Il valico di Rafah aperto domani per i feriti
Il valico di Rafah tra Gaza e l’Egitto sarà aperto domani per i palestinesi feriti per ricevere aiuto in Egitto in ospedali da campo. Lo riferiscono fonti locali all’ANSA.
Momenti chiave
Il valico di Rafah tra Gaza e l’Egitto sarà aperto domani per i palestinesi feriti per ricevere aiuto in Egitto in ospedali da campo. Lo riferiscono fonti locali all’ANSA.
Fatah, il partito del presidente palestinese Abu Mazen, annuncia una “giornata di rabbia” domani dopo il bombardamento del campo profughi di Jabalya. Lo riferiscono i media internazionali. L’appello riguarda solo il nord della Cisgiordania.
Dopo il bombardamento nel campo profughi di Jabalia, Hamas esorta i paesi arabi e musulmani “a prendere una posizione storica e decisiva per fermare i massacri” commessi da Israele, e quello che descrive come un “genocidio” contro il popolo palestinese. Lo riferisce Al Jazeera online, secondo cui in un comunicato Hams afferma inoltre che “il massacro dell’occupazione terroristica sionista nel campo di Jabalia è tollerato da tutti i paesi, governi e organizzazioni che sostengono questa entità terroristica sionista”.
Le sirene di allarme per i razzi da Gaza sono risuonate nel centro di Israele e nella zona grande di Tel Aviv. Lo ha fatto sapere l’esercito israeliano. E’ la seconda volta durante la giornata.
“Sono almeno 15 i morti nel bombardamento aereo israeliano sul campo profughi di Nuseirat”, nel centro della Striscia di Gaza. Lo riferisce l’agenzia palestinese Wafa, precisando che sono stati colpiti due edifici residenziali e che “si ritiene ci siano altri cadaveri sotto le macerie”.
“Gaza è diventata un cimitero per migliaia di bambini”. Lo ha dichiarato il portavoce dell’Unicef James Elder, citato dalla stessa agenzia dell’Onu sul proprio profilo X. “James Elder ribadisce la necessità di un immediato cessate il fuoco umanitario, di far affluire gli aiuti e di liberare i bambini rapiti”, scrive l’Unicef.
Dall’inizio della guerra sono state registrate più di 174.453 richieste di licenze per il possesso di armi da fuoco. Lo riferisce Ynetnews, secondo cui il ministero della Sicurezza nazionale israeliano ha dichiarato che i centri ricevono una media di 10.000 nuove richieste ogni giorno, mentre prima del 7 ottobre il numero si aggirava intorno alle 850 richieste a settimana. Il discusso ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, il 10 ottobre ha ordinato l’acquisto immediato di 10 mila armi da fuoco da consegnare ai civili.
Due soldati israeliani sono morti oggi durante le operazioni di terra a Gaza. Lo ha fatto sapere l’esercito spiegando che i due facevano parte della Brigata Givati. Si tratta di Roei Wolf (20 anni) e Lavi Lipshitz (20 anni). Sono i primi due militari uccisi dall’inizio delle operazioni israeliane di cui si ha notizia.
L’aviazione israeliana “ha distrutto le case del campo profughi di Jabalya, dove vivevano in centinaia, con sei bombe di fabbricazione americana”: lo afferma il capo della difesa civile nel nord di Gaza, Ahmad al-Kahlout, citato dai media panarabi.