Ucraina, la diretta – Ucraina, sui social video di soldati di Kiev decapitati. Zelensky: “Tutti i leader reagiscano al terrore russo”. Mosca: “Immagini orribili, siamo pronti a indagare”

Online due filmati di militari di Kiev uccisi dalle forze russe. Il presidente ucraino: “Questo è un video della Russia così come è”. Il consigliere Podolyak: “I russi sono bestie”. Leak Usa: il Cremlino non esclude che i documenti trapelati possano essere artefatti per fuorviare la Russia

Aggiornato: 09:43

  • 12:57

    L’Onu “inorridisce” per i video sui soldati ucraini uccisi

    L’Onu “inorridisce” per il video della decapitazione di un prigioniero ucraino da parte di soldati russi che circola in rete. La missione Onu per i diritti umani in Ucraina ha dichiarato di essere “inorridita” da un video che sembra mostrare un soldato russo che decapita un prigioniero ucraino con un coltello. Ha inoltre fatto riferimento ad un secondo video che mostra “corpi mutilati, apparentemente di prigionieri di guerra ucraini”, e ha chiesto che “questi episodi siano adeguatamente indagati e che i responsabili ne rispondano”. 

  • 12:19

    Cremlino: “Video terribili, potrebbe esserci un’indagine”

    “Prima di tutto, nel mondo di falsi in cui viviamo, dobbiamo verificare l’autenticità di queste terribili immagini. Non c’è dubbio che si tratti di filmati terribili“. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando i due video che circolano sui social e che sembrano mostrare la decapitazione di alcuni soldati ucraini. Lo riporta l’agenzia russa Tass. Se il video con “immagini orribili” della decapitazione di un soldato ucraino da parte di militari russi fosse vero, ha continuato, “potrebbe esserci un’indagine”.

  • 11:53

    Kuleba: “La Russia decapita i prigionieri come l’Isis”

    Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba paragona la Russia allo Stato islamico dopo il video della decapitazione di soldati ucraini prigionieri. “Sta circolando online un orribile video delle truppe russe che decapitano un prigioniero di guerra ucraino. È assurdo che la Russia, che è peggio dello Stato islamico, presieda il Consiglio di sicurezza dell’Onu“, ha denunciato, riferendosi alla presidenza di turno assunta da Mosca questo mese. “I terroristi russi devono essere espulsi dall’Ucraina e dalle Nazioni Unite ed essere ritenuti responsabili dei loro crimini”, ha aggiunto Kuleba.  

  • 11:40

    Zelensky: “I leader reagiscano ai video dei soldati decapitati”

    “L’esecuzione di un prigioniero ucraino. Questo è un video della Russia così com’è. Questo è un video della Russia che cerca di fare di questo la nuova regola. Tutti devono reagire. Ogni leader. Non aspettatevi che venga dimenticato. Non dimenticheremo nulla. La sconfitta del terrore della Russia è necessaria”. Lo scrive su Twitter il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, commentando la diffusione sui social di un video che sembra mostrare la decapitazione di un soldato ucraino. La Cnn riferisce di due video che stanno circolando sui social e che sembrano mostrare la decapitazione di soldati ucraini.  

  • 11:31

    Londra chiede cautela sulle ultime rivelazioni dai documenti Usa

    Il ministero della Difesa britannico sollecita alla “cautela” sulla credibilità dei contenuti attribuiti a documenti segreti che sarebbero sfuggiti al Pentagono americano e che sono trapelati in questi giorni sui media, pur senza smentire categoricamente nulla. Incluso l’imbarazzante rivelazione delle scorse ore sulla presunta presenza attuale in Ucraina di decine di militari dei reparti speciali del Regno Unito e di altri Paesi Nato, impegnati verosimilmente come consiglieri sul fronte delle operazioni di guerra contro la Russia. I documenti contengono “un significativo livello d’imprecisione” su alcuni punti”, ha sostenuto oggi un portavoce, sollecitando “i lettori a essere cauti di fronte ad accuse che hanno il potenziale di spargere disinformazione”. Il portavoce ha comunque evitato di andare al concreto e di confermare o smentire alcunché di specifico: come la rivelazione rimbalzata ieri sui media del Regno secondo cui i commandos occidentali indicati come presenti in Ucraina alla data del 23 marzo sarebbero in maggioranza britannici (50), assieme a 17 lettoni, a 15 francesi, a 14 statunitensi e uno olandese. Finora Londra aveva riconosciuto d’aver inviato militari dei suoi reparti speciali a Kiev nel giugno 2021 nell’ambito di un programma di “addestramento congiunto”, senza mai confermare una loro permanenza successiva all’inizio dell’attacco di Mosca del febbraio 2022. Mentre la Nato ha sempre negato di essere attualmente presente nel Paese ex sovietico “boots on the ground”. 

