Ucraina, la diretta – Putin: “A luglio deposito di armi tattiche nucleari in Bielorussia”. Erdogan: “Negoziati e stop subito alla guerra”

L'annuncio dello zar sulla collaborazione con Minsk. Telefonata tra Ankara e Mosca: la Turchia vorrebbe colloqui di pace con Kiev. Zelensky: "La Cina non si è proposta come mediatore. Le nostre armi sono insufficienti". I Paesi nordici vogliono creare una difesa aerea congiunta

Aggiornato: 10:20

  • 14:16

    Erdogan a Putin: “Negoziati e stop subito alla guerra”

    Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha ribadito la necessità di “cessazione immediata” del conflitto in Ucraina durante il colloquio telefonico con il capo del Cremlino, Vladimir Putin. Lo riportano i media turchi. Erdogan, hanno fatto sapere le autorità di Ankara, ha insistito con Putin sull’ “importanza che la Turchia attribuisce alla cessazione immediata del conflitto tra Russia e Ucraina attraverso i negoziati”.

  • 13:52

    Medvedev contro il Cio: “L’esclusione degli atleti russi dai tornei è una decisione politica”

    Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha criticato le decisioni del Comitato olimpico internazionale e di altre organizzazioni sportive internazionali di vietare agli atleti russi di partecipare ai tornei definendole vergognose e politicamente motivate. In un’intervista con i media russi l’ex presidente russo ha dichiarato: “Il fatto che gli atleti russi non prenderanno parte alle competizioni sportive deriva ovviamente da decisioni motivate politicamente dalle organizzazioni sportive. Vergogna per loro. Intendo tutti, compreso, naturalmente, il Comitato Olimpico e la sua dirigenza”. Attualmente, lo sport sta “vivendo tempi difficili”, ha aggiunto Medvedev. “È un tremendo calvario per gli atleti. È molto difficile, ti prepari per una gara e poi vieni escluso per motivi politici”, ha detto.

  • 12:40

    Tajani: “La Cina può convincere Mosca a fare un passo indietro”

    Sulla guerra in Ucraina “è giusto che la Cina svolga un ruolo positivo, è forse l’interlocutore che più di ogni altro può convincere la Russia a fare un passo indietro, dunque se la Cina volesse essere l’interlocutore per costruire la pace, ne saremmo tutti lieti”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine di un incontro elettorale.  

  • 12:37

    Telefonata tra Erdogan e Putin. Ankara vorrebbe colloqui di pace tra Mosca e Kiev

    Telefonata tra il presidente russo Vladimir Putin e il leader turco Erdogan sulla guerra in Ucraina. Lo riferisce la Tass, secondo la quale Erdogan ha ringraziato Putin per l’estensione dell’accordo sul grano. Ankara, ha riferito Erdogan a Putin, sta spingendo per risolvere il conflitto tra Ucraina e Russia e vorrebbe colloqui tra i due Paesi il prima possibile. 

  • 12:15

    Kiev: il secondo vertice sul grano previsto per il prossimo autunno

    L’Ucraina prevede di tenere il secondo vertice sui cereali nel prossimo autunno per garantire l’ulteriore funzionamento di questa iniziativa umanitaria. Lo ha detto in un’intervista a Ukrinform Maksym Subkh, rappresentante speciale dell’Ucraina per il Medio Oriente e l’Africa. Subkh ha ricordato che quasi tre milioni di tonnellate di grano sono state consegnate in Africa da quando è stata lanciata la Black Sea Grain Initiative e sono stati raccolti circa 200 milioni di dollari di assistenza da parte dei donatori.
    “Questo autunno, abbiamo in programma di tenere il secondo vertice sui cereali dall’Ucraina per raccogliere fondi aggiuntivi per il funzionamento di questo programma. Pertanto, dobbiamo incoraggiare una gamma più ampia di Paesi ad aderire al programma”, ha affermato Subkh. Il diplomatico ha affermato che al programma Grano dall’Ucraina ora contribuiscono ambasciatori onorari, noti politici ed economisti africani. E che, durante la sua visita in Etiopia, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha visitato gli impianti di stoccaggio del grano ucraini osservando che il meccanismo deve continuare a funzionare. “Stiamo lavorando con il Programma alimentare mondiale – ha concluso – per trovare modi per soddisfare le esigenze” dei Paesi senza sbocco al mare”. 

