Scontri Idf-Hamas nelle strade di Gaza. Raid su due campi profughi, decine di morti. Tel Aviv: “Infrastruttura terroristica sotto quelle civili”

Militari di Tel Aviv di nuovo nella Striscia. Attacco al campo profughi di Jabalia: "recuperati 50 corpi". Hamas smentisce che sia stato ucciso uno dei suoi leader, come rivendicato da Tel Aviv e promette il rilascio di alcuni ostaggi stranieri. Fatah annuncia per domani una "giornata della rabbia" nel nord della Cisgiordania. Blinken incontra Netanyahu venerdì

Aggiornato: 11:05

I fatti più importanti

  • 09:02

    Unicef: “Mancanza di acqua pulita sta per causare una catastrofe”

    La direttrice esecutiva del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef), Catherine Russell, ha dichiarato oggi al Consiglio di sicurezza dell’Onu che a Gaza l’acqua pulita si sta rapidamente esaurendo. “C’è solo un impianto di desalinizzazione in funzione e solo al 5% della capacità, mentre tutti e sei gli impianti di trattamento delle acque reflue di Gaza sono ora non operativi a causa della mancanza di carburante o energia elettrica”, ha affermato le Russell. “La mancanza di acqua pulita e di servizi igienico-sanitari sicuri è sul punto di diventare una catastrofe”, ha sottolineato avvertendo come “a meno che l’accesso all’acqua pulita non venga ripristinato urgentemente, sempre più civili, compresi i bambini, si ammaleranno o moriranno di disidratazione o di malattie trasmesse dall’acqua”.

  • 08:59

    Fonti Gaza: “Circa 50 persone uccise nei raid notturni”

    Circa 50 persone tra cui molti bambini sono rimaste uccise e molte altre ferite stanotte da nuovi raid aerei dell’esercito di Israele sulla Striscia di Gaza, secondo fonti palestinesi citate dai media locali. Nella città meridionale di Rafah almeno 27 persone sono morte in due diversi attacchi contro edifici residenziali, riporta l’agenzia di stampa Wafa. Altre 18 persone hanno perso la vita in un bombardamento sulla zona di Al Zawaida e sette nel quartiere di Al Zaytoun. Tre persone tra cui un bimbo di 6 anni sono rimaste uccise in un altro raid nella parte settentrionale della Striscia. Secondo la Wafa, il numero delle vittime è destinato ad aumentare e diverse persone sono ancora intrappolate tra le macerie degli edifici bombardati. 

  • 08:58

    31 giornalisti uccisi dall’inizio del conflitto

    Secondo l’ultimo bilancio del Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj), almeno 31 reporter sono stati uccisi mentre seguivano il conflitto tra Israele e Hamas. Le vittime sono 26 palestinesi, quattro israeliani e un libanese. Altri otto giornalisti sarebbero feriti, mentre nove sono considerati dispersi o detenuti.

  • 08:57

    Hamas, siamo pronti allo scambio di tutti i prigionieri

    Hamas ribadisce di essere pronta a concludere un accordo sullo scambio di prigionieri con Israele. Lo ha detto ad Al Jazeera il portavoce del gruppo islamista palestinese Hazem Kasem. Kasem afferma che Hamas sarebbe disposta a rilasciare tutti i prigionieri da essa detenuti in cambio di tutti quelli detenuti da Israele. Il portavoce dei miliziani ha inoltre osservato che Hamas spera di “affrontare la battaglia attuale, contando sulle proprie forze e sulla capacità di resistenza del popolo palestinese”.

  • 08:57

    Il Giappone annuncia sanzioni contro Hamas

    Il governo giapponese ha deciso l’imposizione di sanzioni contro il gruppo militante palestinese Hamas, tramite il blocco dei beni di nove individui coinvolti nella gestione delle finanze del movimento e di una piattaforma per la conversione di criptovalute con sede legale a Gaza utilizzata per i trasferimenti di denaro. Dall’attentato terroristico del 7 ottobre contro lo Stato ebraico Tokyo ha condannato fermamente le uccisioni e i sequestri di civili israeliani, definendoli attacchi terroristici. La decisione segue di una settimana simili sanzioni annunciate dall’alleato statunitense.

