Ucraina, la diretta – Usa: “No al cessate il fuoco, sarebbe ratifica delle conquiste russe”. Erdogan, ok a Finlandia nella Nato. Xi Jinping da Putin a fine marzo

Gli Stati Uniti non vogliono una tregua adesso per il timore di consegnare a Mosca i territori acquisiti in Donbass. Il presidente turco apre a Helsinki e avverte Stoccolma: "Vostra adesione dipende dalle vostre azioni". Bombe russe nel Donetsk

Aggiornato: 16:36

  • 16:10

    Erdogan: “L’adesione della Svezia dipende dalle azioni di Stoccolma”

    L’approvazione della Turchia dell’adesione alla Nato della Svezia dipende da quello che farà il governo svedese. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, durante una conferenza stampa congiunta con l’omologo finlandese Sauli Niinisto ad Ankara, trasmessa dalla tv di Stato turca Trt. “Dal momento che non ci danno i terroristi non è possibile avere un approccio favorevole verso la Svezia”, ha detto Erdogan in riferimento alla richiesta di estradizione in Turchia di sospetti militanti che vivono in Svezia per approvare l’adesione di Stoccolma alla Nato.

  • 16:10

    Erdogan: “Sì alla Finlandia nella Nato”

    “Abbiamo deciso di iniziare il processo di ratifica in Parlamento” per l’adesione della Finlandia alla Nato . Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante una conferenza stampa congiunta con l’omologo finlandese Sauli Niinisto ad Ankara, trasmessa dalla tv di Stato turca Trt. La Finlandia ha intrapreso “azioni autentiche e concrete” riguardo alle richieste della Turchia per avviare la ratifica dei protocolli di adesione, ha aggiunto il presidente turco.

  • 16:09

    Usa: “No a un cessate il fuoco adesso”

    “Non parliamo per il presidente Zelensky, ma noi non sosteniamo un cessate il fuoco in questo momento che favorirebbe Mosca”: lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby in un briefing telefonico.

  • 16:09

    Un cessate il fuoco ratificherebbe le conquiste russe

    La Casa Bianca ha espresso “preoccupazione” che nella visita del presidente cinese Xi Jinping a Mosca non si tenga conto della parte ucraina e che gli sforzi di Pechino vadano in un’unica direzione. Il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby ha detto che il cessate il fuoco previsto dal piano di pace cinese non porterebbe ad “una pace giusta e durevole” ma sarebbe “la ratificazione della conquista russa”. Gli Usa, ha proseguito, sono “profondamente preoccupati” dalla possibilità che la Cina possa tentare di posizionarsi come artefice della pace nel conflitto in Ucraina, promuovendo un cessate il fuoco che offrirebbe alla Russia la possibilità di riorganizzarsi e riprendere poi gli attacchi “a proprio piacimento”.

  • 16:05

    Kiev: “La Russia riduce a 16 le navi nel Mar Nero”

    Sedici navi da guerra russe rimangono in servizio di combattimento nel Mar Nero, quattro delle quali armate con un massimo di 24 missili da crociera Kalibr. Lo ha riferito la Marina ucraina in un post su Facebook riportato da Ukrinform. La Russia mantiene inoltre una nave da guerra nel Mar d’Azov e sette nel Mediterraneo, di cui tre armate con un massimo di 20 missili da crociera Kalibr. All’inizio della giornata, la Russia aveva 19 unità militari navali in servizio nel Mar Nero, tra cui quattro portamissili e due sottomarini.

  • 16:02

    Filorussi: “Avanziamo verso il centro di Bakhmut”

    Le forze russe hanno preso il pieno controllo dell’impianto metallurgico Azom a Bakhmut e ora avanzano verso il centro della città. Lo ha detto il capo dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk, Denis Pushilin, citato dall’agenzia Ria Novosti. Le forze di Mosca, ha precisato Pushilin, stanno spingendosi in profondità nella zona industriale ed eliminano le truppe ucraine nelle direzioni nord e sud avanzando verso il centro.

  • 16:02

    Crimea, esplosione vicino a un sito della flotta russa

    Un’esplosione è avvenuta fuori dal villaggio di Perevalne, nel distretto di Simferopoli, in Crimea, dove è di stanza la Brigata di difesa costiera della Flotta russa del Mar Nero. Lo riporta il canale Telegram Crimean Wind, citato da Ukrinform.

  • 16:01

    Kuleba: “Ci dispiace che il Papa non sia ancora potuto venire”

    “Ci rincresce profondamente che il Papa non abbia trovato l’occasione di venire in visita in Ucraina dall’inizio della guerra”. Ad affermarlo, in un’intervista alla Bbc, è il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.

  • 14:11

    Londra: “Xi convinca Putin a ritirarsi”

    La Gran Bretagna ha rivolto un appello al presidente cinese, Xi Jinping, a sfruttare la sua visita a Mosca in programma la prossima settimana per convincere Vladimir Putin a ritirare le truppe dall’Ucraina. La visita, in programma dal 20 al 22 marzo, sarà la prima di Xi a Mosca da quando la Russia ha invaso l’Ucraina lo scorso anno.
    “Se la Cina volesse avere un ruolo sincero nel ripristinare la sovranità dell’Ucraina, noi ovviamente lo accoglieremmo con favore”, ha dichiarato un portavoce del primo ministro britannico, Rishi Sunak, citato dal Guardian. “Siamo chiari sul fatto che qualsiasi accordo di pace che non si basi sulla sovranità e sull’autodeterminazione dell’Ucraina non sia affatto un accordo di pace – ha aggiunto – Quindi continueremo a chiedere alla Cina, come abbiamo fatto finora, di unirsi ad altri Paesi in tutto il mondo nel chiedere a Putin di ritirare le sue truppe”.

  • 14:11

    Peskov: “Il 21 marzo sarà il giorno dei negoziati”

    “Il 21 marzo sarà il giorno dei negoziati”. Si è espresso così, senza molti altri dettagli, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, riguardo la visita in Russia del leader cinese Xi Jinping, da lunedì a mercoledì prossimi. Peskov, riporta la Tass, ha risposto in modo affermativo ai giornalisti che gli chiedevano se dopo i colloqui siano previste dichiarazioni alla stampa. Annunciando l’agenda ufficiale della visita di Xi in Russia, la prima dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, il Cremlino ha precisato che già lunedì ci sarà un faccia a faccia tra i due presidenti ed è previsto per quel giorno un “pranzo informale”.