Netanyahu: “Stiamo preparando l’invasione. Non do dettagli”. Ue divisa su Guterres: censurato l’appello dell’Onu per una tregua

LA GIORNATA - Il premier israeliano: "Tutti dovranno rispondere di cosa è accaduto il 7 ottobre. Anche io". Tel Aviv nega visti ai funzionari Onu dopo l’intervento del segretario generale. Sánchez esprime sostegno a Guterres. Nella Striscia "i morti sono oltre 6.500"

Aggiornato: 23:10

I fatti più importanti

  • 09:31

    Il presidente del Consiglio europeo Michel ai leader Ue: “Garantire aiuti umanitari a Gaza”

    “Il deterioramento della situazione umanitaria a Gaza continua a destare grave preoccupazione. Dobbiamo discutere, in primo luogo, su come garantire con urgenza l’effettiva fornitura di aiuti umanitari e l’accesso ai bisogni più elementari”. Lo scrive il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nella sua lettera d’invito ai leader alla vigilia del vertice Ue.
    “Dobbiamo impegnarci, in un fronte unito e coerente, con i partner per evitare una pericolosa escalation regionale del conflitto” e “rilanciare il processo di pace basato sulla soluzione dei due Stati, è l’unica via da seguire”, aggiunge Michel. 

  • 08:55

    Otto soldati siriani uccisi e sette feriti in attacchi israeliani nel sud della Siria

    Otto soldati siriani sono stati uccisi e sette feriti in attacchi israeliani che hanno preso di mira le loro posizioni nel sud della Siria, hanno annunciato i media ufficiali del Paese. “Dopo l’una di notte, il nemico israeliano ha effettuato un attacco aereo dalle alture occupate del Golan”, colpendo le posizioni dell’esercito siriano nella provincia di Deraa, secondo una fonte militare citata dai media. L’esercito israeliano aveva dichiarato di aver colpito infrastrutture militari in Siria in risposta al fuoco diretto contro Israele martedì. 

  • 08:42

    Il capo di Hezbollah ha incontrato il capo della Jihad islamica palestinese Ziad Nahleh

    Il capo di Hezbollah Hassan Nassrallah ha incontrato il capo della Jihad islamica palestinese Ziad Nahleh e il vice capo dell’ufficio politico di Hamas Saleh al-Arouri. Lo scrive Haaretz, citando una dichiarazione di Hezbollah, secondo cui i tre leader hanno discusso degli ultimi eventi nella Striscia di Gaza, compresi gli scontri in corso al confine tra Libano e Israele.

  • 08:33

    Ufficio Onu: “704 palestinesi uccisi nelle ultime 24 ore negli attacchi israeliani sulla Striscia”

    Sono stati 704 i palestinesi, di cui 305 minori, uccisi nelle ultime 24 ore negli attacchi israeliani sulla Striscia. Lo ha fatto sapere il ministero della sanità locale riferito dell’Ufficio di coordinamento dell’Onu per gli affari umanitari (Ocha). Secondo la stessa fonte si tratta del più alto numero di morti in un giorno dall’inizio delle ostilità.

    Il ministero della sanità di Hamas dal canto suo ha riferito che sono stati oltre 80 i palestinesi rimasti uccisi la scorsa notte durante gli attacchi di Israele sulla Striscia. I media hanno ricordato che Hamas nel fornire le cifre dei morti non fa distinzione tra civili e non. 

  • 08:23

    Media palestinesi: “Attacco israeliano vicino al campo profughi di Jenin, uccise tre persone”

    Secondo i media palestinesi, tre persone sono state uccise e molte altre ferite in un attacco israeliano vicino al campo profughi di Jenin in Cisgiordania. “Un aereo israeliano ha lanciato almeno due missili contro un gruppo di persone vicino al campo di Jenin, uccidendo tre persone e ferendone diverse altre”, ha riferito l’agenzia di stampa palestinese Wafa, citando fonti locali.
    L’esercito israeliano, da parte sua, ha dichiarato in un comunicato di aver effettuato “attività antiterrorismo” nella zona, ma non ha fatto menzione di vittime limitandosi a precisare che non ci sono stati morti o feriti tra le forze israeliane. Alle prime ore del mattino, “l’Idf e le forze della polizia di frontiera israeliana hanno condotto una attività antiterrorismo a Wadi Bruqin, nell’area di Jenin – scrivono le Forze israeliane su Telegram -, e hanno arrestato due individui sospettati di coinvolgimento in attività terroristiche. Inoltre, le Forze hanno aperto il fuoco contro i terroristi armati”. Durante l’attività “antiterrorismo” nel campo di Jenin, “terroristi armati hanno sparato e lanciato ordigni esplosivi contro le forze di sicurezza israeliane”. In risposta, un drone dell’Idf ha colpito i terroristi.
    Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha), dall’inizio del conflitto almeno 95 palestinesi sono stati uccisi in Cisgiordania. 