  • 08:55

    Sirene d’allarme ad Ashkelon e Netiv HaAsara

    Le sirene d’allarme antimissile sono entrate in funzione nelle prime ore di oggi nella città di Ashkelon e nell’insediamento di Netiv HaAsara, nel sud di Israele. Lo riportano i media locali. Netiv HaAsara è stata tra le località prese d’assalto il 7 ottobre dai miliziani di Hamas: l’insediamento ha registrato 15 vittime accertate sulle oltre 1.400 totali, secondo le autorità israeliane.

  • 08:53

    Israele: “Fermeremo gli aiuti se dimostreremo che vanno ad Hamas”

    Gli aiuti umanitari di cibo e medicine alla Striscia di Gaza verranno sospesi se diventasse chiaro che le risorse vengono prese da Hamas, ha affermato in un comunicato l’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. “Le spedizioni sono destinate alla popolazione civile”, si legge nella nota citata dai media locali che sottolinea come i servizi di sicurezza israeliani ne stiano “fisicamente controllando e ispezionando” tutte le consegne attraverso l’Egitto. Secondo la Mezzaluna rossa palestinese, dal 21 ottobre 144 camion di aiuti sono stati inviati nella Striscia attraverso il valico di frontiera di Rafah.

  • 08:53

    Israele: “Raid aerei contro postazioni Hezbollah”

    L’esercito israeliano ha dichiarato oggi di aver effettuato attacchi aerei in Libano contro il movimento sciita Hezbollah, alleato di Hamas. “Aerei da combattimento hanno ultimamente attaccato le infrastrutture dell’organizzazione terroristica sul territorio” libanese, hanno detto le Forze di difesa israeliane (Idf) su X. “Tra le infrastrutture attaccate sono stati distrutti armamenti, postazioni e siti utilizzati” dai paramilitari islamisti, ha aggiunto l’esercito. L’aumento della tensione al confine israelo-libanese fa temere un’estensione regionale della guerra tra lo Stato ebraico e Hamas, scoppiata dopo il sanguinoso attacco del movimento islamico palestinese del 7 ottobre che secondo le autorità israeliane ha ucciso oltre 1.400 persone, in maggioranza civili. Hamas afferma che più di 8.300 persone sono state uccise nei bombardamenti di ritorsione israeliani sulla Striscia di Gaza. Hezbollah ha annunciato ieri la morte di uno dei suoi combattenti, portando a 47 il numero dei suoi membri uccisi dal 7 ottobre. Il primo ministro libanese Najib Mikati ha assicurato ieri che il suo Paese sta facendo tutto il possibile per evitare di essere coinvolto nel conflitto, affermando di temere “che un’escalation possa coinvolgere l’intera regione”.

  • 08:52

    Israele: “Ucciso un infiltrato al confine con la Striscia”

    L’esercito israeliano afferma che le sue truppe hanno ucciso oggi un individuo sospettato di entrare illegalmente nel territorio dello Stato ebraico dalla Striscia di Gaza. Secondo un comunicato delle Forze di difesa israeliane (Idf) citato dai media locali, l’esercito ha individuato il sospetto e fatto fuoco contro di lui vicino all’insediamento di Rèim, a circa 5 chilometri dal confine con la Striscia. Nelle vicinanze del kibbutz di Rèim il 7 ottobre si stava svolgendo il festival musicale preso d’assalto dai miliziani di Hamas.

  • 08:51

    “Coloni israeliani hanno incendiato una casa palestinese”

    Fonti palestinesi affermano che ieri sera alcuni coloni israeliani hanno appiccato il fuoco a una casa in un villaggio della Cisgiordania nella zona di Masafer Yatta. Lo riportano i media locali. Uno degli abitanti del villaggio ha detto al quotidiano israeliano Haaretz che un gruppo di persone è entrato nel villaggio a sud di Hebron, ha dato fuoco all’abitazione ed è scappato. In un altro incidente avvenuto nella stessa zona, secondo i residenti alcuni coloni sarebbero arrivati nel villaggio di Tuba lanciando pietre contro la gente del posto per poi andare via.