Ucraina, la diretta – Usa sostengono la creazione di un tribunale speciale per i crimini russi. Agenzia atomica: “Aumentano gli scontri a Zaporizhzhia”

La Difesa russa ha affermato di avere abbattuto razzo Glsdb: una prova che le munizioni degli Usa, che l'Ucraina considera cruciali per la sua imminente controffensiva, sono state consegnate. Mosca attacca Berlino e la sua consegna dei Leopard a Kiev. Cremlino: “La Germania ha un ruolo attivo nel conflitto”

Aggiornato: 12:56

  • 19:59

    2,5 miliardi di fondi Usa a Kiev

    Il primo ministro dell’Ucraina Denis Shmigal ha confermato che l’amministrazione degli Stati Uniti invierà a Kiev un nuovo pacchetto di aiuti economici del valore di 2.500 milioni di dollari. I fondi arriveranno attraverso il progetto della Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo, e andranno a pagare medici, pensionati, sfollati e ad aiutare le famiglie a basso reddito. “Dall’inizio dell’anno – ha sottolineato il governo – l’Ucraina ha ricevuto quasi 5 miliardi di dollari dall’Unione Europea e più di 2 miliardi di dollari dagli Stati Uniti”. L’Ucraina ha stimato un deficit di bilancio di oltre 33,2 miliardi di euro per quest’anno e quasi tutte le entrate ricevute dal governo saranno utilizzate per migliorare il comparto militare del paese.

  • 19:48

    Usa sostengono la creazione di un tribunale speciale per i crimini russi in Ucraina

    Gli Stati Uniti hanno espresso il loro sostegno alla creazione di un tribunale speciale per perseguire la Russia per il “crimine di aggressione” contro l’Ucraina, un’idea promossa dall’Unione Europea. “Gli Stati Uniti sostengono l’istituzione di un tribunale speciale per il crimine di aggressione contro l’Ucraina sotto forma di un tribunale internazionale che sia radicato nel sistema giudiziario ucraino e includa elementi internazionali”, ha affermato un portavoce del Dipartimento di Stato americano.

  • 18:55

    Gli Usa bloccheranno lo scambio di dati sulle forze nucleari con la Russia

    Gli Usa hanno informato la Russia che non scambieranno più dati sulle loro forze nucleari come risposta alla decisione di Mosca di sospendere la sua partecipazione al nuovo trattato Start per la riduzione delle armi atomiche: lo scrive il Wall Street Journal citando dirigenti americani. “Questa è la prima azione che abbiamo intrapreso all’interno del trattato in risposta alla sospensione della Russia”, ha detto un alto dirigente dell’ amministrazione Biden. “Il nostro obiettivo è incoraggiare la Russia a tornare al rispetto del trattato”. Secondo il diritto internazionale, ha spiegato una fonte della Casa Bianca, gli Stati Uniti hanno il diritto di rispondere alle violazioni del Nuovo trattato Start da parte della Russia adottando “contromisure proporzionate e reversibili per indurre la Russia a tornare a rispettare i propri obblighi”. “Ciò significa che poiché la sospensione dichiarata dalla Russia del Nuovo Trattato Start è legalmente non valida, gli Stati Uniti sono legalmente autorizzati a trattenere il loro aggiornamento semestrale dei dati in risposta alle violazioni della Russia”, ha aggiunto. 

  • 18:00

    FOCUS – Condannato a due anni il padre della bambina che fece un disegno ‘pacifista’ a scuola

  • 17:48

    Drone di Kiev cade vicino a Mosca

    Un drone si è schiantato in un’area chiamata Nuova Mosca, vicino alla capitale della Russia. Secondo quanto riportato dai media russi come Baza, il veicolo era dipinto di giallo e blu e sulle ali aveva la scritta “Gloria all’Ucraina”. Le forze dell’ordine hanno riferito alla Tass che “presumibilmente, il relitto dell’Uav è stato trovato vicino ai binari della ferrovia nel villaggio di Svitino”, a circa 70 chilometri dal centro di Mosca, “e non ci sono state vittime”. Il drone è stato scoperto da un residente locale e sul posto è attualmente al lavoro una squadra investigativa.

