“15 morti e molti feriti a causa del raid vicino all’ospedale di Gaza”
È di 15 morti e decine di feriti il bilancio del raid sull’ingresso dell’ospedale al-Shifa di Gaza city, il più grande della Striscia di Gaza. Lo ha riferito al Jazeera.
È di 15 morti e decine di feriti il bilancio del raid sull’ingresso dell’ospedale al-Shifa di Gaza city, il più grande della Striscia di Gaza. Lo ha riferito al Jazeera.
Momenti chiave
L’operazione del 7 ottobre “ha mostrato come non è mai accaduto prima tutta la debolezza e la fragilità di Israele… Israele è una entità che sta tremando”. Lo ha detto il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, in un discorso pubblico, pronunciato da una località non meglio precisata e trasmesso in diretta tv in occasione della ‘Festa dei martiri caduti sulla via di Gerusalemme’.
“L’operazione del 7 ottobre è stata una operazione sacra condotta al 100 per 100 dai palestinesi” ed è stata ”un’operazione coraggiosa, grande, molto molto importante”. Lo ha dichiarato il Segretario generale di Hezbollah Hassan Nasrallah in un discorso televisivo.
Per il leader degli Hezbollah prima del 7 ottobre “sul fronte palestinese vi erano quattro questioni urgenti”. “Le migliaia di prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane; la questione della moschea di al Aqsa a Gerusalemme; l’assedio di Gaza per quasi vent’anni; i pericoli che incombono sulla Cisgiordania, compresi gli insediamenti israeliani, le uccisioni e gli arresti quotidiani. Tutti questi problemi – ha detto Nasrallah – erano pressanti per i palestinesi e la loro resistenza prima del 7 ottobre”. Nasrallah sta parlando in un discorso pubblico, trasmesso in diretta tv in occasione della ‘Festa dei martiri caduti sulla via di Gerusalemme’.
Le vittime di Gaza sono “tutti martiri, si stanno muovendo verso un altro mondo enunciato dai profeti, ora sono lì dove non ci sono dittature e non ci sono sionisti”. Lo ha detto il leader di Hezbollah Hassan Nasralla.
“La nostra battaglia è pienamente legittima, dal punto di vista legale e religioso, contro l’occupante sionista”: lo ha detto il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, in un discorso pubblico, pronunciato da una località non meglio precisata e trasmesso in diretta tv in occasione della ‘Festa dei martiri caduti sulla via di Gerusalemmè, in riferimento ai circa 60 combattenti di Hezbollah uccisi dall’8 ottobre a oggi negli scontri con l’esercito israeliano nel sud del Libano.
???? “LIVE: Sayyed Hassan Nasrallah, the Secretary General of Lebanon’s Hezbollah resistance movement, delivers speech https://t.co/jr84oCDLZz
— Press TV (@PressTV) November 3, 2023
“Anche oggi abbiamo messo in sicurezza 10 persone da Gaza. Sono 7 italo-palestinesi più i loro familiari. Tra loro due giovani donne incinte. Stanno bene e in viaggio per Il Cairo. Continuiamo a lavorare per la pace in Medio Oriente e dare priorità agli aspetti umanitari”. Lo scrive il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani su Twitter.
L’ufficio di Benyamin Netanyhau ha confermato, al termine dell’incontro tra il premier e il segretario di stato Usa Antony Blinken, che Israele non non consentirà l’ingresso di carburante nella Striscia. Secondo alcuni report, citati dai media, il dossier non sarebbe neanche stato affrontato durante l’incontro. Ieri l’esercito aveva annunciato che gli ospedali della Striscia sarebbero stati riforniti di carburante una volta esaurito per poi essere smentito dal primo ministro.
Le forze israeliane hanno usato gas lacrimogeni e cannoni ad acqua contro i giovani palestinesi che cercavano di avvicinarsi alla moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme per recitare la preghiera del venerdì. Lo riferisce Al Jazeera che denuncia una escalation della situazione. Dall’inizio della guerra, le forze israeliane impediscono a chiunque abbia meno di 14 anni, a volte anche di più, di entrare nel complesso. Secondo al Jazeera, i palestinesi si dicono preoccupati per la loro sicurezza.