Russia, la diretta – L’annuncio del presidente bielorusso Lukashenko: “Prigozhin ha accettato la proposta di fermare l’avanzata di Wagner”. C’è la conferma: “Torniamo indietro”

Nel tardo pomeriggio di una giornata da guerra civile, il numero uno di Minsk parla di accordo raggiunto. Il capo di Wagner: "Siamo arrivati a 200 km dalla capitale. Ci fermiamo per non spargere sangue russo". Prigozhin andrà in Bielorussia, nessun processo per lui e i suoi combattenti. Putin aveva detto: “Difenderò la Russia e la costituzione. Gli ammutinati saranno puniti” (leggi).

Aggiornato: 14:43

I fatti più importanti

  • 14:38

    Borrell sente i ministri degli Esteri del G7

    “Ho avuto una chiamata con i ministri degli Esteri del G7 per uno scambio di opinioni sulla situazione in Russia. In vista del Consiglio Affari Esteri dell’Ue di lunedì, mi sto coordinando all’interno dell’Unione Europea e ho attivato il centro di risposta alla crisi. Il nostro sostegno all’Ucraina continua senza sosta”. Lo scrive in un tweet l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell.  

  • 14:26

    Prigozhin: “Il quartiere generale di Rostov preso senza sparare”

    Il leader del gruppo di mercenari Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha assicurato di aver preso il quartier generale dell’esercito russo a Rostov senza sparare, sostenendo di avere l’appoggio della popolazione. “Perché il Paese ci sostiene? Perché marciamo per la giustizia”, ha detto il capo dei miliziani in un messaggio audio su Telegram. “Siamo entrati a Rostov e, senza sparare un solo colpo, abbiamo preso l’edificio del quartier generale”, ha aggiunto.  

  • 14:25

    Bbc: “Convoglio Wagner diretto verso Mosca”

    L’emittente britannica Bbc ha verificato un video che mostra un convoglio Wagner di veicoli armati che viaggia sull’autostrada M4, che collega Voronezh e Mosca attraverso la regione di Lipetsk. Secondo quanto risulta a Bbc News, i mercenari hanno sequestrato strutture militari nella città, che si trova a metà strada tra Rostov e Mosca. 

  • 14:11

    Mosca: “Respinti attacchi di Kiev a sud e a est dell’Ucraina”

    L’esercito russo ha dichiarato di aver respinto diversi attacchi delle forze di Kiev contro le sue posizioni nell’Ucraina meridionale e orientale nelle ultime 24 ore, mentre Mosca deve affrontare la ribellione guidata dai mercenari Wagner in Russia. Secondo il ministero della Difesa russo, nove assalti ucraini sono stati respinti nella regione di Donetsk (est) e uno nella regione di Zaporizhzhia (sud), affermazioni che non possono essere verificate in modo indipendente. 

  • 14:02

    Reuters: “Elicotteri russi attaccano i mercenari Wagner che si dirigono verso Mosca”

    Secondo quanto scrive Reuters, “sabato pomeriggio elicotteri militari russi hanno aperto il fuoco su un convoglio di mercenari ribelli già a più di metà strada verso Mosca con un’avanzata fulminea dopo aver conquistato una città del sud durante la notte. Un giornalista di Reuters ha visto elicotteri dell’esercito aprire il fuoco contro una colonna armata di Wagner che stava avanzando oltre la città di Voronezh con porta truppe e almeno un carro armato su un camion a pianale. La città si trova a più della metà dell’autostrada di 1.100 km (680 miglia) da Rostov a Mosca”.

  • 13:57

    Vice ministra Difesa di Kiev: “La crisi russa per noi è un’opportunità”

    “La crisi politica in Russia era prevedibile e inevitabile” e questa per l’Ucraina può essere “una finestra di opportunità”. Lo scrive su Telegram la viceministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar. Secondo Malyar, “una campagna imperiale per la conquista di nuove terre non può coprire i problemi interni del Paese, può esacerbarli ed è esattamente ciò che sta accadendo”. Infatti, per la viceministra la guerra in Ucraina avrebbe mostrato “il punto più debole dell’impero russo”, ovvero “la paura della verità”, perché “tutte le loro decisioni sono basate sulla menzogna”. Questo atteggiamento avrebbe portato alla “decisione del tutto inadeguata” di iniziare una guerra con l’Ucraina e “il l prezzo di questa decisione sbagliata è il destino della Russia stessa”: “Si autodistruggeranno come Stato in questa forma e noi vinceremo naturalmente, perché siamo pronti ad andare avanti”, sostiene Malyar. In ogni caso, conclude la viceministra, prima di gioire “è meglio essere cauti e prepararsi a qualsiasi scenario”. 

  • 13:56

    Media: “Prigozhin ha rifiutato di negoziare col Cremlino”

    Il Cremlino ieri ha cercato di negoziare un accordo con Yevgeny Prigozhin, ma il leader di Wagner ha rifiutato la richiesta di ritrattare le dichiarazioni di fuoco fatte contro i vertici militari russi. E’ quanto rivela il sito russo Vazhnye Istorii, ripreso da Ukrainska Pravda. Secondo le fonti Prigozhin ha ricevuto “una chiamata dall’amministrazione presidenziale, non da Putin, e gli è stato offerto di ritrattare, spiegando che i suoi messaggi erano opera di hacker che avevano falsificato la sua voce”.
    Ma il leader di Wagner avrebbe rifiutato l’offerta del Cremlino, e così Vladimir Putin ha ordinato di avviare l’inchiesta penale a suo carico usando il pugno di ferro. 

  • 13:50

    Media ucraini: “Esplosioni e colpi d’arma da fuoco a Rostov”

    Un’esplosione è avvenuta nel quartier generale militare di Rostov, la città russa vicina al confine ucraino caduta nelle mani della milizia Wagner. L’esplosione, scrivono diversi media ucraini su Telegram, è stata seguita da colpi d’arma da fuoco. In filmati postati sui media si vede gente che fugge dalla zona dell’esplosione.  

  • 13:41

    Mosca: “Chiuso il traffico navale sul fiume Moscova”

    Il dipartimento dei Trasporti di Mosca ha dichiarato che il fiume Moscova è stato temporaneamente chiuso al traffico navale. Lo riporta la Tass citando un comunicato del dipartimento. “Secondo l’organizzazione federale del Canale di Mosca, il fiume Moscova è stato temporaneamente chiuso al traffico. Anche il funzionamento dei moli è stato limitato”, si legge nel comunicato.

  • 13:39

    Tajani: “Non interferire con la Russia”

    “Non tocca a noi interferire. Come diciamo che la Russia non può interferire nella situazione interna di un Paese, non possiamo farlo noi. Non abbiamo fatto la guerra alla Russia, non siamo contro la Russia, contestiamo la violazione del diritto internazionale da parte di Putin che guida in questo momento la Federazione”. Lo afferma il ministro degli Esteri, Antonio Tajani a Rapallo. “Abbiamo solo fornito strumenti all’Ucraina – aggiunge – per difendere la propria integrità territoriale. Perché la perdita di integrità territoriale dell’Ucraina avrebbe voluto dire avere i russi pronti a invadere altri Paesi dell’Unione ex sovietica”.