truppe o gli interessi statunitensi nella regione. “Era molto importante inviare un messaggio molto chiaro a chiunque potesse cercare di trarre vantaggio dal conflitto a Gaza per minacciare il nostro personale qui o in qualsiasi altra parte della regione: non fatelo”, ha detto Blinken a Baghdad.

  • 09:20

    Idf: “In 48 ore attacco finale a Gaza City”

    L’esercito di Israele (Idf) stima che le forze nella Striscia di Gaza circonderanno completamente Gaza City entro 48 ore e inizieranno poi i combattimenti all’interno della città. Lo riporta Haaretz, aggiungendo che l’obiettivo per l’Idf sarà quello di raggiungere gli operativi di Hamas che sono stati spinti in città e di distruggere i tunnel e le istituzioni militari e civili del gruppo. L’Idf ritiene che sia possibile raggiungere l’obiettivo di distruggere Hamas ma che ciò richiederà un lungo periodo di tempo, da alcuni mesi a un anno, o anche di più. L’Idf ha osservato anche che per liberare l’area dai miliziani è necessario agire in modo approfondito e relativamente lento. Secondo quanto riferito dall’esercito israeliano – riporta ancora Haaretz – in questa fase l’Idf si asterrà dall’entrare nei tunnel, partendo dal presupposto che siano dotati di trappole esplosive e in alcuni casi, se l’intelligence lo ritiene opportuno, l’aviazione colpirà il tunnel dall’alto neutralizzando chiunque si trovi all’interno

  • 09:06

    Blinken incontra il ministro degli Esteri turco

    Il Segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha incontrato il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ad Ankara per discutere della situazione a Gaza e del conflitto tra Israele e Palestina. Lo rende noto l’agenzia di stampa Anadolu. Non è chiaro se dopo i colloqui ci sarà una conferenza stampa congiunta.

  • 08:52

    Attacco con coltello e spari a Gerusalemme, due agenti feriti

    Due agenti della polizia israeliana sono rimasti gravemente feriti in un attacco con coltello e spari a Gerusalemme. Lo riferisce la polizia israeliana, precisando che “il terrorista è stato ucciso” sul posto, presso la porta di Erode nella Città vecchia, dagli agenti che sono intervenuti. 

  • 08:50

    Idf: “Colpiti 450 obiettivi, uccisi comandanti di Hamas”

    L’esercito israeliano (Idf) ha ucciso comandanti di Hamas e ha colpito oltre 450 obiettivi nella Striscia nelle ultime 24 ore. Lo ha fatto sapere il portavoce militare Daniel Hagari, secondo cui i soldati “hanno preso il controllo di un compound militare di Hamas con posti di osservazione, aree di addestramento per gli operativi e tunnel, uccidendo numerosi terroristi”, tra cui Jamal Mussa, “responsabile delle operazioni speciali di sicurezza di Hamas” che “nel 1993 condusse un attacco a fuoco contro soldati israeliani di pattuglia nella Striscia”. 

  • 08:47

    Arrestata attivista palestinese per un post su Facebook

    L’esercito israeliano ha arrestato durante la notte Ahed Tamimi, un’attivista palestinese molto nota anche a livello internazionale per aver schiaffeggiato nel 2018, quando aveva 17 anni, due soldati nel suo villaggio cisgiordano di Nabi Saleh, vicino Ramallah. Per quel gesto all’epoca fu condannata a otto mesi di reclusione e a una multa di cinquemila shekel (circa 1.200 dollari). Questa volta – riferisce Haaretz – è stata arrestata per aver pubblicato sui social il seguente post: “Il nostro messaggio alle mandrie di coloni è che vi aspettiamo in tutte le città della Cisgiordania. Vi massacreremo e direte che ciò che vi ha fatto Hitler era uno scherzo. Berremo il vostro sangue e mangeremo i vostri teschi”. È stata ”arrestata una terrorista”, ha scritto in un tweet il ministro della Sicurezza nazionale israeliana Itamar Ben-Gvir, che ha elogiato i soldati. 

  • 08:46

    Uccisi 88 dipendenti Onu: mai così tanti in un conflitto

    Sono 88 i membri dello staff dell’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati palestinesi, uccisi nei raid israeliani sulla Striscia di Gaza dallo scorso 7 ottobre. Lo rende noto la stessa Unrwa, precisando che si tratta del ”numero più alto di vittime delle Nazioni unite mai registrato in un singolo conflitto”.

  • 08:43

    Media: “Almeno 27 morti nei bombardamenti notturni su Gaza”

    Almeno 27 persone sono morte nei bombardamenti notturni su Gaza. Lo afferma l’agenzia di stampa palestinese Wafa. Almeno in 15 sono stati uccisi nel quartiere Tal al-Sultan di Rafah, nel sud della Striscia. Altre dieci vittime ad Al-Zawaida, nel centro dell’exclave, mentre altre due sono state uccise in un attacco su una casa nel campo profughi di Jabalia. “Alcune aree di Gaza non sono state raggiunte dalle autorità o dai servizi di emergenza a causa dei pesanti bombardamenti ed è probabile che il bilancio delle vittime possa essere più alto”, riferisce Wafa.

  • 08:41

    Appello Onu e ong per un cessate il fuoco umanitario

    Le principali agenzie umanitarie delle Nazioni unite e gli enti di beneficenza internazionali hanno chiesto un immediato “cessate il fuoco umanitario” a Gaza. È quanto si legge in una dichiarazione congiunta firmata, tra gli altri, dai vertici dell’Ocha, dell’Unicef, del Programma alimentare mondiale, dell’Oms, di Save the Children e di Care International. Nella nota la situazione di Gaza è definita “orribile” e “inaccettabile”: “Un’intera popolazione è assediata e sotto attacco, privata dell’accesso ai beni essenziali per la sopravvivenza, bombardata nelle proprie case, rifugi, ospedali e luoghi di culto”, denunciano gli enti.