Ucraina, la diretta – Aiea: “La centrale di Zaporizhzhia continua a ricevere acqua dal bacino di Nova Kakhovka”. Media Usa: “La controffensiva è iniziata”

Allagata una vasta area della regione di Kherson. I filorussi riferiscono di 5 morti e oltre 40 feriti per la rottura della diga. Per Lukashenko la controffensiva ucraina è semplice "disinformazione", ma Londra spiega che Kiev avanza. Zelensky nelle zone alluvionate. E il ministro degli Esteri Kuleba nega che l'ipotesi avanzata da Rasmussen possa essere realistica

Aggiornato: 22:15

I fatti più importanti

  • 09:27

    Kiev: “600 km quadrati del Kherson sott’acqua”

    “Questa mattina il livello medio delle inondazioni è di 5,61 metri: 600 chilometri quadrati della regione di Kherson sono sott’acqua, il 32% dei quali sulla riva destra e il 68% sulla riva sinistra”. Lo rende noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale ucraina di Kherson Oleksandr Prokudin

  • 09:26

    Zelensky: “I russi sparano ai soccorritori”

    Le forze russe hanno sparato contro i soccorritori ucraini che cercavano di raggiungere le aree allagate nella regione di Kherson sotto il controllo russo. Lo ha detto al Bild il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
    I soccorritori stanno cercando di evacuare migliaia di persone nella zona inondata dopo il crollo della diga Nova Kakhovka e della centrale idroelettrica. “Persone e animali sono morti – ha raccontato Zelensky – Dai tetti delle case allagate, la gente vede galleggiare persone annegate. È molto difficile evacuare le persone nella parte occupata della regione di Kherson“. “Quando le nostre forze cercano di farli uscire i residenti, vengono colpiti dagli occupanti a distanza – ha aggiunto – Non appena i nostri soccorritori cercano di salvarli, vengono colpiti. Non saremo in grado di vedere tutte le conseguenze di ciò che sta accadendo fintanto che il livello dell’acqua non sarà sceso”.

  • 09:25

    Kiev: “Servono 5 anni per la ricostruzione della diga”

    La costruzione di nuove diga e centrale idroelettrica nel sito di quelle distrutte di Kakhovka richiederà almeno cinque anni e oltre un miliardo di dollari: lo ha dichiarato il capo della compagnia energetica statale ucraina Ukrhydroenergo, Ihor Syrota. “Si tratta di un complesso impianto idroelettrico che richiederà tempo per essere ricostruito”, ha affermato Syrota spiegando che l’Ucraina non conosce ancora l’entità completa dei danni causati dalla distruzione della diga. 

  • 09:24

    Draghi: “Kiev deve vincere o per l’Europa sarà fatale”

    “La brutale invasione russa dell’Ucraina non era un atto di follia imprevedibile” ma “un passo premeditato” di Vladimir Putin e “un colpo intenzionale per l’Ue. I valori esistenziali dell’Unione europea sono la pace, la libertà e il rispetto della sovranità democratica”, ed è “per questo che non c’è alternativa per gli Stati Uniti, l’Europa e i loro alleati se non garantire che l’Ucraina vinca questa guerra”: lo ha detto l’ex premier Mario Draghi, parlando al Mit di Boston. Per Draghi, accettare una vittoria russa “infliggerebbe un colpo fatale all’Ue”. 
    “Accettare una vittoria russa o un pareggio confuso indebolirebbe fatalmente altri Stati confinanti e manderebbe un messaggio agli autocrati che l’Ue è pronta a scendere a compromessi su ciò che rappresenta, su ciò che è. Segnalerebbe inoltre ai nostri partner orientali che il nostro impegno per la loro libertà e indipendenza – un pilastro della nostra politica estera – non è poi così incrollabile”, ha detto l’ex premier.
    “Vincere questa guerra per l’Europa significa avere una pace stabile, e oggi questa prospettiva appare difficile. L’invasione della Russia fa parte di una strategia delirante a lungo termine del presidente Putin: recuperare l’influenza passata dell’Unione Sovietica e l’esistenza del suo governo è ora intimamente legata al suo successo. Ci vorrebbe un cambiamento politico interno a Mosca perché la Russia abbandoni i suoi obiettivi, ma non vi è alcun segno che un tale cambiamento si verificherà”, ha aggiunto Draghi.  

  • 09:22

    Aiea: “Cruciale l’integrità della centrale di Zaporizhzhia”

    “È essenziale mantenere l’integrità del bacino di raffreddamento della centrale e del canale di scarico della centrale nucleare di Zaporizhzhia. È fondamentale che l’impianto disponga di acqua sufficiente per fornire il raffreddamento essenziale al sito nei mesi a venire”, ha dichiarato il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica Rafael Mariano Grossi dopo l’esplosione della diga di Kakhovka che rifornisce di acqua la centrale, come si legge sul sito dell’Aiea. “Ora più che mai, la presenza rafforzata dell’Aiea presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia è di vitale importanza per contribuire a prevenire il pericolo di un incidente nucleare e le sue potenziali conseguenze per la popolazione e l’ambiente in un momento di maggiore attività militare nella regione. La possibile perdita della principale fonte di acqua di raffreddamento dell’impianto complica ulteriormente una situazione di sicurezza nucleare già estremamente difficile e impegnativa”, ha dichiarato Grossi, che la prossima settimana sarà a Zaporizhzhia. Nella centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia si sta lavorando per garantire la massima riserva di acqua di raffreddamento, nel caso in cui non sia più possibile accedere al vicino bacino di Kakhovka, il cui livello continua a scendere dopo che la diga a valle è crollata, ha affermato Grossi. Il livello dell’acqua del bacino è sceso finora di circa 2,8 metri da quando la diga è esplosa martedì, raggiungendo i 14,03 metri, tuttavia, il tasso di perdita orario è leggermente rallentato. Se il livello scende sotto i 12,7 metri, la centrale nucleare non sarà più in grado di pompare l’acqua dal bacino al sito. Il direttore generale dell’Aiea ha indicato che per prepararsi a questa eventualità, la centrale nucleare sta continuamente rifornendo le sue riserve d’acqua – tra cui il grande bacino di raffreddamento vicino all’impianto e i bacini di raffreddamento a pioggia più piccoli e i canali adiacenti – utilizzando completamente l’acqua del bacino di Kakhovka finché è ancora possibile. Quando saranno piene, queste fonti d’acqua saranno sufficienti a fornire alla centrale l’acqua necessaria per raffreddare i sei reattori e il combustibile esaurito per diversi mesi. Anche se i sei reattori di Zaporizhzhia sono tutti in modalità di arresto, hanno ancora bisogno di acqua di raffreddamento per evitare la fusione del combustibile e un possibile rilascio di materiale radioattivo, ha spiegato Grossi