  • 08:20

    L’agenzia di rating S&P rivede l’outlook di Israele da stabile a negativo

    S&P Global ha rivisto l’outlook di Israele da “stabile” a “negativo”, citando il rischio che la guerra tra Israele e Hamas possa diffondersi più ampiamente con un impatto più pronunciato sull’economia e sulla situazione della sicurezza nel Paese. Lo riporta il Jerusalem Post.
    La settimana scorsa, Fitch ha messo il rating del debito sovrano di Israele di “A+” in ‘rating watch negativo’, e ha avvertito che una grave escalation del conflitto in corso con Hamas potrebbe portare a un’azione di rating negativo. “Attualmente presumiamo che il conflitto rimarrà centrato a Gaza e non durerà più di tre-sei mesi”, ha affermato in una nota S&P, sottolineando che potrebbe riportare le prospettive a “stabili” se il conflitto fosse risolto, con conseguente “riduzione dei rischi per la sicurezza regionale e interna”.
    L’agenzia ha aggiunto che il sostegno internazionale potrebbe mitigare alcuni degli effetti macroeconomici negativi su Israele. S&P ha confermato il rating di credito sovrano del Paese in valuta estera e locale a lungo e breve termine in “AA-/A-1+”. 

  • 08:19

    Tel Aviv: “Attacchi su larga scala su infrastrutture di Hamas a Gaza”

    L’esercito israeliano nella scorsa notte ha effettuato attacchi su larga scala, basati su informazione dell’intelligence, contro infrastrutture di Hamas a Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui sono stati centrati “tunnel del terrore, quartier generali militari, magazzini di armi, lanciatori di colpi di mortai e lanciatori di missili anticarro”. Inoltre, sempre durante la notte, l’esercito ha colpito apparati operativi di emergenza di Hamas comprese “sale di guerra, infrastrutture e quartier generali militari”. “L’apparato operativo di emergenza di Hamas – ha spiegato il portavoce – è stato responsabile della creazione di blocchi che hanno impedito agli abitanti di Gaza di evacuare verso aree più sicure nel sud della Striscia di Gaza”. Colpiti anche le strutture della sicurezza di Hamas, responsabili per la supervisione della lotta agli oppositori e agli arresti. 

  • 08:19

    Cnn: “Hamas ha pianificato l’attacco usando telefoni fissi nei tunnel”

    Per due anni Hamas ha pianificato l’attacco del 7 ottobre comunicando attraverso una rete telefonica fissa nei tunnel sotterranei di Gaza. E’ quanto emerge dalle informazioni di intelligence condivise da Israele con gli Stati Uniti e riferite da due fonti informate alla Cnn.
    Le linee telefoniche consentivano a una piccola cellula di Hamas di comunicare senza essere tracciata dall’intelligence israeliana e di pianificare l’operazione in segreto fino al momento in cui ha attivato centinaia di miliziani per lanciare l’assalto. Evitando cellulari e computer, riporta ancora la Cnn, Hamas ha quindi fatto ricorso a un “controspionaggio vecchio stile”, privilegiando gli incontri di persona e telefoni via cavo non tracciabili. 

  • 08:17

    Israele negherà il visto di ingresso a funzionari Onu dopo l’intervento di Guterres

    L’ambasciatore israeliano all’Onu Gilad Erdan ha detto che il suo Paese negherà il visto di ingresso a funzionari delle Nazioni Unite dopo l’intervento di ieri del segretario generale Antonio Guterres contestato da Israele stesso. “Viste le sue parole – ha spiegato Erdan alla Radio Militare – negheremo il rilascio dei visti ai rappresentanti dell’Onu. Del resto abbiamo già rifiutato il visto al sottosegretario per gli affari umanitari Martin Griffiths. E’ arrivato il tempo di dare loro una lezione”. 

  • 08:17

    Le forze di difesa israeliane hanno colpito obiettivi militari in Siria

    Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno colpito obiettivi militari in Siria. Lo riporta il The Times of Israel, citando la stessa Idf. Il raid è scattato a seguito del lancio di razzi dalla Siria verso le comunità israeliane delle alture del Golan. L’esercito sostiene che gli aerei da combattimento hanno colpito “infrastrutture militari” e siti di lancio dei mortai.