  • 11:54

    Zelensky: “La Cina non si è proposta come mediatore”

    La Cina non si è proposta a Kiev come mediatore nel conflitto in Ucraina: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista al quotidiano giapponese Yomiuri Shimbun. “La Cina non mi ha inviato una proposta per fare da mediatore. Non ho ricevuto la proposta di incontrarci”, ha detto Zelensky, aggiungendo: “Inoltre, ho inviato messaggi diretti (a Pechino), attraverso canali diplomatici, dicendo che voglio parlare con il leader della Cina”. 

  • 11:49

    La Russia mantiene due navi da guerra nel Mar Nero

    La Russia ha mantenuto due navi da guerra armate con un massimo di otto missili da crociera Kalibr nel Mar Nero. Lo ha detto il comando operativo sud dell’Ucraina, secondo quanto riferito da Ukrinform. “La presenza del raggruppamento di navi nemiche nel Mar Nero è stata ridotta a dieci questa mattina. Le navi missilistiche di superficie sono tornate alle loro basi. Ci sono due sottomarini in mare, armati con fino a otto (missili ndr) Kalibr”, si legge nel rapporto. Il comando ha avvertito che la minaccia di attacchi missilistici rimane alta. Il 24 marzo, la Russia aveva quattro navi da guerra nel Mar Nero, armate con un massimo di 24 missili da crociera Kalibr. 

  • 11:49

    Zelensky: “Non possiamo lanciare una controffensiva, le nostre armi sono insufficienti”

    Le forze armate non possono ancora lanciare una controffensiva al fronte. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista al quotidiano giapponese The Yomiuri Shimbun. Il presidente ha anche definito “difficile” la situazione nell’est e ha ribadito che la ragione di ciò è la mancanza di munizioni. L’Ucraina ha bisogno di munizioni e aerei da combattimento, ha sottolineato. “Stiamo aspettando munizioni dai nostri partner”, ha aggiunto, osservando che l’esercito russo usa ogni giorno tre volte più munizioni delle forze ucraine.

  • 11:14

    Londra: “Attacco a Bakhmut in fase di stallo”

    L’attacco russo alla città di Bakhmut, nell’Ucraina orientale, è praticamente in fase di stallo, soprattutto a causa delle pesanti perdite subite finora da Mosca: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. Anche Kiev ha subito forti perdite, ma il rapporto – pubblicato su Twitter- sottolinea che la situazione russa è stata probabilmente aggravata dalle tensioni tra il Ministero della Difesa russo e il Gruppo Wagner. In questo quadro, la Russia ha spostato presumibilmente il suo obiettivo operativo verso Avdiivka, a sud di Bakhmut, e il settore di Kreminna-Svatove a nord, aree in cui probabilmente Mosca punta solo a stabilizzare la sua linea del fronte. Questo, conclude il rapporto, suggerisce un ritorno a un disegno operativo più difensivo dopo i risultati inconcludenti dei suoi tentativi di condurre un’offensiva ad ampio raggio dall’inizio dell’anno. 

  • 11:13

    I Paesi nordici vogliono creare una difesa aerea congiunta contro la Russia

    I comandanti delle forze aeree di Svezia, Norvegia, Finlandia e Danimarca hanno firmato una lettera d’intenti per creare una difesa aerea nordica unificata volta a contrastare la crescente minaccia della Russia. L’obiettivo è quello di poter operare in modo congiunto, sulla base delle modalità operative già note nell’ambito della Nato, secondo quanto dichiarato ieri dalle forze armate dei 4 Paesi. La decisione di integrare le forze aeree è stata innescata dall’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca, ha detto alla Reuters il comandante delle forze aeree danesi, il maggiore generale Jan Dam, riporta l’agenzia di stampa sul suo sito.