  • 11:01

    Londra: “La Russia ha costruito tre linee di difesa a Zaporizhzhia”

    L’intelligence britannica afferma che le forze russe hanno costruito tre linee di difesa lungo un tratto di 120 chilometri a Zaporizhzhia ma saranno di scarsa utilità senza truppe sufficienti e supporto di artiglieria. L’intelligence Gb nel suo bollettino odierno afferma che nelle ultime settimane le forze russe hanno continuato a sviluppare ampie linee di difesa nella regione di Zaporozhzhia, che è molto probabilmente l’area di responsabilità del Gruppo meridionale delle forze della Federazione Russa. “Molto probabilmente la Russia ha fatto molti sforzi per costruire queste difese, poiché è convinta che l’Ucraina stia prendendo in considerazione un attacco a Melitopol“, sostiene l’intelligence britannica. 

  • 10:37

    Austin: “Indagheremo fino a che non troveremo la fonte della diffusione dei documenti americani”

    Gli Stati Uniti “continueranno a indagare fino a quando non verrà trovata la fonte” della fuga di notizie di documenti classificati del Pentagono. Lo ha dichiarato il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin al Dipartimento di Stato. E’ attualmente in corso una indagine per determinare quale persona o gruppo potrebbe aver avuto la capacità e l’intenzione di rilasciare rapporti di intelligence. La fuga di documenti classificati potrebbero essere la più dannosa, per il governo degli Stati Uniti, dal rilascio nel 2013 di migliaia di documenti su WikiLeaks.

  • 10:35

    Cnn: sui social due video di soldati ucraini decapitati

    Due agghiaccianti video con soldati ucraini decapitati sono stati diffusi in questi giorni sui social. Il primo, riferisce la Cnn, appare più recente e sarebbe stato girato vicino Bakhmut. L’altro dovrebbe risalire all’estate scorsa, a giudicare dalle piante circostanti. Diffuso su un canale pro russo l’8 aprile, il primo video sarebbe stato girato dai mercenari della Wagner a Bakhmut, ma la Cnn non è in grado di confermare il luogo. Si vedono i corpi di due soldati ucraini decapitati, e con le mani tagliate, che giacciono accanto ad un veicolo militare distrutto. Una voce fuori campo, apparentemente distorta per non permetterne l’identificazione, racconta con espressioni volgari che il mezzo è saltato su una mina, uccidendo i due soldati. “Qualcuno è poi venuto e ha tagliato le loro teste”, aggiunge la voce, con una risata. Il secondo video circola su Twitter ed è molto sfocato. Sembrerebbe girato l’estate scorsa e mostra un combattente russo che taglia con un coltello la testa di un soldato ucraino. Una voce all’inizio del video suggerisce che il soldato decapitato fosse ancora vivo quando è stato attaccato. Poco dopo la diffusione del video, il consigliere presidenziale ucraino Andriy Yermak ha twittato una breve frase: “Dovranno rendere conto di tutto”.

  • 10:34

    Documenti Usa: “La Russia ha rapporti stretti con gli Emirati”

    La Russia avrebbe stretti legami con gli Emirati Arabi Uniti, almeno da quanto trapela dalla fuga di documenti classificati Usa. Secondo elementi individuati dagli agenti dell’intelligence statunitense, infatti, ufficiali dell’intelligence russa si sono vantati di aver convinto gli Emirati Arabi Uniti ricchi di petrolio “a lavorare insieme contro le agenzie di intelligence statunitensi e britanniche”. Il governo di Abu Dhabi ha respinto come “totalmente falsa” qualsiasi accusa secondo cui gli Emirati Arabi Uniti avrebbero approfondito i legami con l’intelligence russa.

  • 10:29

    “Serbia invia armi all’Ucraina”: la rivelazione dei documenti del Pentagono

    La Serbia, l’unico Paese d’Europa che ha rifiutato di imporre sanzioni contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina, si sarebbe invece detta d’accordo a inviare armi a Kiev e le starebbe già inviando: è quanto rivelano alcuni dei documenti top secret del Pentagono trapelati in questi giorni, secondo quanto scrive l’agenzia Reuters sul suo sito. Il documento, scrive Reuters – che è anche citata dall’Ukrainska Pravda -, è una lista della risposta Paese per Paese, che include 38 Paesi europei, alla richiesta di “armi letali” e di addestramento da parte dell’Ucraina