  • 17:34

    Lavrov: “Siamo responsabili per i russi in Transnistria”

    La Russia è “responsabile” per i suoi cittadini in Transnistria, che stima essere circa 250.000. Lo ha detto in un’intervista all’agenzia Tass il ministro degli Esteri Serghei Lavrov. Il capo della diplomazia di Mosca ha aggiunto che rimane pienamente valido il mandato del contingente di peacekeeper russi in questo territorio autoproclamatosi indipendente situato sul territorio della Moldavia al confine con l’Ucraina. “Ci sono circa 250.000 cittadini russi che vivono in Transnistria, penso. Naturalmente – ha affermato Lavrov – siamo responsabili per loro”. “Prima di tutto – ha aggiunto – c’è il nostro contingente di peacekeeper che proteggono il gigantesco deposito di munizioni a Kolbasna. Abbiamo un mandato che a suo tempo è stato negoziato con tutte le parti ed è nostra convinzione che questo mandato rimanga pienamente pertinente”.

  • 17:33

    Agenzia atomica: “Aumentano i combattimenti vicino alla centrale di Zaporizhzhia”

    I combattimenti si sono intensificati intorno alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, aumentando ulteriormente la possibilità di un incidente nucleare. Lo ha detto il capo dell’Aiea, Rafael Grossi, in un’intervista all’Ap pubblicata sul sito web. “C’è un aumento del livello di combattimento, combattimento attivo” nell’area della centrale, ha detto Grossi. “Le mie squadre lì riferiscono ogni giorno sugli attacchi”. Grossi ritiene in ogni caso che un accordo sulla protezione dell’impianto sia “vicino”, e dopo aver incontrato Zelensky “molto probabilmente” andrà in Russia nei prossimi giorni.

  • 17:32

    Filorussi: “Le truppe di Mosca avanzano a Bakhmut”

    Le forze russe stanno “avanzando” nella città orientale ucraina di Bakhmut. A sostenerlo è il capo filorusso dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk, Denis Pushilin, citato da Sky News. Secondo il funzionario, il grosso delle forze ucraine è stato costretto a ritirarsi dalla fabbrica di metalli Azom, sul lato occidentale del fiume Bakhmutka. “La cosa importante qui era ripulire la zona industriale dello stabilimento stesso. Si può praticamente dire che ora è stato fatto, con i ragazzi che hanno appena finito i combattenti (ucraini) che sono rimasti solo in gruppi solitari”, ha detto. Le descrizioni ucraine e occidentali della situazione in città sono tuttavia molto diverse: secondo Kiev, lo scontro per conquistare la città si sta stabilizzando, mentre l’offensiva russa vacilla. Entrambe le parti dicono in ogni caso che si stanno infliggendo pesanti perdite a vicenda.

  • 17:29

    Kuleba: “La pace ad ogni costo è un’illusione”

    “Nessun’altra nazione vuole la pace più dell’Ucraina. Ma la pace ad ogni costo è un’illusione. Il popolo ucraino accetterà la pace solo se garantirà la cessazione completa dell’aggressione russa, il completo ritiro delle truppe russe dal territorio ucraino e il ripristino dell’integrità territoriale del nostro stato all’interno dei confini riconosciuti a livello internazionale”: lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba intervenendo ad un evento sulla guerra nel suo Paese legato al secondo summit (virtuale) per la democrazia voluto da Joe Biden. “Voglio essere chiaro, la Russia deve ritirarsi da ogni metro quadrato di territorio ucraino. Non dovrebbero esserci interpretazioni errate di ciò che implica la parola ritiro”, ha aggiunto Kuleba, intervenuto al posto del presidente Zelensky, impegnato a visitare una regione sul fronte del conflitto. “Sebbene la Russia cerchi di distruggere l’Ucraina – ha proseguito – la sua aggressione non riguarda solo l’Ucraina. La Russia mira anche a distruggere l’ordine mondiale basato sul diritto internazionale e sulla Carta delle Nazioni Unite. I nostri figli e le nostre figlie non solo hanno lottato per il futuro, ma hanno anche difeso i nostri comuni valori democratici a costo della loro vita. In questa lotta, stiamo difendendo l’intero mondo democratico”.

  • 15:58

    Guardian: “Peskov disse che la guerra sarebbe stata lunga”

    “Le cose diventeranno molto più difficili. Ci vorrà molto, molto tempo”. Il commento sulla durata della guerra in Ucraina non arriva da una persona qualunque, bensì dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Secondo quanto riportato dal Guardian, Peskov si sarebbe espresso in questo modo durante una cena a fine dicembre alla presenza di importanti rappresentanti dell’élite russa. Stando alle fonti del giornale britannico, il suo brindisi avrebbe oscurato l’atmosfera della serata tra gli invitati, molti dei quali hanno dichiarato in privato di essere contrari alla guerra in Ucraina. “È stato scomodo ascoltare il suo discorso. Era chiaro che stava avvertendo che la guerra sarebbe rimasta con noi e che avremmo dovuto prepararci per il lungo periodo”, ha detto un ospite rimasto anonimo.